Ronin è un indie sviluppato da Tomasz Waclawek, pubblicato da Devolver Digital, che in questi anni ha pubblicato titoli del calibro di Hotline Miami, The Talos Principle e Broforce. Ronin si presenta come un gioco in 2D a turni, con elementi action e stealth, nel quale il nostro obiettivo sarà quello di scovare ed assassinare cinque importantissime figure associate ad una potente corporazione, dei quali conosciamo il volto grazie ad una fotografia. Nel gioco interpreteremo i panni di una ragazza di nome Ronin. Non sappiamo niente del suo passato, nè sappiamo le motivazioni che la spingono a cercare vendetta. Ronin per portare al termine la sua vendetta fa affidamento su una katana, un rampino, ed un ologramma tramite il quale possiamo confondere i nemici. Oltre a questi gadget la protagonista veste una tuta da moto con un casco per proteggere la sua identità. Abbiamo avuto la possibilità di provare una demo in early access del gioco dalla durata di 20 minuti: ecco le nostre impressioni.

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Silenziosi come un ombra…
Ronin nella fase iniziale del gioco si presenta come un classico gioco Platform/Stealth. Durante questa fase il nostro scopo sarà hackerare dei terminali informatici per sbloccare delle porte tramite le quali possiamo inseguire la nostra vendetta. Le abilità che la nostra protagonista ci mette a disposizione sono molteplici, come ad esempio la possibilità di scalare una parete, compiere dei salti molto lunghi, rimanere attaccati ad una parete o al soffitto e sfondare le finestre. Le guardie che incontreremo sul nostro cammino potranno essere eliminate in modo silenzioso rimanendo nelle zone d’ombra o tramite una corda che ci permetterà di impiccarle legandole al soffitto. Questa fase del gioco risulta essere molto semplice e simile ad altri titoli di questo genere, con degli enigmi semplici da risolvere almeno nella demo da noi provata. L’unica cosa che potrebbe complicare il tutto sono i civili, che possono essere uccisi come delle normalissime guardie, ma fallireste un obiettivo secondario.

… Letali come una pantera
Il punto forte di Ronin si palesa quando il combattimento entra nel vivo dell’azione, ovvero quando non sarà possibile evitare il combattimento, entrando nella fase a turni del gioco. Durante questa fase il gioco sarà messo in pausa e grazie alla velocità della nostra protagonista saremo i primi a poterci muovere. Questa possibilità che ci viene data non è da sottovalutare, in quanto un movimento sbagliato ci poterà inevitabilmente alla morte. Dovremo dunque sfruttare al meglio le nostre abilità, applicando una strategia mordi e fuggi per non farci ammazzare: basterà infatti un solo colpo per mettere fine alla nostra vita. Durante il nostro turno avremo la possibilità di compiere un movimento (un salto solitamente), un attacco, utilizzare l’ologramma oppure passare il turno senza compiere alcuna mossa. I nemici durante il loro turno avranno la possibilità di prendere la mira e nel turno successivo sparare (fatta eccezione per alcuni nemici “speciali”). Indipendentemente dalla tipologia di nemico, la traiettoria del proiettile verrà indicata tramite un raggio rosso: questo ci permetterà di capire la direzione da scegliere prima di muoverci, oppure se è il caso o meno di uccidere un determinato nemico piuttosto che scappare.

Un sistema di Combo particolare
Una peculiarità del sistema di combattimento di Ronin sono i punti combo, rappresentati da cinque cerchi vuoti che possono essere riempiti tramite l’uccisione o l’atterramento di un nemico. Una volta riempiti questi cerchi potremo utilizzare i punti combo per usare l’ologramma per distrarre i nemici, lanciare la katana addosso ai nemici o lasciare che tutti i cerchi si riempiano permettendoci di fare un movimento in più rispetto al solito, dandoci così un vantaggio non indifferente. I punti combo hanno però una durata limitata: se per esempio in un turno uccidiamo un nemico avremo a disposizione tre punti combo su cinque, ma se nel turno successivo non viene ucciso nessuno i nostri punti combo diminuiranno di uno portandoci così a due punti combo. Al contrario della fase platform/stealth, la fase di combattimento è complessa e raffinata. Spesso vi ritroverete morti per un salto calcolato male o per un semplice attacco fatto nel momento sbagliato, ma oltre alla difficoltà, vi ritroverete a compiere scene molto scenografiche, tra pallottole evitate al centimetro ed uccisioni spettacolari.

Il sistema di movimento
Ronin presenta un sistema per effettuare i salti molto particolare, bastato sullo stick sinistro del gamepad. Questo sistema ci permetterà di indirizzare il salto tramite una traiettoria tracciata sullo schermo che segna si la direzione del salto, ma anche la zona d’atterraggio. Questo ci permetterà di calcolare al meglio la nostra mossa, inoltre durante i combattimenti è possibile cambiare la traiettoria del salto rendendoci del tutto imprevedibili ai nemici. Questo sistema funziona anche nelle fasi di esplorazione, anche se risulta essere scomodo e spesso poco preciso.

Conclusione
La durata troppo breve della demo non ci permette di esprimerci in modo completo, ciò nonostante Ronin si è dimostrato un indie con delle caratteristiche molto particolari sotto l’aspetto dei combattimenti, che grazie alle dinamiche proposte riesce a intrattenere e sorprendere il videogiocatore. Se le dinamiche proposte nei combattimenti risultano originali e divertenti, le fasi Stealth/Platform non riescono a stare al passo, risultando troppo semplici e monotone: spesso infatti abbiamo preferito un approccio aggressivo rispetto ad uno Stealth. Il sistema di movimento risulta essere sì molto tattico ed originale, ma spesso risulta poco preciso soprattutto nelle fasi Platform, portandoci a commettere degli errori che a lungo andare risultano essere frustranti. Per concludere, Ronin è un gioco dalle grandi potenzialità con un carattere forte che sa far divertire il videogiocatore con delle meccaniche innovative e fuori dagli schermi. Siamo curiosi di vedere il progetto completato e raffinato ulteriormente; per il momento terremo d’occhio questo promettente progetto di Tomasz Wacławek