Sono passati ormai molti anni dall’arrivo dell’ultima avventura di Dante e Nero sulle console di vecchia generazione Xbox 360 e Playstation 3, e nonostante tutto questo tempo, e un reboot nel mezzo, l’amore per questa saga sembra non essersi spento (né pensiamo si spegnerà tanto facilmente). Dopo il remaster del reboot “DMC” la Capcom ci consegna anche Devil May Cry 4 Special Edition, un rifacimento del 4 capitolo, con alcune piccole novità che potrebbero fare la felicità dei fan sfegatati della vecchia iterazione di Dante & Co.
DANTE, NERO, VERGIL, TRISH E LADY…CI SONO PROPRIO TUTTI!
La storia originale ci vede impersonare prima Nero, un semidemone come Dante e Vergil di origini ignote, che fa parte della pacifica comunità dell’ordine della spada , devota al culto di Sparda, padre di Dante e Vergil.
Un giorno però, alla casa dell’opera dove canta la sua amica Kyrie per una cerimonia dell’ordine, ecco piombare dall’alto Dante che ammazza a sangue freddo il gran maestro e ingaggia una spettacolare battaglia con Nero. A seguito della battaglia, che funge da parziale tutorial, Nero viene incaricato di seguire Dante “l’assassino” da Credo, capo della guardia e fratello di Kyrie. Ovviamente non scenderemo troppo nello spoiler, per chi non ha ancora mai avuto l’opportunità di giocare Devil May Cry 4, tuttavia sappiate che nulla e come sembra.
La trama non è il punto forte dell’esperienza (seppur godibile), e come da tradizione della serie serve da collante per le varie missioni che dovremo affrontare nei panni prima di Nero e poi di Dante. Una delle differenze di questa Special Edition è proprio la possibilità di giocare la campagna anche nei panni di Vergil (assente nella versione originale) e del duo composto dalle bellissime Trish e Lady, collaboratrici di Dante. Le missioni saranno sempre le stesse, quindi niente campagna a parte. Tuttavia quello che cambierà saranno le cutscene iniziali e finali del gioco, che però non aggiungeranno praticamente nulla al lore di Devil May Cry.
UNA RIMASTERIZZAZIONE INFERNALE?
Oltre al già citato aumento della risoluzione a 1080p, il gioco gira (proprio come l’originale) a 60 frame al secondo puliti, e non accenna a scendere neanche nelle situazioni più concitate. Hanno subito un lavoro di ripulitura anche buona parte delle texture, aggiornate in maniera soddisfacente alla nuova generazione, anche se in alcuni ambienti si nota uno stacco troppo marcato con le texture vecchie non rimaneggiate. Stacco che si nota ancor di più quando viene messo a paragone con i modelli poligonali dei personaggi, ben dettagliati e animati. Molto belli anche gli effetti di luce e dei particellari, anch’essi ripuliti, che donano al design della ambientazioni una vita propria.
Anche questa volta Capcom, proprio come con Resident Evil Remastered, ha fatto un compitino in maniera buona ma nulla più, che però possiamo promuovere senza problemi, visto che il gioco graficamente fa una bella figura ancor’oggi su Playstation 4 e Xbox One. Purtroppo (o per fortuna) il gameplay non è stato toccato minimamente nel suo scheletro, e quindi rimangono tutte le gioie e i dolori del Combat System, che ad una leggerà legnosità regala soddisfazioni impagabili. Per quanto riguarda i contenuti si tratta di un gioco molto generoso, anche se la possibilità di mettere i cheat a pagamento sui relativi store ci pare eccessiva. Tuttavia fatichiamo a consigliarlo a chi ha giocato più e più volte l’originale sulle vecchie console, perchè di importante non aggiunge proprio nulla all’esperienza.
Pro
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Contro
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