Inutile dire che Batman: Arkham Knight era uno dei giochi più attesi quest’anno, e come spesso accade il troppo hype porta a delusioni cocenti. Non è però il caso dell’ultima fatica dei ragazzi di Rocksteady, che hanno confezionato grazie all’esperienza acquisita in anni di gestione del brand uno dei prodotti migliori di questa nuova generazione e di sicuro quello che è il miglior videogioco di Batman della storia videoludica. Siamo troppo entusiastici? Probabile. Tuttavia è innegabile l’amore che i ragazzi di Rocksteady hanno per la saga del cavaliere oscuro, e se non fossero bastati Arkham Asylum e Arkham City, qui lo confermano con “IL” gioco di Batman.
GOTHAM È VOSTRA
La storia è un diretto seguito di Arkham City, e vede il cavaliere oscuro combattere contro una nuova terrificante minaccia: Lo Spaventapasseri. Già affrontato e sconfitto in Arkham City, il nostro mascherato amico è tornato a Gotham per stenderla definitivamente, con l’aiuto di tutti i nemici storici di Batman come Harley Quinn, Due-Facce e il Pinguino. Accanto a lui ci sarà anche una nuova e devastante minaccia che sembra conoscere molto bene Batman e ancor meglio Bruce Wayne: si tratta del cavaliere di Arkham. Tuttavia il cavaliere oscuro non sarà solo, e oltre a Gordon, Catwoman, Nightwing e Robin potrà contare su un altro paio di insospettabili alleati (che non saremo così stupidi da spoilerarvi).
La trama è un totale crescendo e tra missioni secondarie e trama principale i colpi di scena sembreranno non finire mai. Lo ammettiamo, alcuni sono un po’ telefonati, ma non per questo meno efficaci. Non temete il fanservice selvaggio, perchè c’è, ma Rocksteady lo ha imbrigliato in maniera ottimale come pochi altri storyteller sanno fare.
Un plauso va anche alla fenomenale colonna sonora, con alcuni vecchi temi dei precedenti giochi (già adattissimi) e alcune nuove musiche assolutamente azzeccate. Danny Elfman e Hans Zimmer sarebbero orgogliosi di firmare tale colonna sonora, che non sfigura in assoluto modo rispetto a quelle dei Batman di Burton e di Nolan. Anche la prova attoriale è migliore che mai, e nella versione italiana rende il massimo grazie alle storiche voci di alcuni doppiatori della serie TV (il cartone animato, ovviamente). Naturalmente la versione inglese rimane preferibile, anche grazie ad un cast stellare, ma anche quella nostrana è più che ottima.
DIMMI, TU SANGUINI? LO FARAI!
La prima cosa che salta all’occhio, e si fa provare con mano, è che il nostro Batman non è cambiato di una virgola. I comandi sono semplici ed intuitivi, e chi ha già giocato alle precedenti avventure si troverà subito a proprio agio. Molte delle abilità acquisite nel corso dei precedenti giochi saranno già in possesso del giocatore, e ci saranno nuovi gadget e nuove funzionalità per quelli vecchi. Tra le novità si segnala un dispositivo audio con cui Batman potrà acquisire le voci di alcuni nemici e dargli dei falsi ordini. Una trovata divertente e che aumenta le possibilità stealth del già letale cavaliere oscuro. E a proposito delle sezioni stealth, ora Batman sarà in grado di compiere azioni veloci e un maggior numero di KO silenziosi anche da posti che prima non potevano essere presi in considerazione.
Nel corso del gioco sbloccheremo la nuova armatura di Batman (già vista nei trailer) che ci permetterà di sfruttare il fattore “Terrore” che permetterà a Batman di muoversi talmente velocemente da poter praticamente fermare il tempo, per modo di dire, e stendere velocemente 3 o più nemici. Naturalmente si tratta di un’abilità che si potrà potenziare con il guadagno dei punti esperienza nel corso del gioco, un po’ come tutto il resto. Ritorna in grande stile anche il sistema di combattimento Free Flow, ulteriormente perfezionato e ampliato, con nuove combo e tattiche da utilizzare contro nuovi tipi di nemici. Più andremo avanti infatti, più gli scagnozzi diventeranno tosti da mandar giù, grazie ad alcune new entry, tra le quali spicca il medico, capace di riportare in piedi un avversario che abbiamo mandato a KO. Un altro avversario pericoloso è quello che elettrizzerà alcuni suoi compagni, impedendoci di attacarli per un lasso di tempo a mani nude (l’utilizzo dei Batarang si rivelerà necessario, pena la perdita della combo).
