Recensione Destiny

Recensione – Versione . Se vuoi leggere la recensione riferita alla versione Playstation 4, clicca qui.

Se in futuro penseremo all’anno 2014 di sicuro ci ricorderemo di due giochi che hanno dominato in termini di campagna marketing e hype: Watch Dogs e Destiny. Il primo si è preso la prima parte dell’anno, e tra alti e bassi si è rivelato soddisfacente, mentre il secondo è uscito da noi poco più di una settimana fa, e come era lecito aspettarsi, ha stracciato i record di vendite per la nuova proprietà intellettuale più venduta nella prima settimana di sempre. Ma Destiny merita il suo successo? O ci troviamo d’innanzi ad un gioco buono, ma non di certo un capolavoro?

Un inizio classico

Dopo un filmato introduttivo molto ben sceneggiato, veniamo a scoprire che grazie al “Viaggiatore”, un’entità benefica e avanzata, il pianeta Terra ha vissuto il suo periodo d’oro, compiendo un balzo di centinaia di anni tecnologicamente e culturalmente, espandendosi nella galassia e ampliando i suoi domini. Purtroppo però “l’Oscurità”, l’antico nemico del viaggiatore, è tornata, decimando la forza terrestre e costignendo l’umanità a rifugiarsi nell’ultima grande città, sotto la protezione sempre più debole del “Viaggiatore”. È da questa affascinante, seppur poco originale, premessa comincerà la nostra avventura. E come ogni avventura che si rispetti, la parte iniziale sarà dedicata alla creazione del nostro personaggio.

La prima cosa da fare sarà scegliere la razza tra le tre presenti. Ci sono ovviamente gli umani, che non hanno bisogno di presentazioni. Ci sono gli Insonni, una razza esule e antica da cui l’umanità discende e per questo ne riassumono molti tratti, con carnagioni più colorate. Ed infine gli Exo, composti da esseri robotici senzienti creati grazie alle conoscenze del viaggiatore. Le possibilità di personalizzazione, in confronto ad altri esponenti del genere, sono abbastanza povere (mancano totalmente le barbe, per esempio) ma di sicuro i modelli sono molto dettagliati e puliti.

Dopo aver creato il nostro eroe (o la nostra eroina) dovremo passare ad una delle decisioni più classiche ma non per questo meno complesse: la scelta della classe.

Avremo a disposizione i Titani, potenti guerrieri che danno la priorità alla forza, sacrificando l’agilità, diventando al contempo delle vere e proprie macchine da guerra. Una classe di sicuro più consigliata ai neofiti, visto che il focus del gioco sono proprio le sparatorie e molto spesso ci troveremo di fronte a vere e proprie orde di nemici, dove la forza bruta ci sarà molto utile.

Lo stregone ci consentirà invece di vestire i panni di un guerriero meno avezzo ai combattimenti ravvicinati, preferendo la distanza e le abilità speciali. Una classe più consigliata per giocare nelle retrovie nelle fasi più difficili, visto che come supporto si rivela devastante. Ovviamente ai giocatori che vogliono partire con un livello di sfida lievemente più alto, lo Stregone rimane la scelta più azzeccata.

Ed infine il Cacciatore: un guerriero equilibrato, abile sia dalla distanza che nel combattimento ravvicinato (favorendo leggermente comunque armi da distanza). Una classe consigliata per chi vuole giocarsela sia da solo che in compagnia e che renderà il gioco più dinamico, anche se non saremo dei Rambo nel combattimento ravvicinato.

Una volta scelta la classe avremo una sottoclasse ad essa associata, che ci permetterà di apprendere abilità differenti con l’avanzare del livello. Inoltre ogni classe potrà vantare degli attacchi speciali, che potranno essere utilizzati dopo un determinato tempo di ricarica (o dopo parecchie uccisioni) che ci garantiranno una potenza maggiore. Inutile dire che tali attacchi saranno associati alla classe di appartenenza e sono motlo differenti tra loro per effetti e modalità d’utilizzo.

Destiny Game

Iniziamo il nostro Destiny

La storia inizia, come molte altre volte, con il nostro eroe senza passato, che viene risvegliato da uno spettro (una specie di robot volante che ci farà da guida nel corso del gioco) nell’Antica Russia. Dopo averci guidato verso i primi passi del tutorial, che fa anche da primo livello, ci troveremo costretti a trovare un’astronave per poter scappare e metterci al sicuro, visto che la Terra pullula di Caduti, servitori dell’oscurità e ovviamente nostri nemici.

