God of War (PS4) – Il gameplay trailer nel dettaglio #IntoTheTrailer
Protagonista della conferenza Playstation all’E3 2016, il nuovo God of War per PS4 è stato uno degli annunci a sorpresa più graditi della fiera losangelina di quest’anno. In occasione del lungo gameplay di annuncio, abbiamo deciso di rispolverare la nostra rubrica #IntoTheGame per andare ad analizzare nel dettaglio quanto mostrato di questo God of War (senza numeri né sottotitoli).

Un ragazzino sfregiato gioca in un campo innevato. «Boy!» Qualcuno lo chiama dall’interno di una capanna.

Il ragazzino entra nella capanna. Non riusciamo a vedere l’uomo che l’ha chiamato, che parla ancora: «Il pugnale di tua madre. Ora appartiene a te.» Probabilmente la madre del ragazzo è morta di recente.

«A cosa mi serve?» Chiede il ragazzo. «Un test.» Risponde la voce. «Ti ha insegnato a cacciare, giusto? Allora mostrami cosa sai fare.»

«Ho fame.» Scopriamo che il padre del ragazzino è proprio Kratos! Un Kratos più invecchiato rispetto a come l’avevamo lasciato, con una barba lunga e grigia. Sebbene non sia stato ancora specificato, vista l’età di Kratos e la presenza delle cicatrici che si è guadagnato negli scorsi capitoli, è praticamente certo che si tratti di un sequel e non di un reboot (come vociferato visto il titolo “God of War” senza numeri né sottotitoli).

«Nutrici.» Dice Kratos lanciando un arco al figlio. «Cosa stiamo cacciando?» «Cosa tu stai cacciando. Cervi.» «Da che parte?» «Tu stai cacciando. Dimmelo tu.» Kratos mantiene il suo carattere duro, ma sembra anche voler addestrare il figlio.

Primo sguardo al mondo di gioco. È decisamente un ambiente nordico (in quest’avventura, Kratos si imbatterà nella mitologia norrena). Notiamo inoltre che Kratos non ha più le Lame del Caos, sostituite da un’ascia.

Trovano delle impronte di cervo. Non è chiaro se l’ambiente di gioco sia su binari come i precedenti capitoli, o open world. Durante il percorso notiamo però delle strade laterali e bivii.

Il ragazzino trova un cervo, ma lo fa scappare. Kratos lo rimprovera: doveva essere più paziente. Notiamo come il focus passi da Kratos alla scena in lontananza in modo molto cinematografico.

Il ragazzino scaglia una freccia contro il cervo, mancandolo e facendolo scappare nuovamente. Kratos perde le staffe e rimprovera duramente il figlio. Vediamo un’icona apparire in alto a sinistra e riempirsi di rosso all’aumentare della collera di Kratos. Improvvisamente, Kratos inspira e si calma, in un tentativo di controllare la sua rabbia (una novità per il personaggio). L’icona scompare.

«Mi dispiace.» Dice il ragazzo. «Non essere dispiaciuto. Sii migliore. Trovalo.» Dalle parole di Kratos notiamo una sorta di percorso di maturazione del personaggio avvenuta offscreen. Scopriremo cosa è successo a Kratos negli anni che ci siamo persi?

Cadono in un’imboscata e Kratos ordina al figlio di allontanarsi. Non sappiamo che mostri siano, ma vediamo l’ascia di Kratos illuminarsi di azzurro. Compaiono inoltre nuove icone in alto a sinistra.

Kratos ammazza il primo mostro a colpi d’ascia, prima di lanciarla contro un secondo mostro. I combattimenti sono più lenti e realistici rispetto agli scorsi capitoli.

Senza ascia, Kratos è costretto a prendere a pugni l’ultimo mostro rimanente in una sequenza cruenta e spettacolare.

A quanto pare, Kratos può richiamare la sua ascia proprio come Thor con Mjolnir. Si tratta solo di un citazione al setting del titolo o quest’ascia e Mjolnir hanno effettivamente qualcosa in comune?

La camera si sofferma per pochi attimi sulle rune incise sull’entrata di una sorta di tempio. Non sappiamo cosa significhino, ma servono a confermare l’ambientazione nordica.

Inoltrandosi nella struttura in rovina, Kratos e figlio si imbattono in un troll. Tra l’altro, il troll cita il Valhalla, il paradiso dei vichinghi. Si cita quindi in modo esplicito la mitologia norrena.

«È la tua occasione.» Dice Kratos a suo figlio. «Mostrami che sei pronto.» Kratos inizia una spettacolare battaglia con il troll, scagliando l’ascia contro il mostro e richiamandola a sé.

Kratos utilizza la Spartan Rage (si attiva premento L3+R3) e carica il troll.

Kratos spezza una delle corna del troll prendendolo a pugni e facendogli volare diversi denti. Poi lo immobilizza e invita il ragazzino a finirlo con una freccia.

Ma il ragazzo sbaglia ancora. Kratos finisce il troll e raggiunge suo figlio. «Sono davvero dispiaciuto.» Ma Kratos lo interrompe: «Il tuo cervo si sta allontanando.»

Riescono nuovamente a rintracciare il cervo e questa volta il ragazzo, grazie ai consigli di Kratos, riesce a colpirlo.

Il ragazzo esita nel finire il cervo. Kratos, vedendolo in difficoltà, decide di aiutarlo comportandosi da padre modello. Notiamo una sorta di “effetto congelamento” sulle corna del cervo: dovrebbe trattarsi dell’effetto della freccia.

Per un momento, Kratos sembra voler mettere una mano sulla spalla del figlio in un gesto molto affettuoso, ma ci ripensa. A quanto pare, Kratos è cambiato sì, ma non in modo così radicale.

«Ora sei pronto.» «Pronto per cosa?» «Un nuovo inizio.» In modo meta-videoludico, Kratos ci informa dell’inizio della sua nuova avventura, mentre guarda una montagna in lontananza e un drago che si avvicina.
Si conclude così il gameplay del nuovo God of War dei Santa Monica Studios. Sarà un’esclusiva PS4 e dovrebbe uscire nel corso del 2017. Da questo trailer riusciamo a capire con certezza che l’ambientazione sarà nordica, e il rapporto padre-figlio sarà centrale. Ad ogni modo, non vediamo l’ora di saperne di più.