Non è passato molto dalla fine del Milan Games Week, durante questa entusiasmante fiera, come avevamo già accennato, erano presenti davvero moltissimi sviluppatori indipendenti italiani, che hanno potuto mostrare i loro interessanti lavori; oltre al già menzionato Voodoo, ci siamo imbattuti anche in un altro interessantissimo titolo, “dedicato” alla realtà virtuale, stiamo parlando di Blind, gioco sviluppato dalla Tiny Bull Studios.
Ma che cos’è Blind e cosa ci offre?
Quello che abbiamo potuto provare durante la fiera è stato soltanto un assaggio della versione finale, una sorta di demo, ma che dire, il gioco sembra già averci pienamente convinto! Come accennato, si tratta di un gioco basato sulla realtà virtuale, dunque tramite un visore e pad alla mano ci siamo addentrati in questa meravigliosa avventura.
Come ci spiega uno degli sviluppatori, in Blind impersoneremo una ragazza che, ad un certo punto, perde la vista e viene rinchiusa all’interno di una casa senza conoscerne il motivo. Il nostro scopo sarà dunque proprio quello di muoverci all’interno di queste mura e cercare di capire il mistero che tiene racchiusi al loro interno. Ovviamente noi, come la ragazza, saremo “ciechi” e non riusciremo a vedere nulla, ma avremo una possibilità di “fare luce” e riuscire a comprendere un po’ quello che circonda; infatti avremo a disposizione un piccolo bastone che potremo sbattere sul pavimento o sugli oggetti circostanti, la vibrazione prodotta dall’urto ci permetterà dunque di “vedere”, un po’ come accadeva nel film di Daredevil.
Per procedere lungo il nostro cammino e svelare tutti i misteri, saremo sottoposti ad alcuni enigmi e indovinelli sparsi tra le stanze dell’edificio, alcuni più semplici, altri più complessi; ovvimente nella demo provata abbiamo avuto la possibilità di vederne solo alcuni, ma l’impressione generale che ci hanno dato è stata davvero buona.
In generale ciò che il gioco vuole trasmettere è proprio un senso di cecità, che può essere parzialmente sconfitta grazie alle vibrazioni del nostro bastone, ma che comunque sarà presente per tutta la nostra avventura, instaurando in noi un senso di angoscia e “paura” di quello che potrebbe capitarci e di quello che non possiamo vedere.
Quello che comunque ci ha colpito di più è sicuramente l’aspetto grafico del titolo, che, attraverso tratti semplici è in grado di trasmettere un forte impatto grafico e di rendere davvero coinvolgente l’intera esperienza. Certo, quello che la rende ancora più coinvolgente è sicuramente l’aspetto del visore che ci fa completamente immergere in quello che è l’ambiente ricreato al PC; ogni nostro sguardo è infatti volto all’interno della stanza e non c’è via di scampo!
Oltre al visore però, per giocare a Blind è necessario anche utilizzare due motion controller, anche se, in realtà, sarà possibile giocarlo anche attraverso dei normali controller. In ogni caso, i due controller andranno a simulare le mani della nostra protagonista; potremo infatti afferrare oggetti premendo un tasto, muovere i polsi semplicemente muovendo le nostre mani, aprire cassetti, porte e interagire con l’ambiente. Come già accennato, avremo appunto un bastone che ci consentirà di “vedere”, sbattendolo, per un limitato periodo di tempo e sarà anch’esso un oggetto presente in una delle nostre mani.
Seguiteci per avere ulteriori informazioni! Ricordiamo che Blind supporterà i dispositivi Oculus Rift, Steam VR, OSVR e Playstation VR e sarà lanciato il prossimo anno su PC e PlayStation 4.