Anteprima Call Of Duty: Black Ops III – Provato
Con questa tiepida estate di fine Agosto ci hanno pensato Activision e Treyarch a riscaldare gli animi rilasciando, in anteprima su PS4, una consistente beta multyplayer (ora aperta a tutti) dell’atteso Call Of Duty: Black Ops III, in uscita a Novembre 2015 su PS4, Xbox One e PC. Le prime impressioni sono fra le migliori che la serie ha potuto offrire da qualche anno a questa parte, comportando alcune novità per la serie, anche se importate da altri titoli FPS.
Azione frenetica e differenziata
Il peso inusuale della beta (più di 12 GB o download) viene giustificato dalle diverse abilità e modalità testabili dal giocatore: sono disponibili 8 delle 9 specializzazioni disponibili nella versione finale (anche se alcune dovranno essere sbloccate), 3 mappe e diverse modalità di gioco, che variano dalle più classiche (deathmatch a squadre, dominio, ctf) includendo anche però modalità nuove che si aggiungeranno con l’avanzare dei giorni.
Il giocatore potrà conoscere la novità delle specializzazioni: ognuna di esse è interpretata da un personaggio diverso (con differente voce e frasi preimpostate) e tutte possiedono due abilità speciali che potranno essere attivate dopo un determinato tempo o numero di uccisioni. Sarà possibile scegliere solo una specializzazione e abilità nel corso di tutta la partita, dato che è possibile cambiarle solo nella sala di attesa. Ovviamente questo si va aggiungere alla notevole possibilità di personalizzazione offerta dal titolo, che coinvolge anche la solita scelta dell’equipaggiamento (quasi tutto disponibile nella beta), delle skin e delle kill streak.
L’integrazione di un mini boost che permette al giocatore di scivolare più a lungo o di raggiungere luoghi più alti o lontani, unita alla possibilità di correre sulle pareti per un determinato periodo di tempo, aggiunge profondità al gameplay, offrendo nuove possibilità di spostamento nella mappa e rendendo l’azione più frenetica: spesso per raggiungere un nemico nella mappa sarà possibile utilizzare più strade, aggiungendo l’effetto sorpresa ad un comparto multiplayer che si stava appiattendo.
Chi è senza peccato scagli la prima beta
Dato che il titolo è in via di sviluppo è normale che la beta possa presentare alcuni difetti, che andranno poi corretti prima (o dopo) l’uscita. Ad esempio, spesso capitava che i server non reggessero il peso dell’utenza online, provocando grossi cali di framerate e aumento del ping che rendevano impraticabile qualsiasi azione. Inoltre le armi e le abilità non erano sempre bilanciate, tanto che già dopo pochi giorni la pistola che one-shotta e il droide che si moltiplica vanno per la maggiore. Nonostante si tratti di una beta i livelli necessari per sbloccare armi e abilità sono quelli della versione finale, e ciò comporta che alcuni equipaggiamenti richiedono troppe ore di gioco per essere sbloccati.
Bisogna infine tener conto che le novità improntate dalla Treyarch sono state realizzate prendendo spunto da altri titoli: la corsa sui muri, per esempio, era già stata vista in Titanfall, mentre la scivolata potenziata dai mini propulsori c’era già nella scorsa generazione in Vanquish.
Le impressioni di questa beta sono più che positive e offrono notevoli spunti interessanti, lasciando spazio però anche a diversi accorgimenti necessari per non convogliare tutti i giocatori sulle stesse armi e abilità.
Speranze
|
Paure
|