Recensione Catherine

Catherine esce in Giappone a metà Gennaio 2011. Si presenta subito come il più particolare dei puzzle game contemporanei, a tutti sembrava che Deep Silver e Atlus avessero fatto un ottimo lavoro. Il gioco a sfondo erotico, però, ha dovuto aspettare ancora più di un anno prima di attraversare l’oceano e giungere da noi. Giunto finalmente in Europa, la domanda è obbligatoria: Questo gioco merita di essere comprato, o è un gioco folle, da malati di mente?

LOVE IS OVER

Vincent Brooks è un normalissimo ragazzo, sulla trentina, fidanzato con una vecchia compagna di scuola di nome Katherine, sua coetanea. I due sono molto diversi, infatti mentre Katherine è sicura e responsabile, Vincent si lascia scappare qualche bicchiere di troppo allo Stray Sheep Bar, con i suoi amici, è senza pensieri, e non pensa minimamente al matrimonio o a figli. Ma sono proprio quei bicchieri di troppo a cambiargli la vita: un giorno, infatti, si ferma al bar dove ogni sera beve, anche dopo che i suoi amici sono tornati tutti a casa. E lì fa un particolare incontro: gli si presenta Catherine, una provocante bionda più giovane di circa 10 anni. E da lì una cosa tira l’altra, e tra alcool e confusione i due si ritrovano a letto. Nei giorni seguenti, al povero ragazzo capiterà di tutto, inizierà a fare strani sogni e ad avere seri dubbi sulla sua vita, sempre indeciso sulla prossima mossa. Sposare la donna della sua vita, Katherine, o cedere alla tentazione della bella Catherine? Ebbene, così inizia la storia. Da qui in avanti, però, sarete voi a decidere come andrà avanti: attraverso delle domande all’interno del gioco sarà possibile cambiare radicalmente la vostra esperienza, tanto che il gioco offre ben 8 finali diversi: potete sposarvi con Katherine, vivere la vita da uomo libero, decidere di stare con Catherine… TUTTO.



 

 

 

 

 

 

 

QUANDO SI GIOCA?
Il gioco si può drasticamente suddividere in due parti di gameplay: nella prima, durante il giorno, impersoneremo Vincent nella sua vita quotidiana, lo vedremo relazionarsi con i suoi amici e le sue due fiamme, ci sarà un alternarsi di filmati d’intermezzo, spesso lunghissimi, e video con un ottima grafica in cel shading, mentre al bar potremo giocare a minigiochi, bere, alzarsi e parlare con molta gente, e potreste trovare informazioni utili. Potremo cambiare musica nel jukebox, rispondere al telefono cellulare… Ogni discussione con ogni personaggio sarà significativa, ognuno avrà un carattere diverso, ognuno i suoi problemi da risolvere.
Prima o poi, però, ogni giornata finisce, ed ecco che arriva il difficile: per ogni notte, infatti, il giocatore si troverà catapultato in una dimensione parallela, in cui si devono scalare continuamente blocchi. Ci saranno blocchi bianchi, blocchi neri più difficili da tirare, monete da raccogliere, cuscini per avere più possibilità, oggetti di diverso tipo da utilizzare a seconda delle situazioni. Ma non solo, andando avanti nel gioco troveremo trappole di ogni tipo e altri soggetti pronti ad ostacolarci. Il gioco offre un ottimo livello di sfida, che farà imprecare anche i più esperti al più alto livello di difficoltà, e metterà già in difficoltà molte persone al livello medio. Infatti i tasti cambieranno funzione in base alla posizione del personaggio rispetto ai blocchi, nei primi tempi gli spostamenti risulteranno davvero complicati. Ogni notte corrisponderà a un livello, suddiviso in tre parti una più difficile dell’altra, con un boss alla fine. Ci saranno vari modi per finire i livelli, e potrete cavarvela anche in maniera un po’ meno consona. In mezzo ci saranno punti per salvare, il confessionale nel quale rispondere alle domande, e nella dimensione parallela tutti saranno pecore. Già, per una strana ragione ogni essere umano vede tutti gli altri come pecore, e anche Vincent si vede spuntare delle simpatiche corna durante i suoi sogni. Morendo nel sogno, si muore nella vita reale, e in pochi scampano al loro destino: gli incubi del giovane sono da ricollegare al tradimento, è la causa di ogni sua preoccupazione, e per questo rischia ogni notte la vita.

 

 

 

 

 

 

 

Possiamo dire che Catherine soddisfa ogni requisito che un buon gioco dovrebbe avere. La trama è splendida, narrata in modo fantastico, l’immedesimazione nel personaggio è indescrivibile, arriveremo a tremare per Vincent, a sperare che Katherine non si accorga delle serate che la giovane Catherine passa a casa del suo fidanzato. La longevità è già buona di per sé, infatti il gioco dura dalle 13 alle 15 ore, in più gli 8 finali diversi non vi terranno mai staccati dallo schermo, e finiti anche quelli ci saranno le modalità Babele e il Colosseo, e la possibilità di giocare in Split Screen con 2 giocatori. Il comparto grafico è ottimo, le animazioni facciali sono curatissime, le ambientazioni particolari, la colonna sonora di Catherine è perfetta per lo stile di gioco. Tra le pecche di questo gioco la ripetitività del gameplay, che non rischia di annoiare il giocatore solamente per via della storyline, e la mancanza dell’online: a parte visualizzare le risposte date dagli altri giocatori alle domande in-game, non si potrà fare più nulla: un vero peccato!

CONCLUSIONE
Non riusciamo ancora a capire come un gioco in cui si devono scalare blocchi per 15 ore possa essere tanto profondo, tanto curato, tanto epico. Non riusciamo ancora a capire come Atlus abbia confezionato questa perla del mondo videoludico tanto bene da farla apprezzare a chiunque, fan degli anime giapponesi e non, fan dei puzzle game e non. Il gioco è quasi esente da difetti, è un’esperienza da provare assolutamente, che non si dimenticherà facilmente. Catherine spicca in un’epoca in cui il videogiocatore medio gioca a Cod e a Fifa, in un mondo dove il 75% dei titoli esistenti si può suddividere in TPS e FPS di ogni tipo. Catherine è più di un videogioco, è un’avventura realistica e immedesimativa assolutamente immancabile per ogni giocatore. Catherine verrà ricordato nelle generazioni future, perché giochi particolari come questo non si trovano tutti i giorni, e quando si trovano non si lasciano sullo scaffale. Prendetelo e basta.


Potete aspettarvi il gioco dell’anno o giocarlo senza pretese, ma Catherine non deluderà le vostre aspettative.
Catherine è disponibile per Xbox 360 e Ps3.