Recensione DuckTales Remastered HD
Belli i tempi del Nintendo Entertenament System. All’epoca non c’era bisogno di aspettarsi nulla di male da un tie-in, perchè di solito la qualità di questi ultimi era piuttosto alta in buona parte dei casi, E.T. dell’Atari permettendo. Ovviamente anche il papero più ricco del mondo, che all’epoca aveva la sua bella serie TV (e quella sigla magnifica, ndr.) non poteva non avere il suo videogioco, e che videogioco.
24 anni e non sentirli
Il gioco originale uscì nel 1989, e come era lecito aspettarsi vendette il tanto da giustificare anche un porting per Game Boy, piazzando complessivamente più di un milione e mezzo di copie. Riportarlo alla vita come remake HD è stata di sicuro un’idea interessante, ma anche rischiosa. Fortunatamente i ragazzi di WayForward che si sono trovati a curare questa riedizione hanno dovuto fare ben poco per il gameplay e il level design, che rimane ancora dopo tutti questi anni attuale e divertente. Chi si avvicina per la prima volta al gicco dovrà avere un po’ di pazienza mentre impara a destreggiarsi con il bastone pogo, sopratutto nei cunicoli più stretti. Purtroppo bisogna anche ammettere una lieve imprecisione nei comandi, che però non rovina l’esperienza generale.
Una nuova veste
Una nota di merito va al team per la nuova veste grafica, decisamente deliziosa. Al posto degli sprite abbiamo vere e proprie animazioni di tutti i personaggi. Non molte a dire il vero, ma comunque ben disegnate. Stesso discorso si applica agli sfondi dei livelli, che rendono memorabile il nostro viaggio. Che sia per l’innevata Himalaya o per la la fitta Foresta Amazzonica, ci sarà sempre un bel panorama ad accompagnarci.
C’è da aggiungere anche la modifica che gli sviluppatori hanno applicato al gioco, che non vedrà più la comparsa di vignette di dialogo, ma racconterà la storia attraverso delle scenette doppiate in maniera molto buona, dando più succo all’intera vicenda.
Un viaggio per il mondo un po’ corto
Ebbene sì, la nota dolente di questa produzione è proprio la longevità. Anche a fronte di una run nella modalità difficile, il gioco durerà dalle 4 alle 6 ore. Se invece volete approfondire l’esplorazione per i livelli potrete aggiungere un’oretta o due al conteggio, ma già così stiamo larghi. Il problema nasce proprio per le persone a cui il gioco è indirizzato, i nostalgici, che non avranno assolutamente difficoltà nel completare la modalità storia rendendo la longevità ancora minore.
Facciamoci un tuffo
L’argomento di sicuro più interessante sono le aggiunte rispetto all’edizione NES. Oltre alle animazioni, agli sfondi e alle scenette doppiate, ci ritroviamo anche dinnanzi ad alcuni livelli nuovi di pacca. Il primo e l’ultimo livello sono completamente ridisegnati e modificati per l’occasione.
Anche l’HUB è stato ripensato; oltre allo schermo avremo la possibilità di girare per l’ufficio di Paperone, farci un tuffo nel deposito (dove appariranno anche i tesori duramente conquistati) e uscire per comprarci qualche extra di tipo classico: muscihe, artwork etc…