Cinema e Videogiochi: Analisi

In questo articolo approfondiremo, nello specifico,  le unicità e le differenze che ha il  videogioco  rispetto al cinema. Concentrando l’attenzione solo sulla tipologia di gioco digitale e tralasciando tutte le altre forme ludiche.

 

–       Possibilità di sceltaI videogiochi permettono ai giocatori di intervenire nel mondo di gioco e con le loro scelte di modificare lo svolgimento degli eventi e delle situazioni proposte. Si possono cosi costruire vicende personali e mutare anche i finali di una storia.

 

 

Il giocatore di fronte alla scelta: prendo un fucile o una pistola? Approccio letale o non letale? Attacco dal tetto o dal lucernario? Hackero il sistema di sicurezza o spicco un salto potenziato per superare la recinzione?

 

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–       Interazione: La più importante caratteristica che distingue un videogioco da un film è l’interattività, ovvero la possibilità concessa al giocatore di intervenire e modificare il “testo” ludico. In tal modo il giocatore diventa  co-creatore dell’opera, oltre a rivestire lui stesso la funzione di artista grazie alle perfomance che in grado di creare nel gameplay.

 

Il giocatore con le sue perfomance si trasforma in un vero e proprio artista. E oltretutto può trasformare anche il messaggio e il contenuto di un videogioco rispetto a quello  originale stabilito dall’autore (ad esempio quando è posto di fronte alla scelta di uccidere o non uccidere tipica di diversi videogiochi recenti).

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 Da ciò ne consegue che:

 

  • I videogiochi sono dinamici mentre i film statici. Infatti i primi a differenza dei secondi non raccontano storie ma offrono innanzitutto delle simulazioni e delle esperienze interattive. Ovvero ogni giocatore ha la possibilità di vivere la propria  esperienza personale e di creare la propria versione dei “fatti”.    

Un film ha una sequenza di scene (che rappresentano la storia) sempre uguale nel tempo. Le azioni e le vicende sono sempre le stesse, come la prima volta che lo abbiamo visto. In un videogioco invece esistono n possibilità di svolgimento anche se la storia principale rimane la stessa, non c’è quindi da stupirsi se la performance di un giocatore rimane irripetibile e unica rispetto ad altre. In questo modo nonostante il videogioco sia un medium dell’epoca moderna, esso riporta in qualche modo la caratteristica dell’unicità dell’opera d’arte anche nell’era della riproducibilità tecnica. Infatti se con l’avvento dell’arte di massa (come il cinema) era possibile riprodurre il medesimo lavoro artistico in n copie tutte uguali tra loro, con il videogioco, grazie alla sua dinamicità e interattività, ogni giocatore-artista può creare la propria personale creazione diversa dall’altre anche solo per piccoli dettagli.

 

  • I videogiochi ci offrono la possibilità di vivere esperienze ed emozioni personali. Essi ci immergono molto più profondamente rispetto a un film, poiché siamo noi i protagonisti e gli attori e viviamo esperienze che in qualche modo ci sembrano vere.

 A taI proposito in un’intervista Bruce Straley, Game Director di The Last Of Us, ha detto che:  “Vado a sinistra o a destra? Sopra o sotto? Come affronterò questo? Il mio inventario è sufficiente?’ Questo è fondamentale perché il giocatore si senta più coinvolto, momento dopo momento, all’interno di ogni scenario […] è questo livello di immersività che può rendere i videogiochi esperienze potenzialmente più avvincenti e intense che non dei film passivi”

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Inoltre recentemente  Mary De Marle, autrice della storia ( nel ruolo di Game Narrative Designer) di Deus Ex: Human Revolution, ha dichiarato a Eurogamer:  C’è un grande potenziale che permette di andare oltre i film” e “La differenza tra un film e un gioco è che quello che accade quando giochi succede a te, il coinvolgimento è maggiore“.

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  • I videogiochi sono l’arte del divertimento e dell’appagamento. Infatti, a differenza di un film dove possiamo essere più o meno coinvolti dalla storia e dalla scene, nel medium videoludico proviamo piacere perché siamo noi ad agire e ad avere un controllo attivo. Quindi il divertimento deriva dalle nostre stesse azioni e dalle conseguenze che noi determiniamo nel mondo di gioco.

