30 anni di NES – Parliamone con Michael "CASSA Corporation"

Il 15 luglio di quest’ anno saranno ormai passati trent’ anni dal lancio, in Giappone, del Family Computer, meglio noto poi come Nintendo Entertainment System in Europa ed America. Di cose da dire su questa console leggendaria ce ne sarebbero, ma cerchiamo di fare un riassunto riuscendo a capire cosa questa console ha rappresentato a suo tempo, l’eredità che ci ha lasciato e le emozioni, magari riuscendo a portarla a conoscenza di videogiocatori più giovani oppure ignari di questo pezzo di storia videoludica.

Per fare ciò, però, anche io sono troppo giovane, infatti, mi farò aiutare da Michael in arte CASSA Corporation, un vero retrogamer che, oltre a gestire un sito dedicato al mondo retrò e a dilettarsi ogni tanto su You Tube con video riguardanti riparazioni, consigli o semplicemnte mostre di vecchie console, del NES ha fatto la sua icona.

Prima però qualche infarinatura generale.

Il primo Family Computer venne lanciato, appunto, il 15 luglio dell’ anno 1983, nel bel mezzo della crisi videoludica degli anni ottanta risolta anche grazie all’ enorme contributo di questa console. Dotata di 2Kb di RAM e di un processore Ricoh da 8 bit, questa console riscosse un’ enorme successo dapprima in Giappone, oltre che per le sue caratteristiche tecniche fino ad ora mai applicate su una console fissa, grazie alle ottime conversioni di noti cabinati quali Donkey Kong e Popeye, o per meglio dire, grazie alla possibilità di godere tranquillamente a casa di videogiochi disponibili solo in versione coin-op fino a quel momento. La sua popolarità divenne tale da sbarcare anche in America ed Europa sotto la versione riveduta di Nintnedo Entertainment System. Ma il successo del NES non finiva qui, infatti, esso si è fatto precursore di tanti elementi che ancora oggi influenzano pesantemente il mondo videoludico. E’ stata infatti la prima console a godere del supporto di terze parti nella realizzazione di videogiochi dedicati, cosa fino a quel momento riservata all’ azienda produttrice della console, ha introdotto un nuovo modo di concepire un joystick ma soprattutto ha dato i natali a saghe che ancora oggi fanno parlare ottimamente di sé. Alcuni esempi: Super Mario Bros, The Legend of Zelda, Castlevania, Final Fantasy, Metal Gear e tanti altri ancora.

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Per capire meglio però che cosa si provava a passare del tempo in compagna del NES, facciamo due chiacchere con Michael “CASSA Corporation”:

La prima cosa che ti viene in mente appena dico NES?

La primissima cosa che mi viene in mente, sembrerà assurda, ma è NINTENDO ENTERTAINMENT SYSTEM. Infatti, penso che “sistema di intrattenimento” sia azzeccatissimo. Con il NES la mia generazione ha passato ore ed ore!

Quando hai avuto per la prima volta tra le mani il NES e quale è stato il tuo primo gioco giocato? Raccontaci le tue prime impressioni.

Come si suol dire, da allora ne è passata di acqua sotto ai ponti, ma ricordo benissimo quella sera. Era una sera magica, perchè era la sera di Natale, e Babbo Natale quell’anno mi porto “la Nintendo” (NES la chiamiamo solo ora). Scartai l’enorme scatola e i miei genitori collegarono subito la console alla tv. Mi ricordo che quella notte a Super Mario fu eterna. Giocai davvero tanto, vedere Mario che saltava sui mattoncini per la prima volta a casa e non al bar, dove andavano “i più grandi”, mi rendeva felice e mi faceva pensare di avere qualcosa di mitico in casa! Poi il tocco finale, ovvero la Zapper, con la quale si poteva “sparare nella telvisione”! Pensa che quando finalmente andai a letto dopo poco sentii ancora la musichetta di Duck Hunt per ore e ore… poi il mattino seguente scoprii che mio padre passò quasi tutta la notte a giocare!

