In un intervista su Yahoo! News, Julie Hurman, CEO del progetto OUYA, spiega le origini del bizzarro nome della console:
Ouya è stata creata da Yves Behar, nostro creativo e co-fondatore, curatore di fuseproject e creatore di Jambox, che ci ha davvero aiutato a portare la nostra visione della vita, sia nel design industriale che nella UI. Siamo andati da lui con un nome molto più noioso che non era conveniente: “Boxer 8″ e ci siamo resi conto c’erano troppe aziende con il nome del box e il numero 8 è in così tante culture diverse, insomma, non era all’altezza di quello che stavamo cercando di fare.
[…] Ouya è un nuovo tipo di console di gioco per la televisione e la nostra unica missione è di renderla veramente accessibile per i creatori. E’ per aprire l’ ultima frontiera che c’è, che è la televisione, e per dire a qualsiasi creatore, che sia lo sviluppatore, o l’artista, o qualcuno di nuovo che ama solo la programmazione, che è possibile progettare un gioco per la televisione . Stiamo rimuovendo tutte le barriere. Quindi, l’apertura, è molto importante non solo per come costruiamo il nostro prodotto, ma anche per il modo in cui ci rivolgiamo al nostro pubblico e per il nostro modo di comunicare ogni giorno il nostro prodotto.
Così Yves ha preso l’idea di apertura al cuore, e la O in Ouya è sinonimo di apertura, la U che sta per universale, perché laconsole è costruita sul linguaggio di Android che è disponibile per tutti e perchè ha davvero rimosso tutte le barriere in cui si riferisce la creazione, e poi YA che suonava bene e quindi abbiamo completato.