Attack on Titan: Wings of Freedom – Recensione
Dopo lo strepitoso successo del manga prima e dell’anime poi, era lecito aspettarsi che presto o tardi qualcuno avesse l’idea di realizzare un gioco su Attack on Titan. Dopo una poco convincente uscita su 3DS, il brand si prepara ad arrivare anche su Xbox One, Playstation 3 e 4, PS Vita e PC in una forma più apprezzata dal pubblico di casa, ma che ha molti estimatori anche qua in occidente, ovvero il Musou. Saranno riusciti i ragazzi di Omega Force a catturare lo spirito dell’opera di Hajime Isayama?
Informazioni di dominio pubblico
La serie Attack on Titan di Isayama ha riscosso molto successo sia in patria che in Europa e nei territori americani, ma non ci aspettiamo che tutti la conoscano, naturalmente. Si tratta di una storia ambientata in un mondo fittizio in cui l’umanità è stata costretta a rifugiarsi all’interno di un regno circondato da tre gigantesche muraglie a causa di un vero e proprio assedio da parte di una razza di giganti, esseri dalle generose dimensioni che si cibano di umani manco fossero fette biscottate.
La storia segue le vicende di Eren Jaeger, un ragazzo residente in una cittadina ai confini dell’ultima muraglia, quella più esterna. Si tratta di ragazzo sognatore, che spera un giorno di unirsi al Corpo di Ricerca, una parte dell’armata che si avventura fuori dalle mura per scoprire la vera origine dell’attacco dei giganti. Naturalmente nel mentre si mette sempre nei guai, sempre in compagnia dei suoi due inseparabili amici come la bella ma letale Mikasa e l’introverso ma geniale Armin. Tutto questo però è destinato a finire, visto che un giorno il muro che divide il mondo esterno dal villaggio di Eren viene improvvisamente distrutto da un gigante colossale che, aprendo una breccia, permette l’entrata di una moltitudine di giganti che causeranno la caduta del distretto di Shiganshina e la perdita di una persona molto importante per Eren, che lo spingerà più che mai a crercare vendetta nella distruzione di tutti i giganti.
Ovviamente non vi diremo nient’altro, nel caso non aveste ancora avuto la possibilità di avvicinarvi al manga o all’anime, ma sappiate che il gioco vi darà la possibilità di godervi una modalità campagna sufficientemente longeva ed esplicativa, anche se naturalmente la lettura del manga o la visione dell’anime rimangono due opzioni decisamente preferibili.
Benvenuti nell’armata ricognitiva
La modalità storia, o Attack Mode visto che il gioco è interamente in inglese, è l’equivalente della prima stagione dell’anime, con qualche spruzzata di alcuni elementi inediti nell’anime qua e la. Dal punto di vista narrativo, come detto sopra, il lavoro degli Omega Force è soddisfacente anche per chi si avvicina ad Attack on Titan per la prima volta, con un buon equilibrio tra cutscene, scene d’intermezzo con il motore di gioco e le vere e proprie fasi di gameplay. Purtroppo però traspare in più occasioni che il gioco è dedicato principalmente ad un pubblico di fan, visto che il gioco non darà la spiegazioni necessarie in alcuni punti su alcuni dettagli cruciali, lasciando il giocatore che non segue l’anime abbastanza spaesato. A poco servono le informazioni inserite in maniera intelligente nelle schermate di caricamento, visto che, nonostante l’ottima idea, non riescono a riempire tutti i buchi che questa versione videoludica ha nella sua modalità storia. Il fan della serie però si troverà ad apprezzare la scelta di questo buon equilibrio, visto che potrà godersi questa modalità senza troppi problemi e senza avere troppi momenti lontano dal Pad.
Oltre alla modalità storia, in Attack on Titan: Wings of Freedom avremo a disposizione anche le survey, che potremo affrontare sia durante la campagna che successivamente al suo completamento. Tale modalità prevede battaglie di svariate difficoltà opzionali che ci permetteranno di ottenere equipaggiamenti e risorse per potenziare le nostre armi e i nostri strumenti. Oltre alle survey ci saranno anche le Expedition Missions, che consisteranno in battaglia continue in cui potremo fare incetta di punti esperienza che ci permetteranno di potenziare il personaggio utilizzato. Inoltre sarà possibile giocare queste modalità anche online, con i nostri amici o con utenti casuali, con battaglie fino a 4 giocatori contemporaneamente. Su Playstation 4 tutto funzionava a dovere, anche se ci abbiamo messo un po’ a trovare altri giocatori. Tuttavia una volta trovati altri due compagni la partita non è stata afflitta da nessun problema di sorta.
