Recensione Need for Speed

Dopo un anno di digiuno, Electronic Arts esordisce sul mercato con un nuovo titolo di guida arcade: Need for Speed. Abituati alle corse clandestine notturne, alle auto che sfrecciano davanti alla polizia, per molti anni ci sono stati proposti giochi non all’altezza dei predecessori. Quest’anno, EA e Ghost Games ci riporteranno agli albori, dotando il titolo di particolari accorgimenti che ci hanno fatto amare la saga. Riusciremo finalmente a ritrovare il nostro spirito di piloti?

Narrazione coinvolgente? Sicuri?

È sempre stato interessante avere una storia di sottofondo, per eliminare quella monotonia di solo corse e questa volta Ghost Games ce ne presenta una, non troppo complessa, ma abbastanza interessante, raccontata totalmente grazie all’ausilio di sequenze live aciton. All’inizio del gioco verremo catapultati a Ventura Bay e, in seguito ad una sfida già completata dal gioco stesso, incontreremo alcuni dei personaggi principali come Spike, ricco e famoso speed racer, che ci permetterà di entrare a far parte di una crew. Per farci strada lungo la nostra carriera avremo bisogno di tante auto e la prima scelta ci verrà data la possibilità di sceglierne una su tre, fatto già visto e rivisto ormai in moltissimi giochi: l’Honda Civic Type R, la Ford Mustang Foxbody o la Subaru BRZ Premium? A voi la scelta!
Fatto ciò inizieremo a conoscere i membri di questa piccola crew, che sfideremo pian piano per capire le tecniche di gioco, per imparare a controllare al meglio la nostra vettura e per costruirci una nostra leggenda, attraverso la vita notturna.

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Ma non vogliamo spoilerarvi tutto il gioco. Piuttosto analizziamo questa trama, definita da EA come “coinvolgente”. Sin dalle prime sfide che compieremo, per dimostrare la nostra forza agli altri compagni della crew, non ci verrà dato un riscontro realistico dai trailer perché non coincideranno con i risultati della gara: é solamente una sottigliezza, ma vederci arrivare ultimi ad una scommessa tra amici, per poi vedere che non é “servito” a nulla, mi da’ l’impressione di inutilità; non c’é comunque da preoccuparsi perché si tratta di sfide iniziali ed inutili per la vostra reputazione. I personaggi possiamo definirli “per niente banali” perché per quanto possano essere simili agli stereotipi dei piloti o dei meccanici, tirano sempre fuori qualcosa di innovativo e speciale che contribuirà a portarvi interesse verso il gioco ma soprattutto la trama, per quanto semplice sia.
Godetevi quindi la calma prima della tempesta e rilassatevi perché le sfide più difficili stanno per cominciare!

Fino all’ultima modifica

Qualcuno ha parlato di personalizzazione completa? Bé, ancora non possiamo dirlo, visto che, anche se irrilevanti, i neon non sono presenti e le stesse carrozzerie si possono modificare fino ad un certo livello: nulla di comparabile ai titoli precedenti, ovviamente, ma manca sempre qualcosa. Partendo dal numero di auto disponibili che é di circa 50, quasi il doppio di quelle di Underground 2, possiamo dire che la scelta é molto ampia, anche se non delle migliori, perché si sente comunque la mancanza di veicoli del calibro delle Ferrari, come La Ferrari, o un altro marchio non presente ovvero l’Audi. In sostanza ci vengono garantiti veicoli di tutti i tipi, da quelli meno costosi alle auto più veloci presenti sulla faccia della Terra, ma ripeto che ci sarebbero voluti più veicoli, soprattutto per un titolo come questo. Come i pali, i cartelli stradali e gli oggetti che si possono distruggere durante i nostri giri in auto, anche le stesse auto possono essere danneggiate, fino a farle sembrare delle vere e proprie poltiglie, come quelle che escono dalla discarica.

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Personalizzare il nostro veicolo non é mai stato così semplice! Vi basterà recarvi al garage e potrete subito apportare tutte le modifiche del caso: per quanto riguarda le prestazioni dell’auto, sono state aggiunte molte sezioni riguardanti le modifiche per ogni singolo componente come i filtri dell’aria, il radiatore e molto altro ancora. L’officina ha tutto ciò che vi serve per modificare l’estetica del vostro veicolo dai kit della carozzeria, fino agli adesivi più richiesti; inoltre é possibile modificare la verniciatura in base anche alla luminosità, all’uniformità, il tutto per rendere più tamarra la nostra auto.
Ultima ma non per importanza é la customizzazzione della manegevolezza dell’auto: é da tanto che non si vedevano queste opzioni, ma da quest’anno potete scegliere uno stile di guida più portato alla derapata o alla stabilità del veicolo, decidendo quindi la pressione dei singoli pneumatici.
Tutti ormai a questo punto si saranno chiesti: ma i neon? Tranquilli ragazzi, EA ci ha assicurato che presto arriverà un aggiornamento che introdurrà anche questi oggetti per personalizzare la nostra auto. Non ci resta che iniziare a modificare il nostro veicolo!

Grafica e non solo!

Sul lato tecnico possiamo dire con certezza che Ghost Games ha svolto veramente un ottimo lavoro; per quanto riguarda la grafica, il motore grafico Frostbite 3 si comporta estremamente bene sulle console next-gen, portando il livello di qualità del gioco ad un gradino molto alto. Possiamo dire che EA e le software house che hanno partecipato allo sviluppo di titoli riguardanti la saga di Need for Speed non si sono mai trovati ad affrontare un compito non alla loro altezza.

Questi due anni di riflessione, dall’uscita dell’ultimo capitolo di Need for Speed, hanno contribuito allo sviluppo di un titolo graficamente eccezionale: pozzanghere, bagliori delle luci, riflessi sulle auto per non parlare della dinamicità delle condizioni atmosferiche.
Qui non esiste il giorno, a mio parere inutile, perché nella notte si possono notare molti più effetti grafici legati ai riflessi, alle ombre, la maggior parte di alta qualità, per non parlare dei danni subiti o provocati alle altre auto che deformeranno i veicoli, ovviamente fino ai limiti del possibile, in modo veramente accurato e realistico.

Anche una colonna sonora perfetta é ciò che dovrebbe accompagnare un titolo del genere, caratteristica che questo Need for Speed non nega di certo al videogiocatore. Le canzoni scelte da EA si adattano perfettamente alle corse clandestine, per il loro ritmo rock/dance elettronica, che ci accompagneranno per ogni singola scampagnata. Oltre a questo, non mancano gli effetti audio inerenti all’ambiente esterno all’abitacolo, che ricoprono il loro lavoro egregiamente; potremmo sentire la pioggia colpire la nostra auto mentre sfrecciamo a tutta velocità sopra una pozzanghera, con le sirene della polizia in lontananza.

Pro

  • Buon sistema di personalizzazione dell’auto
  • Comparto tecnico ben curato

Contro

  • Trama poco articolata
  • Qualche veicolo in più non avrebbe guastato