Pokémon Rosso, Blu e Giallo (3DS) – Recensione
L’introduzione di questa recensione probabilmente perde parecchio in termini di utilità, dati i soggetti che andremo a descrivere a breve. A metà anni ’90, Nintendo ha lanciato un franchise le cui incarnazioni erano destinate ad avere un eco mediatico inimmaginabile: Pokémon. I Pokémon sono entrati di diritto nell’immaginario collettivo mondiale, e ad oggi è impossibile trovare qualcuno che non li abbia mai sentiti nominare. Ovviamente, sono i capitoli videoludici a fare la parte del leone, specie se parliamo di tre dei capitoli migliori secondo tanti: ci riferiamo al trio delle meraviglie Pokémon Rosso, Blu e Giallo.
Usciti in Giappone nel 1996 (solo tre anni dopo vedranno la luce anche in territorio italiano), le primissime incarnazioni di Pokémon per Gameboy tornano in forma smagliante su Virtual Console, e debuttano sull’amata Nintendo 3DS per festeggiare il ventesimo anniversario della serie. E state tranquilli, questa volta non è un mero porting della versione Old-gen.
Un paio di stilo, e accendi il Gameboy
La regione di Kanto è tale e quale a quella che chiunque abbia giocato il titolo nel 1996 ha conosciuto e ricorda. Le differenze tra le versioni Rosso, Blu e Giallo sono principalmente due: la componente cromatica (Giallo è completamente a colori, mentre Rosso e Blu sono in bianco e nero); e il Pokémon di partenza: Pikachu per Giallo, e la difficilissima scelta tra Charmander, Squirtle e Bulbasaur per Rosso e Blu. Si parte subito con la sfida tra Rosso e Blu (o Ash e Gary, se vogliamo). Dopo aver ricevuto dal Professor Oak, il proprio Pokémon di partenza, i due partiranno da Biancavilla verso un avventura che li condurrà alla Lega del Pokémon. Per raggiungere l’obiettivo, oltre ad esplorare ogni anfratto del mondo che ci circonda, dovremo affrontare gli otto capopalestra di Kanto, ognuno di essi diversificato per carattere e tipo di Pokémon utilizzati in battaglia. Una volta sconfitti e acquisite le medaglie (e affrontato anche il Team Rocket), potremo accedere alle fasi finali della Lega e sperare di vincerla.
Nelle versioni Virtual Console, il gameplay è rimasto assolutamente immutato rispetto alle versioni originali dei giochi. Il nostro scopo sarà quello di catturare, allevare e allenare i nostri Pokémon. Farli salire di livello, evolverli e fargli apprendere nuove tecniche e mosse oltre che con i semplici XP in battaglia anche con MT ed MN. Ovviamente per far salire di livello i Pokèmon potremo utilizzare anche il Distributore Esperienza (rinominato Condividi Esperienza dalla seconda generazione in poi) e le Caramelle Rare, oggetti importantissimi e non acquistabili presso gli ordinari store presenti nel gioco.
Gli oggetti che troveremo, così come quelli che potremo acquistare, passando per il numero di mosse assimilabili dai Pokémon saranno completamente limitati. Quindi non aspettatevi una presenza massiva di oggetti e/o mosse come visto nei capitoli recenti. Infine, ritroveremo i 151 Pokémon originali, e relativi Pokémon Leggendari. Tutti da digitalizzare e memorizzare sul Pokédex consegnatoci dal Prof. Oak. Data la presenza di Pokémon unici all’interno di ogni edizione del gioco, sappiate che sarà più facile collezionarli tutti grazie alla connessione Wireless tra i 3DS concepita e introdotta appositamente per questa versione. Un qualcosa di molto più “facile” se pensiamo a coloro che giocarono le rispettive versioni originali, ma non per questo meno affascinante.
Dettaglio a 8-bit
Per ciò che concerne le ambientazioni che esploreremo, sono tutte davvero evocative, per un titolo dell’epoca. Grotte, campi, città, palestre. Tutto è straordinariamente perfetto e adatto al tipo di atmosfera evocata. La grafica 2D, riportata in questa edizione in tutto il suo splendore, contribuisce a creare un’atmosfera magica. Così come la colonna sonora, invecchiata straordinariamente bene. Insomma, questo titolo dimostra che non c’è bisogno del tanto reclamato “graficone” per stupire. È proprio la sua natura semplice e al contempo complessa a renderlo realmente grandioso, anche a distanza di 20 anni dalla sua uscita.
Se vi chiedevate se per l’occasione Nintendo avesse deciso di rimaneggiare (oltre che la componente multigiocatore) i glitch delle varie versioni, possiamo rassicurarvi: tutto quello che potevate fare su GBC (ad eccezione della clonazione Pokémon) è replicabile su 3DS. Questo comprende il glitch di Mew, Missingno., e la città dei numeri.
Interessante anche l’annuncio della compatibilità con Banca Pokémon (nonostante non sia ancora disponibile), che permetterà di trasferire i Pokémon catturati nelle versioni Rosso, Blu e Giallo direttamente sui neo-annunciati Pokémon Sole e Luna.