Ogni anno il celebre titolo di simulazione calcistica targato Electronic Arts Sports è chiamato a rispondere a pesanti critiche a livello di novità rispetto ai capitoli precedenti mosse da una gran fetta del mondo videoludico. Bisogna però dire che da qualche anno la serie di FIFA è riuscita a raggiungere dati di vendita straordinari, riuscendo a conquistare e mantenere la vetta delle classifiche dei videogiochi più venduti su console fino ai primi mesi del 2016. Quest’anno i protagonisti della versione italiana del gioco sono “il solito” Lionel Messi, presente ormai da 5-6 anni sulla copertina del titolo EA, accompagnato quest’anno dall’attaccante dell’inter Mauricio Icardi. Accedendo al titolo è facile accorgersi come la veste grafica adottata sia una veste decisamente più piacevole e godibile, una grafica più colorata e vivace che ci piace davvero molto. Tuttavia non sono le migliorie grafiche nel menù iniziale o nella carriera o modalità FUT a creare grosse differenze. Forse per il primo anno FIFA riesce a portare grosse novità rispetto al passato.
Innanzitutto, sempre per quanto riguarda la versione italiana, è stato raggiunto un accordo per l’inserimento di alcuni sponsor nel gioco, come ad esempio la Serie A TIM, che non porta poi tante differenze al videogiocatore, ma riesce a garantire quel livello in più di verosimiglianza della quale un videogioco di simulazione sportiva ha strettamente bisogno. Tuttavia una novità che è stata accolta davvero bene al suo annuncio è la presenza del calcio femminile. Per adesso il calcio femminile è presente solo con le nazionali e non con i club, ma possiamo dire che questa è stata una trovata davvero geniale da parte degli sviluppatori di Electronic Arts.
Sebbene il gameplay del calcio femminile sia il solito del gioco, questa risulta un’ottima novità per ovviare alle solite modalità di gioco e per divertirsi con un’esperienza diversa. Le donne hanno ovviamente capacità tecniche e precisione inferiori, oltre che ovviamente differenza di velocità rispetto ai grandi campioni del calcio maschile. Tuttavia anche per il calcio femminile vi è la suddivisione del livello di una giocatrice: saranno infatti presenti giocatrici con valore poco sopra i 60 e giocatrici con maggior abilità con valore sopra gli 85. Una nota positiva è sicuramente la telecronaca per il calcio femminile grazie all’inserimento di diverse informazioni riguardo le varie nazionali, ma anche il fattore grafico. Ottime le texture e anche le “curve”, oltre che un’ottima cura per la realizzazione dei volti.
Vogliamo subito evidenziare una nota negativa però: la telecronaca. Molte volte la telecronaca viene inserita e descritta agli ultimi posti in una recensione, ma noi vogliamo metterla tra i primi. Perchè un gioco di simulazione sportiva per risultare pienamente godibile necessita di una telecronaca riadattata alla perfezione per le varie situazione di gioco. Ribadiamo anche quest’anno che la voce di Pierluigi Pardo e il suo carisma non ci piace affatto, o non ci piace come è stato adattato. Ci sono azioni ricorrenti nelle quali la cronaca è addirittura assente, o azioni in cui il commentatore si limita a pronunciare il nome del giocatore che è in possesso di palla. Ma ciò che davvero non riusciamo a percepire sono le differenze rispetto all’anno scorso. In FIFA 15 ci sono delle frasi intere che sono state reinserite in FIFA 16. Ogni anno viene evidenziato come la telecronaca sia uno dei fattori deboli del colosso Electronic Arts. La telecronaca è troppo importante, è fondamentale per garantire al videogiocatore un’esperienza godibile ma al contempo divertente, che solo una bella voce carismatica applicata nel modo giusto alla situazione di gioco è capace di dare.
Sorvolato questo fattore, è facile accorgersi come il sistema di passaggi e di cross è stato leggermente complicato, rendendo la circolazione di palla più difficile. Ciò rappresenta una bella sfida per il videogiocatore che dovrà calibrare alla perfezione l’intensità della forza con la quale si sta per eseguire il passaggio oltre che, ovviamente, la direzione dello stesso. Il gameplay risulta assolutamente godibile, eccetto poche fasi in attacco nelle quali un nostro attaccante sta per ricevere un passaggio, magari un po’ lento, e quest’ultimo non aggredisce il pallone, non lo cerca, finendo sempre per essere anticipato. FIFA 16 riesce comunque ad offrire un’esperienza assolutamente godibile, grazie anche ad un ben collaudato sistema online. Giocando collegati ai server EA il titolo offre certamente un’esperienza migliore, con tutte le statistiche delle varie squadre scelte ma anche, da quest’anno, dei relativi giocatori. Nel menù di selezione squadra infatti quest’anno è stata introdotta una bella novità: sotto il nome della squadra ci sarà il relativo nome del giocatore più in forma. Anche quest’anno in una normale partita, la forma nella realtà di un giocatore determinerà nel gioco la sua condizione fisica e anche il suo punteggio relativo alle sue abilità. Insomma è un vero peccato giocare FIFA 16 senza collegarsi ai server EA, che sono capaci di offrire un’esperienza che si avvicina molto più alla realtà grazie anche al relativo aggiornamento della telecronaca che, in base alle squadre scelte, ti ricorderà il loro reale posizionamento nella classifica di questo campionato attualmente in corso.
Nota dolente, per quanto riguarda l’Italia, è la Serie B. E se in Inghilterra Electronic Arts Sports è riuscita a garantire da qualche anno una perfetta esperienza fino alla Serie C, per quanto riguarda il campionato italiano la situazione è straziante. Tutti coloro che ad esempio vorranno affrontare una modalità carriera con una squadra di Serie B del campionato italiano rimarranno veramente delusi a causa della mancanza, dopo anni e anni di produzione FIFA, di quasi tutti gli stemmi ufficiali delle squadre e anche delle relative maglie da gara ufficiali. Pensiamo che questo sia un fattore che influisce negativamente sul titolo, dato che un titolo che si impone standard molto alti e che ogni anno raggiunge importanti obbiettivi non può crearsi queste “piccole grandi” mancanze.
Rinnovata anche quest’anno l’ottima esperienza con il FIFA Ultimate Team, in cui il videogiocatore dovrà partire con una squadra mediocre e acquistare pacchetti online o giocatori di maggior livello all’asta. Il FUT si presenta anche quest’anno come una delle modalità più giocate all’interno del gioco, capace di divertire il videogiocatore che deve essere alla ricerca costante di giocatori più forti per migliorare la propria squadra e per vincere partite online con altri giocatori per accumulare crediti utili all’acquisto di altri pacchetti.
Se l’anno scorso si era evidenziato un netto bisogno di migliorare graficamente il pubblico sugli spalti, bisogna dire che quest’anno le richieste di queste migliorie sono state quasi totalmente soddisfatte. Ora il pubblico presente nello stadio risalta decisamente meglio all’occhio con una grafica nettamente migliore rispetto allo scorso anno in cui il pubblico sembrava un agglomerato di pixel bidimensionali. Migliorate dal lato grafico anche le animazioni post-goal e i dettagli del viso di ogni giocatore.
Non presenta grosse novità invece la modalità carriera, in cui non sono state aggiunte nemmeno quest’anno nuove opzioni e funzionalità, ma è stata solo rivoluzionata dal punto di vista grafico con colori che tendono più sul celeste rispetto al grigio dell’anno scorso.
Pro
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Contro
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