Recensione Borderlands: The Pre-Sequel

Nel lontano 2009 GearBox Software rilascia sugli scaffali Borderlands, un titolo che si differenzia dagli altri sparatutto grazie essenzialmente ad alcune delle sue caratteristiche principali, quali la vastità dei contenuti, il comparto di gioco che per alcuni aspetti è simile ad un GDR, l’originale stile grafico in cel-shading e soprattutto l’irresistibile humour che lo circonda in ogni missione. Qualche anno dopo arriva Borderlands 2 (il titolo 2K più venduto) rinnovando la formula. I cacciatori della cripta affrontano questa volta Jack Il Bello, l’antagonista principale del gioco che incontreremo in questo nuovo titolo della serie, The Pre-Sequel, che come intuibile dal nome è ambientato fra i due capitoli principali, disponibile su PS3, Xbox 360 e PC.

Un giro su Elpis

Borderlands The Pre-Sequel è il nuovo spin-off della serie sviluppato da 2k Australia, con la supervisione di GearBox Software, ed introduce ancora una volta delle importanti novità rispetto ai precedenti titoli a partire dall’ambientazione: infatti se in Borderlands 1 e 2 ci ritrovavamo a girovagare per il vasto mondo di Pandora, adesso sarà invece possibile esplorare l’affascinante Luna di Pandora, Elpis, e la rispettiva stazione spaziale dell’Hyperion. Ma nonostante questo, la mappa di gioco sarà egualmente vasta (anche se non ai livelli del secondo capitolo) e piuttosto dettagliata grazie ad una varietà di scenari che spaziano da lande ghiacciate alle lunghe distese di crateri lunari per finire in centri cittadini come Concordia, tutto realizzato ovviamente con lo stile grafico del cel-shading che contraddistingue da sempre la serie di Borderlands. Sarà possibile esplorare liberamente Elpis, magari alla ricerca di qualche missione secondaria, ma è da notare la scarsità di stazioni per teletrasporto e fornitura di veicoli presenti all’interno della mappa. Dal punto di vista grafico però, il gioco rimane esattamente ai livelli di Borderlands 2 considerando che utilizza lo stesso motore grafico, quindi con i medesimi problemi quali cali di framerate e spesso un certo ritardo nel caricamento delle texture.

borderlands-review

Scegli il tuo personaggio

Prima di iniziare la nostra folle avventura sarà necessario scegliere il personaggio preferito tra i quattro disponibili, ognuno con caratteristiche diverse. Athena “La Gladiatrice” (già incontrata nel DLC “The Secret Armory of General Knoxx” del primo Borderlands) appartenente ad un gruppo di assassini, ha come abilità speciale uno scudo in grado di assorbire i colpi nemici per poi rispedirli al mittente lanciando lo scudo stesso. Nisha “La pistolera” è invece già apparsa in Borderlands 2, nei panni di sceriffo di Lynchwood. La sua abilità le permette di colpire efficacemente i nemici senza mirare. Wilhelm “L’incursore”, un boss robot affrontato nel secondo capitolo, ritorna qui come personaggio giocabile. In The Pre-Sequel non è ancora divenuto un Robot ma il suo corpo può essere potenziato con parti cibernetiche procedendo di livello, grazie alla sua abilità potrà utilizzare droni e torrette per difendersi ed attaccare i nemici. Infine non possiamo non menzionare Claptrap “The FragTrap”, il folle robottino da sempre mascotte della serie, sarà possibile per la prima volta controllarlo come personaggio. La sua abilità (VaultHunter.exe), eseguita in maniera casuale, permette a Claptrap di emulare le azioni degli altri personaggi, ma non sempre gli attacchi andranno a buon fine…

Considerando quindi che ogni personaggio presenta abilità nettamente diverse rispetto agli altri, è evidente come il team di 2K abbia sviluppato questo titolo con un occhio al comparto multiplayer cooperativo (fino a 4 giocatori possono entrare in partita in qualsiasi momento), soprattutto nei combattimenti contro i boss nei quali l’utilizzo di abilità diverse è molto più efficace che in singolo. In poche parole, è caldamente consigliato giocare The Pre-Sequel in compagnia di uno o più amici per sfruttare al meglio il divertimento che esso offre (a parte qualche problema con il loot).

Jack ti aspetta

Subito dopo aver scelto un personaggio il gioco ci introduce nella stazione lunare della Hyperion (Helios) sotto attacco da un gruppo della “Legione Perduta”. Se avremo già giocato i precedenti titoli ci verranno offerti dei bonus (gettoni duro, pietre lunari…) e rapidamente avremo modo di testare il gameplay, anche durante le fasi di combattimento, notando come non sia cambiato quasi nulla rispetto ai precedenti Borderlands. Presto incontreremo Jack Il Bello non ancora divenuto il cattivo che tutti conosciamo (il gioco è infatti ambientato prima del secondo capitolo e la trama narra l’ascesa di Jack per la conquista della Hyperion Corporation). La trama in molte occasioni accenna ad avvenimenti dei precedenti capitoli (per questo è consigliato averli già giocati), e non manca di regalare il tipico humour che da sempre la contraddistingue, ma non arriva a toccare i livelli del secondo capitolo risultando a volte ripetitiva. Stessa storia per le missioni secondarie, numerose ma solitamente noiose.

ps3-borderlands-pre-sequel

Procedendo nel gioco e aumentando di livello ritroveremo (o impareremo a conoscere) lo Skill Tree situato nel menu di gioco e dotato di 3 interfacce con abilità diverse (che, come già detto, variano in base al personaggio) da sbloccare a scelta ogni qualvolta che si sale di livello. È questo l’elemento principale che da sempre rende Borderlands un originale mix tra sparatutto e gioco di ruolo. La longevità di questo Pre-Sequel arriva alle 30 ore senza contare la modalità New Game Plus.

2K ha introdotto diverse novità che riguardano soprattutto le fasi di gameplay che affronteremo sulla superficie lunare, ma in generale il titolo ripropone gli stessi elementi dei precedenti tanto da somigliare molto più ad un enorme DLC di Borderlands 2, che ad un gioco completo. Su Elpis la gravità ridotta si tramuterà in movimenti più lenti, ma con la possibilità di fare doppi balzi giganteschi grazie anche al kit che ci verrà assegnato, per poi tornare alla superficie rapidamente e danneggiando i nemici che ci stanno intorno. Il Kit Oz di cui avremo bisogno durante le missioni sulla Luna sarà in grado di fornire ossigeno, al termine di quest’ultimo avremo pochi istanti per entrare nel rifugio più vicino o per trovare una stazione (o geyser) in cui rifornirci di Oz. La possibilità di combattere i nemici anche durante il volo permette di eseguire divertenti combo, ma ovviamente a causa della gravità il ritmo di gioco si riduce sensibilmente. In alcuni combattimenti contro i boss saranno presenti delle piattaforme di lancio utili per spostarsi da un blocco all’altro in poco tempo.

Inoltre nel gioco sono state introdotte per la prima volta le armi laser e quelle criogeniche in grado di congelare i corpi dei nemici.