Musou al contrario
La prima particolarità di Attack on Titan: Wings of Freedom che salterà all’occhio è di sicuro quella che ci vede cimentarci in un musou al contrario. Nonostante i titani siano sempre in numero generoso, gli umani in campo saranno molti di più, e quindi a differenza di quanto ci abbiano abituato i vari Dinasty Warrior e simili, saremo noi in soprannumero questa volta. Una volta lanciati in battaglia ritroveremo le dimensioni generose delle mappe che hanno contraddistinto molto la serie principale di Omega Force, con paesaggi vasti ma molto spogli e con città e campi tutti molto simili tra loro.
All’inizio la basi di tutto sarà concentrata nel sistema di spostamento omni-direzionale, che ci permetterà spostarci tra le varie strutture grazie ad un sistema di rampini e di propulsione a gas. Il sistema funziona bene e la telecamera segue ottimamente i movimenti del giocatore, anche se spesso si perde, causando movimenti poco piacevoli. Da notare le animazioni molto fedeli dei personaggi, che ricalcano quelle dell’anime e aumentano l’immedesimazione nella vicenda.
Tutte le battaglie che avremo contro i giganti infatti si svolgeranno in aria, a causa anche del loro punto debole situato sulla nuca. Che ci troviamo in mezzo alle varie cittadine o in mezzo ai campi senza appigli (tranne qualche albero qua e la) sarà assolutamente imperativo trovarci a mezz’aria, per poter in qualche modo giungere con le nostre lame sulla nuca e eliminare il nostro obiettivo. Una volta che ci troviamo vicini al titano in questione con un semplice tasto possiamo agganciarlo e librarci in aria usando lui stesso come punto d’appiglio. L’azione richiederà velocità, visto che il titano in questione non starà ad aspettare i nostri comodi mentre gli svolazziamo intorno, e quindi è necessario puntare l’arto da tagliare e porre fine alla sua esistenza pezzo per pezzo.
Non tutti i titani saranno vulnerabili a un buon colpo sulla nuca, proprio perché difenderanno quel punto con le proprie mani, ragion per cui dovremo procedere ad amputare prima quelle. Questi titani, detti anomali, saranno degli ossi duri alle alte difficoltà e non esiteranno a tuffarsi letteralmente per agguantarci e farsi una bella merenda. In aiuto ci arrivano i comandi la nostra squadra, che potremo reclutare nel corso della missione. Potremo avere fino a quattro compagni a cui impartire semplici, ma efficaci, ordini che seguiranno alla lettera. Almeno fino a quando l’intelligenza artificiale non decide di farli andare nella direzione opposta. Fortunatamente nella malaugurata ipotesi di venire agguantati da un gigante, entra in scena un piccolo QTE che consisterà nel premere un tasto il più velocemente possibile per liberarci dalla sua presa.
Titani Cross-Gen
Tecnicamente il lavoro svolto è molto buono, almeno se accettiamo la sua natura di titolo cross-gen. Chiariamoci: le animazioni sono ottime e i personaggi principali sono ottimamente caratterizzati, anche se rimangono molte indecisioni nel motore di gioco in presenza di tanti titani a schermo e sopratutto qualche calo di frame rate di troppo (sempre in situazioni concitate) che sono assolutamente ingiustificabili su Playstation 4. Questo dettaglio a parte possiamo dire che i ragazzi di Omega Force sono riusciti a catturare lo spirito di Attack on Titan, grazie anche alla possibilità di poter utilizzare le magnifiche musiche ufficiali del gioco, che unite ad una narrazione ben equilibrata, lo rendono un must have per i fan.
Anche la longevità della storia è in linea con i titoli precedenti della software house, ma con qualche contenuto end game che giustifica altre 4/5 ore di gioco sicure che faranno la gioia di tutti i completisti e amanti della serie sopratutto. L’aggiunta di una modalità online è stata un’idea efficace, anche se purtroppo non si tratta di un gioco che avrà una community troppo vasta, ma è solo un dettaglio di poco conto, visto che l’esperienza principale è stata studiata principalmente per il giocatore singolo.
Pro
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Contro
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