Recensione Bound by Flame

Quello dei GDR è un genere che ha assistito ad un grande successo negli ultimi anni. Successo attestato in primis dalla serie Skyrim, che nel 2011 ha addirittura ottenuto il premio di GOTY 2011, ma successivamente anche da altre grandi produzioni, quali Kingdoms of Amalur: Reckoning, la serie di Dark Souls, The Witcher, e tantissime altre. Per tentare di inserire un nuovo nome all’interno della lista di questi colossi del genere, Spiders Games annunciò lo scorso anno un nuovo titolo, Bound by Flame, che avrebbe arricchito il genere dei GDR con nuove ambientazioni e con una trama decisamente più accattivante. Ad un anno dall’annuncio, Bound By Flame è ora disponibile (a partire dal 9 maggio) nei mercati europei su Playstation 3, PC, Xbox 360 e Playstation 4.

Il mondo di Vertiel è in pericolo, costantemente minacciato dalla presenza di un vastissimo esercito di non morti comandato da potenti signori del ghiaccio. Nel corso della nostra avventura vestiremo i panni di Vulcan, un mercenario membro delle Lame Franche che ha il compito, insieme alla sua squadra, di difendere gli Scribi Rossi, potenti maghi che sono puntualmente alla ricerca di un incantesimo per poter scacciare una volta per tutte l’esercito dei non morti dalla propria terra e sconfiggere i signori del ghiaccio. Durante uno di questi rituali però qualcosa sembra andare storto. Ad un tratto una grande fiamma si alza in cielo e ci colpisce, facendoci perdere i sensi. Al nostro risveglio non saremo affatto soli, già, perchè un demone è rimasto prigioniero all’interno del nostro alter ego assegnandogli potenti poteri del fuoco. Ci ritroveremo ben presto dunque ad affrontare la nostra avventura in compagnia di questa entità, che influenzerà sicuramente il nostro percorso, le nostre scelte, recandoci consigli e addirittura impossessandosi del nostro caro Vulcan.

bound-by-flame-pc

Il demone sarà il perno centrale dell’intera storia: condizionerà le nostre scelte, ci indicherà la giusta via, ci recherà saggezza ma soprattutto potere, quel potere che sarà necessario per eliminare nemici che, con il proseguire dell’avventura, diventeranno sempre più potenti e numerosi, sempre più difficili da sconfiggere. Quello della trama è sicuramente il migliore fattore di Bound by Flame: una storia ricca di azione, di avventura e di colpi di scena. Con una trama comunque ben costruita è un vero peccato che anche gli altri fattori non raggiungano l’eccellenza. Già, perchè sebbene l’avventura che propone Bound by Flame sia liscia e godibile quest’ultima è spesso minata da piccoli e grandi bug, che passano da difetti nei dislivelli degli scenari (che non poche volte ci recheranno grandi problemi nei combattimenti) a meno frequenti ma impensabili cadute nel vuoto. Si, perchè in alcune zone dello scenario vi potrà capitare di sprofondare nel vuoto indefinito, sotto terra, senza alcun modo per risalire in superficie se non caricando il salvataggio precedente.

Un vero peccato, perchè anche il fattore di personalizzazione, così come in tutti i GDR, è un lavoro di pregio. Grazie ai materiali di composizione che potremo acquisire uccidendo i nemici che intralciano il nostro cammino potremo infatti potenziare nuove armi, potenziare l’elmo, costruire pozioni curative, pozioni di mana per ricaricare la nostra barra magia ma anche dardi da balestra e così via. Prolungando magari il lasso di tempo per la produzione, Bound by Flame sarebbe potuto arrivare ell’eccellenza.

