Dopo il grande successo da parte di Tripware ottenuto grazie a Killing Floor, un seguito era più che sperato. Proprio in queste ore è iniziato l’accesso anticipato del suo seguito, Killing Floor 2, che darà la possibilità a tutti di testare il gioco. Abbiamo avuto la possibilità di testare Killing Floor 2 in anteprima grazie ad una key Steam, e dopo aver testato la beta siamo pronti a darvi le nostre primissime impressioni sul nuovo titolo Tripware.
Introduzione
Prima di iniziare a parlare effettivamente del gioco vogliamo introdurvi brevemente il titolo.
Killing floor 2 è un FPS con dinamiche di sopravvivenza ad orda, ovvero sarete voi e un team di 5 persone a fronteggiare ondate di nemici via via crescenti sia per numero che per varietà e potenza. Le dinamiche dunque non sono complicate, il gioco risulta essere molto immediato anche per chi si apporccia per la prima volta al titolo. Per sopravvivere all’orda di nemici dovrete far affidamento sia sui vostri compagni sia sulle vostre armi, quest’ultime potranno essere acquistate tramite un venditore automatico alla fine di ogni ondata grazie ai soldi accumulati dall’uccisione dei nemici. Il processo di uccisione e acquisto delle armi va effettuato fino al boss finale, che una volta ucciso vi garantirà la salvezza e la vittoria. Per farla breve Killing Floor 2 può essere riassunto con un semplice “Uccidi tutti i nemici, compra nuove armi e munizioni, sconfiggi il boss finale”. La caratterizzazione principale di Killing Floor 2 è sicuramente la spettacolarizzazione delle uccisioni, grazie a sbudellamenti e sangue che schizza in giro esagerato all’ennesima potenza, per dare al giocatore una piacevole sensazione ad ogni uccisione. Questi effetti saranno ulteriormente accentuati da un effetto slow motion che si attiverà in certe circostanza che vi permetteranno vedere le budella dei vostri avversari in tutto il loro splendore.
Fiumi di sangue & budella volanti
Uno dei punti forti di Killing Floor 2 risiede sicuramente nello smembramento dei vostri avversari, non a caso è stato creato un apposito sistema chiamato MEAT (Massive Evisceration And Trauma).
Questo sistema vi permetterà di fare a pezzi i vostri nemici in modo molto accurato: spesso infatti potrete assistere a pezzi di cervello cadere a terra dopo aver effettuato un colpo alla testa, oppure braccia o gambe che si straccano dopo un colpo di Katana; insomma ci siamo capiti, il divertimento sta nell’essere i più sadici possibili. Spesso vi ritroverete a ridacchiare per aver effettuato uccisioni al limite dell’immaginazione e essere contenti del contorcersi vistosamente dei cadaveri. Ovviamente non manca l’ironia, capiterà spesso di vedere corpi senza testa venirvi incontro per uccidervi nonostante l’evidente assenza di una parte fondamentale del corpo. Oserei dire che risulta essere un gioco molto educativo per i futuri chirurghi, in quanto potreste essere in grado di riconoscere parti anatomiche sparse per la mappa durante l’esperienza di gioco. Ovviamente il sistema di sbudellamento è contornato da litri di sangue che sgorgheranno dai cadaveri amputati delle vostre povere vittime, e se nel caso voleste saperlo, sì, una volta ucciso il nemico con una katana potrete pulirla giusto nel caso siate degli amanti della pulizia personale. Insomma non giriamoci attorno, squartare i nemici è molto divertente ed adrenalinico, non mancheranno mai momenti nel quale vi emozionerete nel vedere i vostri avversari perire sotto i vostri proiettili. Giusto per darvi dei numeri, ogni nemico potrà contrare ben novantacinque animazioni di morte suddivise per i vari arti, siate dunque creativi nelle vostre uccisioni.
Benvenuti in Europa
La vostra esperienza di gioco si svolgerà nell’Unione Europea circa un mese dopo gli eventi avvenuti nel primo capitolo, dove dei cloni creati dalla Horzine Biotech’s sono riusciti a scappare e come potete facilmente immaginare non sono molto amichevoli. Ad ogni modo non esiste una vera e propria storia all’interno del gioco, ma esiste una sottile linea che collega le varie ambientazioni nelle quali andremo a compiere i nostri divertentissimi massacri. Nella versione che abbiamo avuto modo di provare erano presenti tre mappe, molto differenziate da loro e con un level design ben caratterizzato e curato. Rispetto al predecessore le mappe sono ben caratterizzate e differenziate tra di loro, con un variare di ambienti chiusi e aperti che vi permetterà di muovervi agilmente nella mappa senza darvi la sensazione di esservi persi. Il movimento dei nemici è studiato molto bene per farvi muovere in tutta la mappa, rispetto al predecessore rimanere barricati in una sola stanza non è un’idea molto intelligente in quanto spesso vi ritroverete dei mostri che escono da sotto i vostri piedi grazie a dei tombini, oppure attraverso condotti di areazioni o semplici buchi nei muri. Vi ritroverete spesso ad essere circondati dai nemici in corridoi stretti, il movimento di squadra risulterà essere essenziale per dirigersi verso un luogo più arieggiato in modo da abbattere i vostri nemici senza rischiare la vita. Ovviamente tre mappe sono molto poche, quindi siamo impazienti di vedere cosa verrà fuori col passare del tempo.
