Recensione Deadpool
Nel quasi immenso pantheon dei personaggi Marvel, uno di coloro che è sempre rimasto un po’ da parte, facendo spazio ad altri supereroi più o meno conosciuti, è sicuramente Deadpool, il mercenario chiacchierone.
L’ascesa di Deadpool è cominciata solo di recente. Dopo fugaci apparizioni, condivisioni di testate con altri personaggi e una comparsata nel film X-Men Le Origini: Wolverine (che, però, stravolgeva completamente il personaggio), Deadpool è riuscito nel 2008 ad ottenere una testata tutta sua, che è arrivata anche in Italia (nel 2011) pubblicata da Panini Comics (e che va avanti tutt’ora).
Ma chi è Deadpool? Il suo passato è oscuro, anche se abbiamo parecchi dettagli sulle sue origini. Il giovane mercenario Wade Wilson, dopo aver scoperto di avere il cancro, trovò la sua unica speranza di sopravvivenza nel progetto Arma X, lo stesso che ha donato a Wolverine il suo scheletro in adamantio. Wade Wilson, però, ottenne un fattore rigenerante molto simile a quello di Wolverine, ma anche più potente. Talmente potente da permettergli di riattaccarsi addirittura parti del corpo recise (abilità che Deadpool sfrutta spesso in battaglia). I suoi nuovi poteri, però, non comportarono solo conseguenze positive. Deadpool, infatti, impazzì. La pazzia di Deadpool è uno dei fattori più importanti per la caratterizzazione del personaggio. È tanto follia, quanto illuminazione. Grazie a questo stato, che gli fa sentire ben due voci nella sua testa, Deadpool è riuscito a capire di trovarsi all’interno di un fumetto, ed è per questo che rompe così spesso la quarta parete.
Dopo questo (necessario) preambolo introduttivo che sembrava non finire mai, arriviamo all’oggetto di questa recensione: il videogioco di Deadpool, sviluppato da High Moon Studios e pubblicato da Activision.
Il gioco inizia con Deadpool che riceve una telefonata da Peter Della Penna di High Moon Studios che lo avvisa di non poter sviluppare il suo videogioco. Deadpool però sa essere molto convincente, e grazie ad una ingente quantità di esplosivi posizionata strategicamente all’interno degli studi della Software House, riesce a far cambiare idea a Peter.
Inizia così l’avventura del Mercenario Chiacchierone, la cui missione sarà fermare Sinistro (villain degli X-Men), e i suoi scagnozzi: i Marauders. All’interno della campagna, incontreremo svariati personaggi (minori o meno) dell’universo Marvel. Tra i più illustri: Wolverine, Cable e Rogue.
Per l’intera durata dell’avventura, saremo sommersi da citazioni riguardo fumetti, videogiochi (in particolare Super Mario e Zelda) e riferimenti alla cultura pop in generale, in pieno stile Deadpool.
Questo, è uno di quei pochi titoli in cui puoi sederti sul divano, accendere la console, e divertirti più per le battute del protagonista, che per il videogioco in sè.
Proprio così. Perchè sebbene il personaggio valga da solo il prezzo del titolo, in fin dei conti il gioco è un action/adventure comunissimo. Realizzato con l’abusato Unreal Engine 3, alterna combattimenti (sia ad arma bianca che con pistole) a fasi platform, senza privarsi di qualche (semplice) enigma.
È interessante come lo stile del gameplay si trasformi in quello di un third person shooter quando utilizziamo armi da fuoco. High Moon Studios è riuscita ad implementare molto bene nel gioco tutti gli stili di combattimento che Deadpool utilizza nei fumetti. Niente di mai visto, chiaro, ma comunque molto piacevole.
La personalizzazione è bassa. Le skills da migliorare sono poche e limitate. La maggior parte consentono di migliorare le prestazioni delle armi, mentre per quanto riguarda il personaggio in sè, sarà possibile migliorare la sua barra della vita, le munizioni che Deadpool può trasporare e poco altro.
Durante la partita incontreremo svariate tipologie di nemici. Le differenze tra i nemici variano tanto nella potenza degli attacchi, quanto nella loro tipologia. A difficoltà media, non sarà nemmeno tanto facile sconfiggerli, sebbene la loro intelligenza artificiale lasci a dir poco a desiderare. Non vanno oltre l’individuare il nemico, inseguirlo e sparare, in modo non molto differente da quello a cui questa generazione ci ha abituati.
La grafica è tutto sommato buona. Decisamente buona per il tie-in di un franchise. Gli ambienti sono dettagliattissimi, con textures ripetute al minimo. Deadpool è realizzato in modo impeccabile, ma anche le animazioni e i modelli poligonali dei nemici sono generalmente buone. Può capitare di incontrare qualche bug grafico o difetto di collissione, ma il comparto grafico si palesa come più che discreto.
Il lato sonoro è quanto di meglio ci offre questo gioco (dopo Deadpool, ovviamente). Le musiche sono buone, e si adattano perfettamente all’azione. Sanno essere tamarre, calme, epiche o romantiche. Inoltre, il doppiaggio (in particolare quello di Deadpool) è ottimo. L’unica pecca è che questo è disponibile esclusivamente in inglese, mentre per le altre lingue sono stati inseriti dei sottotitoli non proprio pratici, in particolare quando Deadpool parla durante i combattimenti. Alla fine però, forse, è meglio così, perchè sarebbe stato impossibile per un doppiatore italiano riuscire a raggiungere il livello di perfezione raggiunto da Nolan North, il doppiatore ufficiale del Mercenario Chiacchierone.
Il gioco è composto da 8 livelli, della durata complessiva di circa 7 ore. È senza dubbio uno dei difetti peggiori del gioco, poichè non è presente una modalità multiplayer, ma solo una modalità Sfida, in cui bisogna affrontare orde di nemici all’interno di scenari attraversati durante la campagna.