Finita la fase iniziale ci troveremo nella Torre, che sarà in tutto e per tutto l’hub centrale della nostra avventura, dove potremo potenziare e acquistare nuovi equipaggiamenti, utilizzare il deposito per conservare i drop che non ci servono, acquisire missioni e taglie (che sono degli obiettivi da ottenere nel corso delle missioni o del Crogiolo) o a socializzare. Nella torre infatti potremo trovare fino a 16 giocatori provenienti da tutto il mondo con cui poter interagire. Peccato che il sistema di contatto tra i giocatori sia solo superficiale, e si appoggia in toto al sistema di comunciazione fornito dal PSN o dal Live. Per un gioco che fa della cooperazione il suo punto di forza, mettere delle opzioni di invito o partecipazione in più sarebbe stato alquanto migliore.

Appena finiti i nostri affari alla torre, potremo tornare in orbita con la nostra astronave ed esplorare inizialmente solo la Terra, per poi buttarci sul resto della Via Lattea. Marte, Venere e la Luna saranno i pianeti esplorabili, previo sblocco, procedendo nella storia. In ognuno di essi avremo la possibilità di eseguire svariate missioni PVE, divise in tre categorie:

Storia: con l’aiuto degli amici o completamente in solitaria, potremo districarci nelle missioni della poco intigante trama di Destiny. Le missioni ci permetteranno di viaggiare per alcune location dei vari pianeti al fine di trovare i resti sparsi del “Viaggiatore”, oppure di distruggere basi e roccaforti dei nemici. Purtroppo dobbiamo ammettere che la monotonia regnerà sovrana dopo qualche ora di gioco, visto che le missioni saranno tutte simili tra loro e quindi verranno presto a noia.

 

Pattuglia: Questa modalità ci permetterà di visitare l’area di gioco del pianeta per scoprirne i segreti, o semplicemente per eseguire delle mini-missioni mordi e fuggi che ci permetteranno di livellare il nostro personaggio, nella speranza di far droppare qualche strumento o arma rara. Si tratta di una modalità che ha bn poco altro da dire, acnhe a causa dell’attuale povertà delle mappe e della precedentemente citata monotonia.

Assalto: Si tratta senza dubbio della modalità più hardcore, che farà felici coloro che non cercano emozioni facili. Sono in sostanza delle missioni, intervallate da momenti tipici della Orda di Gears of War, in cui dovremo andare alla ricerca del Big Boss. Gli assalti sono missioni complesse, tanto che se non avremo la compagnia dei nostri amici, il sistema avvierà in automatico un Matchmaking per permetterci di aver giocatori con cui affrontare questa modalità.

Come accennato precedentemente, tutte le modalità si presteranno ad essere rigiocate più volte, al fine di livellare il proprio personaggio. Questo sistema, molto comune negli MMO, scoraggerà i giocatori occasionali o poco avezzi alla ripetizione. Il gioco non è assolutamente consigliato per chi cerca un esperienza solitaria mordi e fuggi, ma richiederà tempo, passione e pazienza, vista l’attuale povertà di contenuti. Tuttavia chi saprà apprezzare questo particolarità, potrà perderci le ore a rigiocarsi le missioni nella speranza di trovare armi ed equipaggiamento migliori. L’esperienza PVE di Destiny è caldamente consigliata a tutti coloro che possano giocarci insieme a degli amici o più semplicemente ad altri giocatori, visto che è il vero punto di forza della produzione Bungie. Chi cerca una trama profonda ed articolata, personaggi carismatici e un universo vivo ed espanso, rimarrà deluso. Bungie si è voluta staccare dal suo vecchio Modus Operandi creato e ottimizzato con la saga di Halo, dando alla luce un gioco completamente diverso, che sebbene similare nelle meccaniche di gameplay, è diverso nella sostanza.