E ora arriviamo all’introduzione di punta, e maggiormente pubblicizzata, di questo capitolo: La Batmobile. Inutile dirlo, anche qui i ragazzi di Rocksteady hanno fatto un buon lavoro nella gestione della vettura, anche se si vede che con le sezioni di guida sono un team alle prime armi. La città è modellata in maniera tale da permetterci di scorrazzare senza problemi con l’auto a destra e a sinistra, ma il modello di guida è un po’ troppo instabile. Prima di tutto una mappatura dei tasti di default veramente scomoda, che fortunatamente potremo modificare con una più adatta e simile ai giochi di guida. Perdere il controllo della vettura sarà facile, specialmente all’inizio, e anche dopo averci preso un po’ la mano, ci saranno sezioni in cui faremo una brutta fine non a causa della nostra abilità alla guida quanto a causa dei controlli in movimento.
Naturalmente la Batmobile avrà anche una modalità Tank già presentata. Con la mappatura standard dovremo tenere premuto il grilletto sinistro per mantenere questa modalità, il che risulterà un po’ scomodo dopo una sezione prolungata, ma come detto sopra, i comandi saranno (grazie a Dio) modificabili. In questa modalità avremo le nostri armi primarie che consisteranno in un cannone a 60mm e una mitraglietta pesante con colpi infiniti e un lanciaproiettili stordenti quando la punteremo addosso ad una persona (invece che ai droni). Potenziare la vettura si renderà necessario dopo poche ore di gioco, visto che le sezioni di guerriglia saranno tante, e alcune anche impegnative, specialmente verso le fasi finali con i carri Cobra capaci di distruggervi con un colpo solo.
GTG: GRAND THEFT GOTHAM
Le cose da fare a Gotham saranno moltissime, e garantiranno anche una cinquantina di ore buone di gioco a tutti i completisti. Oltre alla storia principale potremo cimentarci nelle missioni secondare che ci permetteranno di scoprire alcuni retroscena di Gotham e di incontrare alcune “vecchie conoscenze”. Inoltre non mancheranno gli enigmi dell’Enigmista, che stavolta consisteranno in ben 242 indovinelli da portare a termine a piedi o con la Batmobile (la fase meno riuscita del gioco, a parer nostro). Ogni missione secondaria si integra molto bene con la trama, e come in Arkham City, potremo completare le missioni anche una volta finita la storyline principale. Non mancheranno anche i casi di violenza sugli innocenti o sui poliziotti che occasionalmente potremo intercettare (e risolvere) grazie alle intercettazioni del cavaliere oscuro.
A livello tecnico il gioco è un vero e proprio miracolo, almeno su Playstation 4 (la versione da noi testata). I ragazzi di Rocksteady hanno usato una versione pesantemente modificata del vecchio ma sempre affidabile Unreal Engine 3, e lo hanno spremuto fino all’ultima goccia a quanto pare. La città sarà tutta caricata in tempo reale, e non ci saranno caricamenti quando entreremo o usciremo dagli edifici o in interni vari. Più lento è invece il acricamento in caso di morte del personaggio, che ci pare un piccolo prezzo da pagare per far girare tutto in tempo reale.
Gli effetti della pioggia sono gestiti alla grande, e donano quel senso di realismo che mancava ad Arkham City, che era molto più fumettosa. I riflessi, gli effetti particellari e la modellazione dei protagonisti sono di prim’ordine, tanto che alcuni personaggi stenteremo a riconoscerli in questa nuova iterazione della serie “Arkham”. Forse perdono un po’ del loro fascino fummettoso dei precedenti capitoli, ma ne guadagnano altrettanto in atmosfera dell’opera a livello generale. Il gioco corre a 1080p puliti puliti, con qualche occasionale sbavatura nel framerate che cala un po’ nelle situazioni veramente incasinate (roba rara, comunque).
Pro
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Contro
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