Dal Giappone con furore !
Non è bastata la PS Vita che nel nostro vecchio continente si è fatta attendere quasi tre mesi rispetto all’uscita sul mercato giapponese, anche la sua vera killer application ha deciso di riservarci uno scherzo simile, e dopo un’attesa che sembrava quasi infinita, Gravity Rush irrompe finalmente sugli schermi della nostra console di casa Sony.
Se anche la vostra era sulla scrivania a prendere polvere, beh è arrivato decisamente il momento di toccare con mano ciò per cui sembra essere nata e divertici con un titolo ideato sicuramente per farci apprezzare tale sistema, per molti versi innovativo ma ancora troppo sconosciuto.
Partiamo subito col dire che è un titolo molto, molto particolare e per certi versi controverso, forse per i primi istanti e anche per le prime ore di gioco vi chiederete: ma a cosa sto giocando? La risposta, anche arrivati alla fine della fiera, non è per nulla scontata, sia per il genere totalmente nuovo sia per il tipo di sentimenti amore-odio che susciterà in voi, infatti o lo amerete alla follia o lo odierete. Se avete scelto di amarlo, sicuramente avrete apprezzato il lavoro di geni quali Keiichiro Toyama e Naoko Sato, che con questo nuovo modo di concepire il divertimento su console portatile hanno saputo regalarci un’avventura davvero unica e indimenticabile.
Il fulcro su cui ruota tutto il gioco è l’alterazione della gravità, potere che sarà donato da un simpatico gatto (anche se di poche parole) alla nostra protagonista Kat, che si risveglierà priva di memoria in una cittadina di nome Hekseville dove ben presto si scontrerà con individui dotati di poteri simili ai suoi e altre creature malefiche chiamate Nevi. Nonostante una popolazione scontrosa e alquanto austera nei confronti di Kat, la bella e avvenente shifter (nome con il quale sono chiamati coloro provvisti di poteri speciali) decide di offrire il suo aiuto per riportare la pace. La trama come avrete capito non è affatto originale e nemmeno poi così coinvolgente, ma il piatto forte, come anticipato prima risiede nel gameplay, vero punto cardine su cui ruota l’intero coinvolgimento che ci spingerà a vivere fino in fondo questa storia. Dopo un primo tutorial iniziale che ci aiuterà a prendere confidenza con la gravità, entreremo ben presto nel vivo dell’azione ! Impareremo a sfruttare le diverse capacità di cui è equipaggiata psvita, dal touchpad ai vari sensori di movimento, avremo a disposizioni vari poteri e mosse fisiche che potenzieremo con il prosieguo dell’avventura. Potremo volare, saltare, correre sui muri e soprattutto esplorare l’intero mondo di gioco (interamente open world) con missioni primarie e secondarie che potremo affrontare senza un ordine preciso, e molto spesso dovremo ricorrere alla mappa di gioco che ci verrà in aiuto in più di un’occasione data la mole delle informazioni di cui avremo bisogno. Parlando del comparto tecnico, l’hardware della psvita è sfruttato a dovere, regalando al giocatore un mondo mai visto prima su uno schermo così piccolo, siamo sui livelli di uncharted per non dire forse anche qualcosa in più !
La scelta dei colori è stata azzeccatissima, per non parlare poi delle musiche, l’intera colonna sonora unita a mondi realizzati per catturare e creare magia nel videogiocatore, renderanno l’esperienza di gioco ancor più piacevole e interessante. Altro punto a favore per il nostro Gravity Rush va alla longevità, 21 capitoli trasformati in quasi 15 ore e più di gioco, mai noiose e ricche di boss sempre più tenaci che metteranno a dura prova i nostri nervi per un livello di difficoltà che si attesta su medio-alto.
Concludendo, posso dirvi che se avete acquistato PS Vita o siete in procinto di farlo, Gravity Rush è un titolo a cui dare senza dubbio la priorità, anche solo per assaporare le novità che spero facciano da sfondo ad una vastità di titoli in programma in futuro per questa console, le carte in regola ci sono tutte, ora sta a voi darle una chance.
Alla prossima recensione, Roberto Prillo.