[The video game] is the most complex toy ever built and is vastly more responsive than any other toy ever invented. Compare it, for example, with its contemporary, the doll Chatty Cathy, which has about a dozen different sentences with which to respond when you pull the string. Chatty Cathy does not take into account the variety of your responses; the computer does. Chatty has a dozen responses; the computer has millions.
-Brian Sutton-Smith, Toys as Culture.
Alla fine della scorsa puntata ci siamo lasciati concludendo che dal gioco derivano gli altri mezzi espressivi, in particolare quelli narrativi.
Poi se consideriamo anche il gioco della realtà, possiamo dire che tutti i mezzi espressivi sono inclusi nel gioco proprio perchè, come abbiamo già visto, tutto ha avuto origine in forme ludiche.
Anche perchè mezzi di comunicazione come la tv, la radio o internet ci permettono di comunicare nella realtà che ci circonda, usando i linguaggi di base (come quello orale, scritto, visivo), in maniera più efficace nello spazio e nel tempo. E si vanno a configurare come estensioni della realtà, che influenzano e plasmano la nostra coscienza.
Quindi, alla luce di tutto ciò che abbiamo preso in esame, come possiamo considerare il videogioco?
Il videogioco è sicuramente una sorta di evoluzione/estensione del gioco.Anzi è una tipologia particolare di esso, poichè crea un’ambiente, una realtà nuova con delle peculiarità proprie.
Infatti il videogioco crea una sorta di realtà (che è appunto virtuale ed è limitata a uno schermo) con modi di interazione diversi (come un joypad, una tastiera…) e permette la creazione di una grande varietà di sottocategorie di giochi. Generalmente però mantiene tutte le unicità proprie del gioco, sebbene si manifestino in modi un pò diversi.
Infatti esso riprende il linguaggio unico del gioco con le sue caratteristiche (che abbiamo già analizzato nella puntata precedente) e le unisce a tutti i media esistenti. Il più importante fra questi è sicuramente la ” grafica 2d o 3d”, che grazie al computer permette di elaborare ambienti interattivi e procedurali.
Inoltre, il supporto di cosi tante tecnologie espressive, lo rende sicuramente qualcosa di particolare e in grado di evolversi e innovarsi più costantemente dei media tradizionali.
Ora,cerchiamo di elencare i media più importanti con i loro specifici linguaggi (quelli di base sono riconducibili ai nostri 5 sensi. Sebbene l’olfattivo e il tattile, sono ancora poco usati dai media tradizionali).
-immagine o foto,
– film,
-fumetto,
-racconto,
-musica,
-grafica 3d o 2d,
-computer e i vari dispositivi digitali d’interazione,
-televisione e vari tipi di schermi,
Questi sono generalmente i media più importanti che formano il videogioco. Vediamo adesso i suoi punti di forza e punti deboli rispetto al gioco tradizionale:
– I Videogiochi (o giochi digitali) sono sistemi, un’elemento di questo sistema è l’elemento fisico costituito dal computer o da differenti computer-platforms (che derivano da esso quindi: consolle, mobile…). Questa profonda connessione ai mezzi digitali permette di avere rispetto ai giochi tradizionali (quelli da tavolo per esempio) particolari caratteristiche:
1) Immediata ma limitata Interattività: Uno dei maggiori vantaggi offerti è quello di avere un feedback immediato e in realtime alle azioni del giocatore.
2) Manipolazione di informazioni: Una delle caratteristiche dei mezzi digitali è quella di essere enormi contenitori di informazioni. Come riferisce anche Janet Murray, in “Hamlet on the Holodeck”, descrivendo tale caratteristica come la qualità “enciclopedica dei mezzi digitali”. I giochi digitali lavorano quindi con un’enorme varietà di dati: audio, video, animazioni, grafica, testo…
3) Sono complessi sistemi automatizzati: Infatti essi automatizzano procedure e regole molto complesse, facilitando l’attività del giocatore. Questo è un’enorme vantaggio rispetto ai giochi da tavolo tradizionali, e per questo i videogiochi sono molto più complessi.
4)Networked Communication: Tale caratteristica pur non essendo propria di tutti i videogiochi, permette di avere una comunicazione in tempo-reale con tutto il mondo tra altri giocatori, permettendo una rapidissima comunicazione (grazie alla rete internet, e quindi al supporto di questo medium).
Mentre per quanto riguarda il gioco della realtà, le particolarità sono un pò diverse.Perchè tutte le caratteristiche che abbiamo visto sopra, sono possibili in tale contesto. Dunque vediamone le peculiarità e le rispettive limitazioni:
– Possono creare nuove e particolari versioni di realtà (ovviamente limitate ad uno schermo, con diversi modi di interagire che semplificano quelli della realtà) Presentano anche svariate limitazioni, non essendo capaci (almeno per ora) di riprodurre quasi perfettamente la realtà.
– Grazie alla loro natura digitale, i videogiochi permettono un feedback più rapido (come abbiamo già visto sopra). Questa particolarità permette di creare cose che in realtà sarebbero difficili se non impossibili, ma realizzabili solo in un‘ambiente virtuale. Inoltre la parola chiave dei videogiochi rispetto alla realtà è: Immediatezza.
CONCLUSIONI:
Insomma il videogioco ha delle peculiarità uniche sia rispetto ai giochi tradizionali, sia al gioco della realtà. Esso infatti costituisce una nuova tipologia di gioco con un suo ambiente peculiare. I suoi punti di forza sono utili in certi contesti, mente in altri (come abbiamo visto) risultano più limitati.
Uno dei maggiori punti di forza dei videogiochi, sicuramente si rileva nel campo della fantascienza e del fantasy!
Perchè? Spiacente, ma risponderò a questa domanda nel prossimo grande articolo!!
Spero che anche quest’articolo vi abbia interessato, scrivete pure un semplice commento anche per farmi capire se vi è piaciuto o meno. Riportate anche, se ne avete, delle critiche e dei consigli!
E coinvolgete a questa cultura video-ludica anche altri appassionati e non!
Diffondete il verbo, insomma!
A presto…
RINGRAZIAMENTI:
“Rules of Play: Game Design Fundamentals” di Katie Salen e Eric Zimmerman.Google.