Anteprima No Man's Sky – Cosa possiamo aspettarci?

Nel lontano 7 Dicembre del 2013, durante l’evento Video Game Awards, Hello Games (team creatore del buon Joe Danger) tramite uno spettacolare trailer annuncia il suo secondo titolo, No Man’s Sky. Si tratta di un videogioco (indipendente) dalle aspettative piuttosto alte. Ci riferiamo proprio all’ambiente di gioco immenso costituito da miliardi di pianeti che verranno generati proceduralmente e che, attraverso degli algoritmi prestabiliti, offriranno scenari sempre diversi. Il titolo è previsto per il 2015 su console Playstation 4 e in seguito su PC.

Con questo articolo cerchiamo di rispondere ad alcuni dei dubbi più importanti riguardo il risultato finale di No Man’s Sky unendo le informazioni più importanti fin’ora rilasciate dai creatori, soprattutto quelle di Sean Murray che sembra stia riducendo notevolmente l’hype dei giocatori a causa di alcune affermazioni, che appaiono piuttosto svantaggiose, sul proprio gioco.

  • Il poco che sappiamo sul gioco risiede nella sua natura procedurale, ma cosa significa precisamente?

Il termine procedurale sta ad indicare un insieme di parametri e variabili predefiniti che vengono ripetuti all’infinito in maniera casuale, quindi scenari di gioco sempre diversi. A detta di Hello Games in No Man’s Sky non sarà possibile incontrare un essere vivente o formazione ambientale praticamente uguale in un pianeta diverso, ogni elemento sarà unico. I creatori hanno anche fatto un accenno sulla colonna sonora, anch’essa generata proceduralmente e quindi parzialmente infinita.

 

  • Saranno presenti degli obiettivi o una trama da seguire durante la nostra avventura “infinita”?

Sean Murray, fondatore di Hello Games, ha precisato in più occasioni che il giocatore sarà libero di seguire il percorso da lui preferito per esplorare l’immenso mondo di gioco, saranno presenti molti obiettivi “secondari” quali la raccolta di risorse da vendere nelle stazioni spaziali per ricavare denaro (chiamato Unit), il denaro servirà a potenziare la propria astronave, fuggire o affrontare astronavi nemiche, interagire con la vegetazione e le specie animali presenti in un pianeta con la possibilità di provocare un’estinzione della specie ecc. Secondo Murray l’obiettivo principale consisterà nel raggiungere il centro della galassia (e quindi conquistarla?), ma non è stato specificato nè il motivo nè le modalità per farlo. Avvicinandoci sempre di più al centro della galassia tutto si farà più pericoloso a causa della presenza di nemici sempre più forti con navi ed equipaggiamenti migliori, come in ogni altro gioco. In seguito ha anche specificato che, durante il nostro viaggio, potremo spesso annoiarci ma nonostante questo No Man’s Sky offrirà delle situazioni di gioco sempre originali.

 

 

  • Sarà presente una modalità multiplayer online? E in quale modo avverranno le interazioni con gli altri giocatori ?

In No Man’s Sky sarà possibile giocare online, ma la questione è notevolmente diversa rispetto alla maggior parte dei titoli che possiedono una componente multiplayer online, infatti raramente incontreremo altri giocatori nei vari pianeti che andremo a visitare, e questo è giustificato proprio dalla vastità della mappa come affermano gli sviluppatori, minimizzando questo comparto di gioco e andando a rafforzare l’impressione che il titolo debba esser gustato in solitaria; “No Man’s Sky non vuole essere un MMO..” spiega il creatore accennando anche al videogioco Journey, “..infatti trovare giocatori durante i viaggi spaziali o nel bel mezzo di esplorazioni sarà un evento abbastanza raro considerata l’apparente infinità dell’universo di gioco.”

 

  • Chi incontreremo durante il viaggio?

Tralasciando gli altri giocatori sulla rete che incontreremo raramente, viaggiando a bordo della nostra navicella all’interno dell’universo di gioco faremo la conoscenza di altri esploratori controllati dall’IA, essi molto spesso non esiteranno ad attaccarci e sarà nostro compito difenderci potenziando la nostra astronave (ma non sarà concesso cambiare nave o modificarla esteticamente), accumulando Unit. Sui pianeti individueremo invece delle specie viventi sempre diverse, e potremo interagire con esse. In alcuni video ad esempio, possiamo notare specie simili ai Dinosauri ma bisogna accennare al fatto che; Quelli saranno uno su un milione, veramente uno su un milione. Ma anche in questo caso, il 90% dei casi sarà una versione noiosa.” Non capiamo quindi la decisione dei creatori di inserire i suddetti dinosauri in più trailer quando, a detta loro, sarà difficile incontrarne anche solo uno..

 

  • Oltre agli obiettivi/missioni principali quindi, cosa possiamo e non possiamo fare in No Man’s Sky?

Alcune recenti affermazioni di Murray hanno suscitato dei pesanti dubbi da parte dei giocatori sulle sorti del gioco, in una delle sue interviste ha infatti spiegato che il 90% dei pianeti che andremo a visitare sarà sterile, ed il 10% di essi conterrà vita, ma composta dal 90% da arbusti ed erba. Ed ecco che il mistero si fa più grande, perchè non creare più pianeti ricchi di vita, in questo modo non è fin troppo reale? Se anche esplorare sarà noioso cosa ci resta da fare? Domande che molto probabilmente non troveranno risposta fino al giorno nel quale potremo provare finalmente questo titolo… Ma nel frattempo proviamo a capire quali limiti ci verranno imposti nel gameplay. Dai trailer molti utenti hanno lamentato l’assenza di una differenza gravitazionale tra un pianeta e l’altro, sia viaggiando con l’astronave che sulla superficie, questo grazie ad una tuta che indosserà il nostro personaggio e che non ci farà accorgere appunto delle differenze, un altro punto di disapprovazione è dato dalla mancanza del crafting (che ha fatto la fortuna di altri titoli noti). Non sarà quindi possibile creare insediamenti ne distruggere pianeti; “mi limito a dire che il terreno sarà modificabile, certo, ma in modi originali e unici, ad esempio con granate, sfere di plasma e cose simili. Non vogliamo che l’acquisizione delle risorse sia noiosa e venga vista come una sorta di lavoro di routine.” Non sarà presente la Terra ma un pianeta dalle caratteristiche simili, sarà possibile nuotare e visitare i fondali marini, potremo inoltre atterrare sugli asteroidi e visitare dei buchi neri (cosa accadrà una volta che li avremo attraversati?) ma non sarà possibile raggiungere i confini dell’Universo.