Ouya: il punto della situazione

E’ sparita, nessuno sente più parlare di Ouya

Eh già, tante promesse e troppe aspettative alla fine hanno portato al più classico del flop; Ouya è finita per molti nel dimenticatoio e l’imminente uscita sul mercato di nuove soluzioni come Nvidia Shield o Zrro (tanto per citare gli ultimi arrivati), rimarcherà il fatto che la piccola Ouya è uscita troppo presto e che attualmente non può competere a potenza con qualsiasi tablet o smartphone dai 200 Euro a salire.

“The 99 dollars console” è uscita in un periodo in cui le tecnologie mobile si superavano giorno dopo giorno (non che ora la situazione sia stabile, ma almeno per qualche mese ci si riesce a fregiare del possesso dell’apparecchio più potente sul mercato), un po’ come accadeva nei primi anni 2000 nel mondo dei computer, questo comportò una situazione in cui Ouya divenne obsoleta in breve tempo e il pieno supporto da parte di molti sviluppatori migrò verso lidi decisamente più rigogliosi.

Al pari delle componenti hardware, la scellerata decisione di adottare uno store proprietario portò alla deriva la console: se da una parte Ouya offre 1085 titoli da giocare, il numero di quelli che meritano più di una piccola e fugace occhiata si possono contare sul palmo delle mani. Come se non bastasse i titoli in comune tra l’ambizioso cubetto e il google play sono decisamente più cari sullo store Ouya.

ci fossero sol ogiochi come The Amazig Frog, Ouya farebbe il botto

“perchè scrivi questo articolo?” vi chiederete: semplice, nessuno ne parla.

Sulle pagine web italiane, Ouya è quasi completamente scomparsa e, come se non bastasse, Mediaworld (che aveva la distribuzione esclusiva) ha cancellato qualsiasi riferimento sui propri domini. Attualmente chi volesse comprare la console dovrebbe rivolgersi all’estero.

La situazione è questa: I produttori dicono di credere ancora imperterriti nel progetto ma, al tempo stesso, Madcatz e Alibabà sanciscono partnership con “Ouya inc.” per poter far accedere gli utenti allo store di Ouya attraverso le proprie piattaforme. Questo rende di fatto l’ambiziosa console uscita nell’ormai lontanto 2013 una macchina completamente inutile, surclassata dalla concorrenza in qualità e svenduta per poter ricavarci ancora qualcosa prima della prematura dipartita.

Ma se invece di puntare sulla quantità di titoli con slogan tipo “Più di 500 giochi all’uscita” si fosse puntato alla qualità, cosa sarebbe successo? Provate a scorrere la lista di giochi per Ouya, dopo la prima ventina di titoli vi accorgerete che la qualità degenere nello scempio più totale, degno del peggiore dei siti di giochi in flash.

Bombsquad è divertente, ma non pubblicizzato…vi evito i giochi brutti, ringraziatemi…

Siamo arrivati al 2015, Ouya è un ferro vecchio e non ha nulla da offrire rispetto alla concorrenza.

Siamo stati tutti illusi di poter assistere ad una rivoluzione del mercato videoludico? Secondo me si: le premesse c’erano: Libertà agli sviluppatori e versioni gratis dei giochi, ma i continui cambi di rotta hanno portato la nave (una barca a vela al massimo) ad affondare. Le promesse si tramutarono in: Le versioni gratis sono delle semplici demo, i giochi completi saranno cari e avrete talmente tanta libertà da poter pubblicare qualsiasi cosa, anche un gioco concepito e scritto in 5 minuti netti. Inutile dire che l’errore più grande è stato confondere le parole “libertà” e “qualità”.

Degno di nota il tentativo di riportare la console in auge proponendo una versione di Ouya 2.0 con aggiornamento hardware… riconducibili al passaggio da 8 a 16 Gb di storage interno; mah.

Voi credevate nel progetto?

Gli sviluppatori volevano ottenere questo risultato?

Ditemi che sbaglio vi prego, datemi una ragione per comprare Ouya, qua c’è ancora qualcuno che ci crede.