Capcom in vendita? E chi la compra? Analizziamo!
Nel corso di una riunione tra azionisti dello storico Publisher giapponese, è stata bocciata la Takeover Defense (ovvero l’impossibilità di farsi scalare, in parole povere) e questo comporta la messa in vendita di pacchetti azionari che potrebbero portare la totale vendita della società a chiunque abbia abbastanza soldi da permetterselo.
Ora ragioniamo un attimo sulle possibilità che si aprono prendendo in considerazione i tre grandi producer di home console:
Sony – la casa di Playstation difficilmente potrà permettersi un investimento del genere, vista la sua non rosea situazione generale. In caso che gli azionisti di Sony decidessero comunque di fare un passo coraggioso, ma rischioso, come questo si troverebbero tra le mani svariati brand storici che potrebbero garantire la totale supremazia del monolite nero in maniera quasi totale. L’incognita rimane, la Sony può permettersi tale investimento? E se può lo farà?
Microsoft -la liquidità non gli manca di certo, tuttavia l’investimento di Microsoft sarebbe più grosso e profondo rispetto al solo acquisto. Ricordiamo infatti che Capcom sta lavorando a parecchi titoli esclusivi per Sony (Deep Down) o per Nintendo (Monster Hunter). La casa di Redmond avrebbe un vantaggio ottimo comunque per sfondare nel mercato giapponese, e acquisirebbe IP e studi interni da poter utilizzare per rilanciare la propria macchina. Tuttavia la vediamo difficile, in quanto negli ultimi anni Microsoft ha effettuato investimenti sostanziosi, con l’acquisto di Skype per 8 miliardi (la cifra con cui sono state comprate Marvel e Lucas messe insieme dalla Disney, fate vobis) e anche il settore device di NOKIA. Difficilmente l’azienda di Bill Gates spenderebbe altri miliardi per la sola Xbox, ma mai dire mai.
Nintendo – probabilmente la più probabile. Nintendo, nonostante la gente continui a pensare che sia in fallimento (falso!) ha liquidità sufficiente per un investimento del genere, e ha una console che necessita di una forte spinta. Avendo anche una storia di collaborazioni con Capcom abbastanza proficue (Ace Attorney, Monster Hunter), la casa di Kyoto rimane la nostra puntata tra le tre citate.
Chiaramente possono esserci molte altre società che non producono necessariamente Hardware a fare un acquisto del genere (EA, Zenimax) oppure un outsider come va da un po’ di moda (Facebook, Amazon). Inoltre anche Capcom stessa potrebbe trovare delle misure per evitare la scalata, anche se questa via sembra difficile, non è di sicuro impossibile. Noi resteremo sintonizzati per quella che potrebbe essere una svolta, in positivo o in negativo, di una leggendaria casa di sviluppo con una storia molto ricca alle spalle. Voi invece che ne pensate?