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La soddisfazione che si ottiene dopo aver realizzato una bella performance di gioco non ha eguali. Proprio perché siamo noi gli artefici degli eventi nel gameplay.

  • Sono le nostre storie, storie di sfida e di lotta. Ogni giocatore, chi più chi meno, si mette volontariamente alla prova in un videogioco. Si cerca una sfida, una prova da superare per ottenere la giusta ricompensa e il giusto riconoscimento.

 

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Superare un livello, ottenere punti e premi, avanzare nella classifica. Tutte caratteristiche uniche del video-gioco. Esso è creato appositamente per il giocatore e il suo divertimento, per farlo esprimere creativamente e sentire realizzato.

 

  • Sono anche storie di miglioramento personale, poiché man mano che impariamo a padroneggiare il gioco diventiamo più bravi e miglioriamo le nostre abilità. Per questo possiamo anche mutare la nostra percezione nei riguardi di un videogioco.

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In Halo, ad esempio, il livello di difficoltà può cambiare notevolmente l’esperienza del giocatore. Infatti le missioni affrontate in Leggendario ,trasformano l’esperienza e le stesse vicende in qualcosa di molto più drammatico rispetto a una difficoltà standard. Si creano quindi ulteriori versioni  particolari della stessa storia. Solamente col tempo e con la volontà di superare le nuove difficoltà, il giocatore può riuscire a trasformare l’esperienza da una più  drammatica a una più tranquilla a livello personale.

 

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Oppure in Hitman Absolution giocando in difficoltà Purista si ha un’esperienza molto diversa da quella affrontata a difficoltà minori. Il risultato è un’esperienza molto più intensa che cambia la nostra percezione verso il mondo di gioco e la trama stessa.

 

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Non solo, in un videogioco abbiamo n  possibilità di rivivere in modi nuovi situazioni che abbiamo già affrontato una volta. Tutto ciò  ci permette di rimediare agli eventuali errori compiuti  e affrontare le problematiche in maniera sempre migliore, cosi da realizzare perfomance sempre più vicine alla perfezione. Il giocatore quindi, è come un attore che interpreta sempre meglio la parte che gli è stata affidata dai game designers.

 

 

  • I videogiochi offrono innanzitutto mondi e dimensioni virtuali da sperimentare e vivere in prima persona. In tal senso,  possono anche essere un modo innovativo di sperimentare la realtà in modo sicuro (proprio perché sono simulazioni virtuali).

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Basti pensare al recente Far Cry 3 che offre un vero mondo virtuale, un’isola tutta da esplorare e vivere. Oppure gli enormi mondi multiplayer online sempre più grandi e realistici. Oltretutto in un videogioco possiamo sperimentare  direttamente (seppur in modo virtuale): armi, veicoli e situazioni stando comodamente seduti a casa nostra.

 

Roberto Maragliano, presidente della commissione di saggi nominata dall’allora ministro Berlinguer per la riforma delle scuole, ha scritto: il videogioco è la più grande rivoluzione epistemologica di questo secolo. Ti dà una scioltezza, una densità, una percezione delle situazioni e delle operazioni che puoi fare al loro interno, che permette di esaltare dimensioni dell’intelligenza e dello stare al mondo finora sacrificate dalla cultura astratta”.

 

  • Inoltre, il videogioco può essere considerato l’arte perfetta già teorizzata da Wagner. Infatti questo medium  è la somma di tutti gli altri (compreso il gioco ovviamente con le sue peculiarità) e  grazie a ciò può portare a risultati sorprendenti.

 

 

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Un videogioco come Mass Effect ha  migliaia di linee di dialogo, come se fossero decine di film messi insieme.

 

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Un videogioco può avere una durata di gran lunga superiore o addirittura infinita ( come ad esempio il già citato Far Cry 3 o Terraria o Tetris) rispetto a un film. Poiché può offrire sfide generate dinamicamente per innumerevoli volte e oltretutto è il giocatore a decidere quanto tempo passarvi nel mondo di gioco e a dettare gran parte del ritmo alle vicende.  

 

In definitiva quindi, alla luce di quanto abbiamo considerato,  il videogioco ha potenzialità espressive uniche, enormi e di gran lunga superiori a quelle di un film ( considerando però che quest’ultimo può essere una parte molto  importante in un videogioco).

Spero vi sia piaciuto, commentate e a presto!  😉