Altro fattore negativo è sicuramente il sistema di combattimento, uno dei fattori fondamentali all’interno di un videogioco ma soprattutto uno dei fattori fondamentali all’interno di un genere come quello dei GDR. Per farla breve: parliamo di un sistema di combattimento decisamente troppo ripetitivo. Combattimenti sempre uguali, che sono in qualche modo arricchiti grazie ai poteri del fuoco del nostro personaggio principale. Anche i movimenti di attacco dei nemici sono quasi sempre gli stessi, facendo divenire l’azione decisamente più stancante e noiosa, ma non solo. A volte i nemici, soprattutto i boss, continueranno ad attaccarci subito dopo che siamo già stati colpiti precedentemente. Continueranno ad infliggerci danno anche quando siamo a terra, senza capacità di reagire, eliminandoci in brevissimo tempo data l’impossibilità di rialzarci. Difetto decisamente rilevante, che rende ancora più snervanti alcuni scontri.  Buono è invece il fattore personalizzazione. I grandi scenari di gioco sono infatti caratterizzati dalla presenza di numerosissimi oggetti, spesso nascosti dietro massi o all’interno di alcuni cadaveri, che ci daranno la possibilità di costruire oggetti e potenziare le nostre armi. Tuttavia per chi volesse godersi a pieno la trama del titolo senza aguzzare l’occhio ai particolari, Bound by Flame riesce comunque ad offrire un’accettabile esperienza a livello di gameplay che, ripetiamo, poteva essere decisamente più curato e migliorato.

bound by flame

Anche lato grafico Bound by Flame parte da ottime basi, grazie ad ambientazioni maestose e ricche di particolari, che variano da soleggiate pianure immerse nella natura selvaggia, a templi antichi, a fredde e gelate terre fino ad arrivare a cupi paesaggi sotterranei. Le ambientazioni sono piene di particolari, poche volte mal rifiniti, ma comunque capaci di immergere il videogiocatore pienamente all’interno della trama, della vicenda che ci troviamo ad affrontare in quel determinato momento. Inoltre tutti i personaggi principali, quali Vulcan, membri delle Lame Franche, membri degli Scribi Rossi e gran parte dei nemici (soprattutto i boss), sono realizzati minuziosamente, considerando ogni piccolo dettaglio. Cosa che non si può affatto dire di alcuni personaggi secondari, spesso caratterizzati da evidenti problemi di aliasing.

Ciò che raggiunge invece l’eccellenza è sicuramente l’equipaggiamento del nostro Vulcan. Parliamo di una vastissima quantità di elmi, spade, armature, sempre realistiche, realizzate alla perfezione e curate in ogni piccolo dettaglio. Da evidenziare anche il perfetto utilizzo di luce e ombre, che rispecchiano appieno quelli che sono i canoni naturali della realtà.

Per quanto riguarda la difficoltà, Bound by Flame non è uno di quei titoli tanto difficili da giocare. Si, è vero che sono presenti quattro diversi livelli di difficoltà ma, a causa del ripetitivo e macchinoso sistema di combattimento, la difficoltà passerà da livelli bassissimi, nei quali basterà continuamente schivarsi per passare successivamente al contrattacco, a livelli impossibili come nei combattimenti contro alcuni boss che, come già evidenziato precedentemente, continueranno ad attaccarci anche quando giaciamo a terra indifesi. Un vero peccato, perchè Bound by Flame aveva tutte le basi per introdurre il proprio nome tra i must del genere dei GDR, cosa che non potrà accadere a causa della presenza di piccolissimi difetti che, in diversi casi però, vanno a minare pesantemente la nostra esperienza di gioco. Un vero peccato anche perchè la longevità rispecchia la media generale degli attuali GDR, attestandosi sulle 20 ore di gioco.

Anche il sonoro è purtroppo un comparto che non eccede sotto diversi punti di vista. La colonna sonora sembra in parte rispecchiare quella che è l’atmosfera all’interno del gioco. Tuttavia è inaccettabile un doppiaggio inglese decisamente scadente, e quasi sempre asincrono con il movimento delle labbra dei personaggi. Va bene che il titolo è sottotitolato in Italiano, però un pò più di cura e minuziosità in questi particolari avrebbero reso Bound by Flame un titolo decisamente più eccelso e godibile.