This War of Mine: The Little Ones – Recensione

Uscito l’anno scorso su PC, This War of Mine si è rivelato un successo di critica e di pubblico, anche grazie al suo setting particolare, che lo differenziava da molti giochi con il tema della guerra. I ragazzi di Bit Studios hanno quindi deciso di allargare l’esperienza anche agli utenti console, adattando il loro lavoro per Playstation 4 e Xbox One e aggiungendo la caratteristica che è valsa a questa versione console il sottotitolo “The Little Ones”. Ma andiamo con ordine e cominciamo a spiegare cos’è effettivamente questo gioco. Si tratta di…

…UN’ESPERIENZA DI GUERRA!

Molti sono i giochi di guerra, visto che è uno dei generi più di successo di quest’industria. Ci sono strategici, sparatutto in prima persona, sparatutto in terza persona, simulativi e chi più ne ha più ne metta. Tuttavia pochi di questi titoli ci permettono di vivere l’esperienza del cittadino comune, che si ritrova suo malgrado a dover sopravvivere in un ambiente in perenne conflitto, dovendo stare attento alla sua vita, alla sua salute e vivendo nella paura di fidarsi di chiunque. Tutto questo lo ritroviamo in “This War of Mine” che ci permette di gestire un gruppetto di sopravvissuti in un paese divorato dalla guerra, che dovrà impegnarsi a sopravvivere con tutte le sue forze e tutte le risorse necessarie, compiendo anche scelte molto difficili.

Si tratta di un gestionale che ci butterà subito ne vivo del gioco, richiedendo di imparare man mano come sopravvivere ad una situazione di guerra. Uno dei tanti sacrifici che il gioco richiede è la dedizione. Non aspettatevi tutorial semplicistici o aiuti di sorta, perché non ne avrete. Spesso e volentieri la nostra esperienza di gioco comprometterà i sopravvissuti che gestiremo, ma fortunatamente nella prossima partita potremo utilizzare le conoscenze acquisite per trarne vantaggio. Si tratta di un gioco che vi darà grandi soddisfazioni, se gli dedicherete una buon dose di pazienza e imparerete a gestirlo fallimento dopo fallimento.

Novità della versione console sono i bambini (I “The Little Ones” del titolo) che ci daranno qualche pensiero in più in aggiunta ai nostri doveri/impegni. I bambini non ci saranno utili in alcun modo, non potranno aiutarci in quasi nessuna situazione, ma richiederanno attenzioni, richiederanno divertimento e sicurezza. Potrebbero inizialmente sembrare delle palle al piede, ma sono bambini catapultati in una situazione difficile, e sarà compito del giocatore farli vivere in maniera tranquilla in un ambiente tutt’altro che calmo e privo di pericoli. Un’aggiunta veramente ottima alla produzione, che rende ancor più impegnativo un titolo non facile, ma che regala soddisfazioni immense.

CONSOLE O PC?

Uno dei problemi più grandi della versione console di questo gioco è di sicuro l’adattamento dei controlli. This War of Mine è un gestionale piuttosto profondo e il controller non è storicamente adatto a questa tipologia di gioco. Fortunatamente gli sviluppatori hanno fatto un buon lavoro da questo punto di vista, permettendo un’esperienza fluida e piacevole, anche se qualche volta ci bloccheremo con qualche comando non richiesto.

Ci sono due fasi nel gioco: la prima è quella di giorno, in cui dovremo gestire i nostri sopravvissuti cucinando, costruendo letti, radio, utensili o anche armi per difenderci; dovremo pensare al benessere di tutti i sopravvissuti che gestiremo per ottimizzare la loro utilità. Ci saranno ex atleti più adatti a fare lavori di forza, ex cuochi che potranno cucinare cibi più nutrienti e così via discorrendo. Sarà nostro compito curarli in caso di ferite, accudirli in caso di malattia e farli riposare quando si rende necessario. Poi c’è la fase di notte, dove il gioco passerà dalla sua fase gestionale a quella più d’azione (per così dire) in cui dovremo scegliere uno dei sopravvissuti del nostro gruppo e farlo andare in avanscoperta in edifici abbandonati, supermercati, vecchie ville e altri posti in cui potremo trovare preziose risorse con cui campare. Non sempre sarà facile, visto che in molti posti che sciacalleremo ci saranno altre persone. A volte saranno sopravissuti come noi, che ci pregheranno di non fargli del male, altre volte saranno persone più determinate a eliminarci per non permetterci di toccare la loro piccola razione o la loro risorsa. In nostro aiuto arrivano alcune meccaniche stealth che ci permetteranno di entrare o uscire, ma in caso di combattimento avremo a che fare con un sistema legnoso e poco pratico.

Ogni New Game sarà diverso dal precedente, visto che le situazioni verranno generate casualmente, quindi avremo sempre esperienze diverse. È molto probabile che alla vostra prima run con questo gioco fallirete miseramente, ma è normale, visto che il gioco vuole che voi impariate dagli errori commessi in una partita precedente. Purtroppo questa caratteristica rende anche difficile l’immedesimazione con un personaggio e dal punto di vista narrativo non ci fa affezionare ai personaggi (che avranno anche un buon background, tutti) quanto vorremmo.

GUERRA, SOPRAVVIVENZA E ARTE

Il comparto visivo di This War of Mine: The Little Ones è assolutamente encomiabile. Tutto il gioco è costruito con svariate tonalità di neri e di grigi, con uno stile che sembra essere uscito da un disegno fatto a matita. Molto adatto e bello da vedere.

Il gioco sfrutta bene la potenza delle console next-gen e gira a 1080p con un framerate solido ancorato attorno ai 60fps. Inutile dire che seppur molto ispirato, il comparto tecnico del gioco non è tecnicamente pesante e quindi questi risultati sembrano scontati. Anche il comparto audio è di buona fattura, con suoni che riproducono un paese di guerra, con bombardamenti in lontananza e rumori di fondo che restituiscono l’idea di essere veramente in un paese straziato dalla guerra.

Peccato che, come spesso accade, il prezzo del titolo sia assolutamente fuori norma. Il gioco su PC lo si può trovare a pochi euro, mentre su console costa la bellezza di 30€. Se non ci fosse la versione PC sarebbe un prezzo che comunque non ci farebbe desistere dal consigliare questa esperienza, ma a questo punto valutate bene l’acquisto. I bambini sono una ottima aggiunta che migliora un titolo già buono, ma per molti potrebbero non valere un prezzo così ampio, a ragion veduta.

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