Ovviamente per chiunque volesse cimentarsi nel più classico PVP avrà di che essere contento…più o meno. Accedendo all’orbita, oltre ai pianeti principali, potremo trovare il Crogiolo. Si tratta di una selezione di modalità in multiplayer competitivo, che si sbloccheranno progressivamente al nostro aumento di livello. Le modalità sono quelle classiche (Bungie non ha voluto osare più di tanto in tal senso) come Deathmatch o punti di controllo. Qui la firma di Bungie salta subito all’occhio per la qualità delle mappe, molto ampie e ben pensate per ogni tipo di gioco, anche se dobbiamo dire che il bilanciamento delle classi è assolutamente instabile, rendendo le partite meno piacevoli. Altra nota dolente sono i server, che in questa modalità tendono più facilmente a disconnetterci, fortunatamente non facendoci perdere gli Exp guadagnati nel mentre. Si tratta ovviamente di una modalità in più, che deve servire solo ad un sano PVP sempre tenendo in mente che il cuore di questo gioco è dall’altra parte.

Destiny Review Xbox One

Gameplay

Il gioco presenta tutte le caratteristiche dello shooter in prima persona, che in questi anni abbiamo imparato a conoscere incredibilmente a fondo. Potremo portare con noi un’arma primaria e una secondaria, con anche una terza arma pesante, con munizioni naturalmente più limitate.

Nel corso del gioco, livellando il nostro personaggio, avremo la possibilità di sbloccare le abilità del nostro personaggio in base alla classe scelta. Si tratta di un albero delle abilità alquanto limitato, segno che Bungie vuole tenere tutto sotto controllo quando si parla di equlibri in game. In maniera similare potremo potenziare anche determinate armi e abbigliamento, che con l’aumentare dell’utilizzo, ci permetteranno di avere dei bonus di attacco o difesa in più, piuttosto che un mirino più stabile e più preciso.

All’interno dei livelli potremo trovare anche dei mezzi da utilizzare, dopo averne ucciso i proprietari. A differenza dell’Astore, il mezzo che potremo evocare quasi in qualsiasi momento, i mezzi nemici di cui ci impadroniremo saranno armata, la maggior parte delle volte. A parte per spostamenti più rapidi, i mezzi non avranno funzioni di gameplay più profonde. Niente gare o modalità multiplayer ad esso annesse (chi ha giocato i vari Halo, capirà).

L’Arte dell’universo

La natura cross gen del titolo di sicuro non fa gridare al miracolo, anche se dobbiamo ammettere che il comparto visivo è comunque eccellente. I grafici di Bungie hanno di nuovo dimostrato di sapere il fatto loro, disegnando ambienti molto evocativi che si dividono tra zone ampie e sconfinate a caverne e fabbriche abbandtonate claustrofobiche e terrificanti. Menzione speciale anche agli effetti del cielo e dello spazio, molto dinamici e ben fatti, tanto che ci sembrerà di star effettivamente guardando un cielo stellato e vivo.

Il lavoro fatto è egregio, e le versioni old gen non sfigurano per niente. Naturalmente le versioni Xbox One e Playstation4 possono vantare dei famigerati 1080p e di una morbidità delle linee maggiore; ma siamo sicuri che anche un possessore di piattaforme old gen sarà ampiamente soddisfatto dal prodotto. Quello che invece non ci ha soddisfatto è un’interazione ambientale quasi inesistente, che si va a riallacciare al problema succitato di mappe sostanzialmente vuote, con pochissimi oggetti che potranno essere distrutti o danneggiati. Sì, ci sono i classici barili esplosivi, anche se ci aspettavamo qualcosa di più.

Sul comparto audio invece siamo felici di dirvi che non abbiamo riscontrato alcuna problematica, tutt’altro. Le musiche di Marty O’Donnell sono sempre una garanzia, riuscendo a garantire l’epicità in un videogioco Bungie. Ben eseguite in ogni sezione di gioco e ottimamente mixate per ogni fase di gioco, dalla più tranquilla alla più caotica. Da non dimenticare anche la partecipazione del leggendario Paul McCartney, che ha contibuito alla OST con una canzone molto affascinante.

Una piccola nota va anche al doppiaggio in italiano del gioco. Sebbene siamo ancora distanti dagli standard americani, il doppiaggio nei videogame viene gestito in maniera più intelligente da un po’ di tempo a questa parte. È anche ovvio pensare che per un gioco gigante come Destiny, ogni minima parte sia stata gestita con la dovuta accuratezza.