Recensione Call of Juarez: Gunslinger

Dopo il mezzo flop di Call of Juarez: The Cartel, Techland annunciò subito un nuovo capitolo per riportare in auge la serie, intitolato Call of Juarez: Gunslinger. La causa dell’insuccesso dello scorso titolo della serie sarà forse stata la trama e l’ambientazione, che si allontanavano un pò da quella che era la serie. Fatto sta che Techland con questo nuovo capitolo è tornata al Far West, che ha sempre caratterizzato i titoli di Call of Juarez. Data la crisi di questo momento e la forte competitività di sparatutto presenti sul mercato videoludico, Ubisoft ha deciso di distribuire Gunslinger in digitale, così da poter mantenere i costi contenuti. Ma andiamo con ordine.

La nostra avventura inizia grazie al leggendario Silas Greaves che, in una calda giornata, entra in un saloon del Kansas per bere qualcosa. Silas Greaves è famoso in città per le grandi avventure compiute, tutte piene di successi. In cambio di qualcosa da bere, il nostro eroe, decide di raccontare ai presenti alcune delle sue tante avventure. In men che non si dica ci ritroveremo i protagonisti dei racconti di Silas, che sarà la voce narrante per tutta la storia.

Uno dei pro di questo titolo è sicuramente la trama. In Gunslinger andremo a vivere un’avventura piena di colpi di scena nel Far West, il tutto accompagnato da una narrazione eccellente. Sembra quasi di stare in un film, più che in un videogioco. La nostra avventura non sarà neanche troppo breve. Percorreremo infatti trent’anni della vita di Silas, caratterizzata da sfide e scontri con miriadi di cowboy.

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Call of Juarez: Gunslinger è uno sparatutto con visuale in prima persona. Come abbiamo già detto, in un mondo videoludico strapieno di sparatutto ci vuole davvero molta innovazione per aver successo. In questo nuovo titolo targato Techland il sistema di puntamento è praticamente identico ad altri FPS. Potremo portare con noi tre diverse armi. Non aspettatevi di trovare armi sofisticate e ricordate che siamo nel Far West. Sono presenti infatti diverse tipologie di pistole e fucili, che si classificano a seconda di potenza e precisione. Ogni volta che uccideremo un nemico guadagneremo dei punti, utili per sbloccare diverse abilità. Ad esempio, una volta raggiunto un certo livello, potremo sbloccare l’abilità della doppia pistola, grazie alla quale potremo sparare con due pistole contemporaneamente.

Ebbene, anche se i nemici sono come decisamente scarsi, individuarli a volte non sarà facile. Techland ha quindi deciso di introdurre un’abilità, chiamata concentrazione, grazie alla quale potremo individuare i nemici nascosti. Nemici che, alcune volte, si presenteranno in massa e davvero agguerriti. Un grosso difetto da sottolineare è sicuramente l’inteligenza artificiale. L’IA si presenta alcune volte davvero imbarazzante. Ad esempio, se si spara un nemico dalla lunga distanza, un compagno non molto distante da lui resterà immobile, come se nulla fosse successo. E’ vero che vi sono molte protezioni, ma a volte i nemici non usano perfettamente i ripari, e non sarà difficile ucciderli anche dalla distanza.

Cosa che non poteva mancare è la classica sfida a duello con le pistole. Una volta trovato uno dei “boss” alla fine di un livello, si avvierà uno scontro. Dovremo infatti focalizzare il nemico e posizionare, con il controller, la mano in direzione della pistola. Più la mano sarà ben posizionata sulla pistola, più veloce sarà il nostro alter ego a sparare. Quando sentiremo il nostro cuore battere possiamo già iniziare a sparare, però perderemmo succulenti punti esperienza. Per accumulare il punteggio massimo bisogna sparare poco prima del nemico.

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Passando alla grafica, Call of Juarez: Gunslinger utilizza il classico Chrome Engine 5 di Techland che compie un discreto lavoro. A prima vista sembra tutto ben curato, ma con un attento sguardo si possono notare alcune imperfezioni nelle ambientazioni di gioco e nelle textures dei personaggi. Un difetto che comunque non va ad intaccare in grosso modo la nostra esperienza di gioco. Alcuni piccoli difetti sono presenti nelle animazioni. Ah già, le animazioni. Techland ha inserito il classico bullet time. Alcuni colpi che arrivano dall’alto, infatti, saranno accompagnati da una spettacolare animazione. Il tempo si rallenterà all’improvviso e toccherà a noi schivare il proiettile spostandoci verso la giusta posizione.

Silas ne ha di storie da raccontare. La nostra  piacevole avventura nel selvaggio e polveroso west non finirà di certo subito. Infatti, come già accennato in precedenza, vivremo e giocheremo gli eventi più importanti di circa trent’anni del nostro lodato eroe.