Date a cesare ciò che è di Cesare
Appena si entra nel vivo dell’azioni si notano dei grossi cambiamenti alle armi rispetto al predecessore, non solo nell’aspetto, ma anche nel feeling; per intenderci quando si spara un colpo sembra di star sparando veramente, tutte le armi risultano essere ben differenziate e curate singolarmente, in modo che nessun fucile d’assalto risulti essere uguale, dando così la possibilità al giocatore di variare le tecniche per ogni arma imbracciata. Per quanto riguarda le armi da corpo a corpo la situazione risulta essere leggermente diversa, la differenziazione risulta essere minima, e l’unica vera differenza è il numero di colpi che vi serviranno per mandare al tappeto un nemico, ma comunque il corpo a corpo risulta essere molto divertente e adrenalinico. Spesso vi ritroverete a vagare nella mappa alla ricerca della vostra prossima vittima accompagnati solamente dalla vostra katana o dal vostro martello. Tutte le armi sono collegate a delle classi, che hanno dei potenziamenti unici a seconda di quella che andremo a selezionare. Al momento ci sono quattro: Medico, Supporto, Berserker e Assalto. Ogni classe ha dei potenziamenti unici che possono essere sbloccati salendo di livello. I potenziamenti variano dall’infliggere più danno con certi tipo di armi all’aumento di salute o di armatura. Le Classi risultano essere tutte molto differenziate e con dei bonus molto vari, che permetteranno grazie all’unione con altre classi di dare vita ad un team solido e funzionale. Salendo di livello si sbloccheranno delle abilità che variano a seconda della classe, queste abilità daranno dei bonus notevoli come ad esempio la possibilità di dare delle munizioni ai vostri compagni. Tutto questo stimola l’avanzamento di livello in modo tale da aumentare la longevità del titolo, premiando i giocatori che si dedicheranno maggiormente al titolo.
Da notare che ogni arma ha delle particolarità, ad esempio i fucili d’assalto possono vantare del cambio del rateo di fuoco, la doppietta può sparare due colpi contemporaneamente, il martello corpo a corpo può causare una mini esplosione impattando sui nemici danneggiando tutti quelli attorno, le armi mediche possono lanciare delle siringhe per curare i propri alleati e molto altro, questo sicuramente aggiunge una grande personalizzazione ad ogni arma, che richiede tempo per essere padroneggiata a dovere oltre che aggiungere una grossa profondità alle armi differenziandole ulteriormente tra di loro. L’unica vera nota negativa riscontrata nelle armi è la loro scarsa numerosità: sono veramente troppo poche, e bastano solamente una manciata di partite per provarle tutte, ma essendo una versione non definitiva siamo sicuri che ulteriori ferri del mestiere verranno aggiunti già nel corso dell’accesso anticipato.
Sette Assassini professionisti pronti all’uso
Rispetto al suo predecessore, Killing Floor 2 vi darà la possibilità di personalizzare il vostro alter ego scelto tra sette personaggi predefiniti. Le aggiunte che si possono fare comporteranno delle modifiche estetiche come il cambio di colore del vestito, oppure l’aggiunta di occhiali, maschere antigas, cappelli, elmetti, bandane e via discorrendo. Ogni personaggio avrà il suo stile personale determinato dalla sua storia, lavoro e background in generale. La scelta del personaggio non comporta nessun vantaggio o svantaggio, ma è comunque un’aggiunta interessante che darà un tocco di stile ai vostri massacri. Da sottolineare che nel corso della partita l’abito di ogni personaggio verrà mano a mano ricoperto dal sangue delle vostre vittime, fino a diventare completamente impregnato, dando un tocco artistico ai vostri abiti. Ad ogni modo è un aggiunta che fa piacere, i fanatici del look avranno pane per i loro denti. Bello anche il doppiaggio (solamente in inglese) fatto su ogni personaggio, che rispecchia appieno lo stile di ognuno, con accenti inglesi oppure francesi a seconda della provenienza del nostro alter-ego.
Fuggite sciocchi
Il combattimento del boss è il culmine del tutto. Risulta essere molto impegnativo e la collaborazione con il team dovrà essere totale per poter avere la minima speranza di uscire vivi dal combattimento. Nonostante ad una prima occhiata risulti essere un raggrinzito vecchietto vi accorgerete subito che non scherza per niente: il nonnetto vi metterà subito in riga con delle bombe al gas nervino e delle mitragliatrici che vi costringeranno a muovervi e a cercare riparo dietro qualsiasi trincea. Il combattimento risulterà sin da subito essere molto più complesso ed articolato rispetto al suo predecessore, in quanto il combattimento si suddividerà in tre fasi fondamentali alle quali mano a mano che la vita del boss scenderà andrà ad essere più agressivo aggiungendo mosse nuove sempre più letali. Inizialmente il boss lancierà delle bombe al gas nervino per dividervi e userà due fucili d’assalto per infliggervi danni a distranza. Nella fase successiva verranno lanciate delle granate esplosive e fumogeni che serviranno al boss per raggiungere la distanza ravvicinata e andare ad attaccare un membro della squadra risucchiandogli vita per rigenerare la propria. A parte la complessità generale del combattimento, il tutto risulta essere molto divertente e dinamico, ma soprattuto molto appagante una volta che il boss sarà messo al tappeto definitivamente.
Commenti e conclusione
Tripware ha mostrato cosa è capace di fare in questa fase iniziale del gioco, sia sotto il punto di vista tecnico che sul gameplay, portando all’estremo quello che offriva il primo capitolo della saga. Il titolo risulta essere divertente nonostante le poche armi e mappe. Ovviamente molto deve ancora essere fatto per poter mantenere le aspettative dell’accesso anticipato, ma se Tripware continuerà su questa strada possiamo essere certi che uscirà un bel gioco degno del suo predecessore. Attendiamo dunque con ansia l’uscita del gioco completo per poter esprimere un giudizio completo sul titolo, sperando ovviamente che nuovi contenuti vengano aggiunti.