Quali sono, secondo te, le caratteristiche che hanno reso così grande questa console?

Le caratteristiche principali di questa console erano sicuramente i giochi, che in confronto alla concorrenza godevano, oltre dell’ originalità, di una buona praticità, grazie al fatto di essere distribuiti sottoforma di cartucce intercambiabili che permettevano una gestione pressochè immediata del gioco. Anche la parte commerciale però ha influito molto per Nintendo, infatti, questa l’ha fatta padroneggiare rispetto alla sua nemica numero uno, ovvero, il Sega Master System, che per assurdo vantava un parco titoli maggiore ma peccava di una campagna pubblicitaria non azzeccatissima. Aspetto non poco trascurabile è inoltre il porting pressochè identico dei coin op proprietari, come ad esmpio i già citati Donkey Kong e Popeye, e l’identificazione (che nasceva prima ma si consolidava con il NES) di una “mascotte” d’ eccezione, ovvero Super Mario.

Questa console ha avuto qualche difetto?

Dal mio punto di vista non credo che abbia avuto difetti clamorosi, anzi, grazie a lei possiamo dire che il mercato videoludico ha visto una nuova alba dopo la crisi. L’unico rammarico che ho e che posso definre come neo, è che per le periferiche appositamente dedicate, come la Zapper o ROB, non sia stato portato avanti lo sviluppo. Per Zapper, ad esempio, i titoli sono molto stereotipati.

Dicci i 3 titoli che reputi i più influenti e perchè.

I titoli “must” sono indubbiamente Super Mario Bros 3, perchè mostrava quanto si poteva spremere una console a 8 bit con una grafica pazzesca, The Legend of Zelda, perchè è stato probabilmente il padre di tutti gli rpg, e sicuramente Castelvania perchè…insomma, Castelvania è Castelvania! Ma vorrei allargare la forbice per includere anche Mega Man (o Rockman in originale) che con la sua ambientazione futuristica, il suo platform puro e l’abilità nella combinazione arma-boss, è diventato senz’ altro un cult. Ma questi sono solo la punta di un iceberg che sorge sopra gli 8 bit !

Quale eredità ci ha lasciati questa console nel modo di concepire oggi i videogiochi?

L’eredità che ci lascia il NES, a mio avviso, si trova nella semplicità della trama, nella purezza del platform e nel giusto mix di avventura e gioco “per giocare” ma con un briciolo di abilità e scaltrezza, che è la caratteristica principale per un Super Mario Galaxy di successo o per un Donkey Kong Country Returns che si rispetti. Titoli questi che, secondo me, non si discostano tanto dai vari Rayman o Crash Bandicoot che vanno appunto a riprendere molti di questi aspetti sopracitati.

Hai qualche ricordo particolare legato a questa console?

Sentendo cigolare il cassettino del NES è come sentire un campanello che mi riporta alla mia infanzia, riassumere tutto in un particolare ricordo è riduttivo, dalle ore passate con “la nintendo” e le sfide con gli amici, che tutt’ora si fanno come 25 anni fa.

Oggi, questa console, può avere, a livello di esperienza, qualcosa ancora da offrire nonostante i tre decenni ormai trascorsi?

A mio avviso il potenziale del NES è ancora molto alto, ribadendo che le periferiche non sono state sviluppate al massimo, penso che di materiale da offrire e potenzialità da sfruttare ce ne siano ancora molte. Basti pensare al “Famicom disk”, al “Disk writer” o al “Disk fax” che permetteva di inviare, scaricare e scrivere un gioco su un supporto e giocarlo con la propria Famicom. Sotto questo punto di vista fu, se non la primissima, una tra le prime console ad utilizzare una rete telefonica per la condivisione dati prima che internet esistesse.

Si può quindi tranquillamente affermare che il NES sia stato un vero e proprio big-bang nel mondo dei videogiochi, riuscendo a portare in ogni casa esperienze videoludiche di grande qualità e riuscendo a creare un nuovo modo di approciarsi, che persiste ancora oggi, nei confronti di questo meraviglioso media.