Recensione Halo 3: ODST Remastered

Dopo le problematiche riscontrate con la Halo: The Master Chief Collection, Microsoft cerca di farsi perdonare regalando l’intera campagna di Halo 3: ODST a chi ha avviato il gioco entro il 19 Dicembre 2014 stando connesso a Xbox Live. Per tutti gli altri la campagna viene offerta al modico prezo di 4,99€. Ma ne è valsa la pena?

NON SONO UNO SPARTAN, MA QUASI

La campagna di Halo 3: ODST ci vede impersonare una squadra di Orbital DropShock Troopers, ovvero una forza speciale dell’esercito UNSC. Gli ODST sono il meglio del meglio, e il loro addestramento è spietato e severo come pochi. Fino alla creazione degli Spartan sono la forza militare più temuta ed efficiente, e creare un gioco su di essi è indubbiamente stata una buona idea.

Partiremo con il controllare la Recluta, un nuovo arrivo per la squadra, che come tradizione Bungie vuole, è silenziosa e letale. Nell’introduzione faremo anche la conoscenza di altri personaggi (ben più loquaci) come il caposquadra Buck, il cecchino Romeo, il pilota Mickey e l’esperto di armi pesanti Dutch. Tutti questi personaggi saranno giocabili nel corso della storia nelle missioni a loro dedicate, che avvieremo utilizzando la Recluta in quello che è un vero e proprio HUB centrale di gioco: New Mombasa.

La differenza nel controllare un ODST non è grande rispetto a quella di controllare uno Spartan. L’energia non si ricaricherà totalmente in automatico, ma necessiteremo di un medikit (nelle mappe ce ne sono a iosa) e ovviamente la forza, la velocità e i salti saranno di minor portata. Per il resto chi ha già saggiato le meccaniche di Halo si troverà subito a proprio agio. Gli ODST sono dotati anche di un visore particolare (il VISR) che gli permetterà di vedere perfettamente nelle zone buie e di avere un dettaglio maggiore sull’obbiettivo. Utilizzarlo di giorno è ampiamente sconsigliato.

Halo 3: ODST Review

UNA RIMASTERIZZAZIONE CON LA “R” MAIUSCOLA?

La rimasterizzazione del gioco è fatta a dovere, con una risoluzione di 1080p che dona una pulizia ancor maggiore del gioco originale, e mostra la bonta del design creato originariamente dai Bungie Studios. Purtroppo il gioco non è invecchiato benissimo (come neanche Halo 3) nel comparto tecnico, e questa rimasterizzazione lo fa notare pesantemente. Fortunatamente una bella storia e una buona colonna sonora aumentano il godimento di questo capitolo.

Il gioco scorre fluido a 60 frame granitici per tutta la durata della campagna, senza mai mostrare un minimo rallentamento neanche nelle situazioni più caotiche. Ma dopotutto sarebbe stato anormale il contrario. Pressochè inviariati gli effetti di luce e i particellari, che sono di buona qualità, ma rimangono ancorati alla precedente generazione.

Nel lavoro di rimasterizzazione è stata curata solo la campagna, quindi niente modalità Firefight. È probabile che dopo i problemi relativi all’online di Halo: The Master Chief Collection, gli sviluppatori non abbiano voluto rischiare di aggiungere un’altra modalità multiplayer da un altro gioco. La campagna invece è assolutamente godibile anche in coop (online e offline) fino a quattro giocatori contemporaneamente.

Pro

  • Ottima aggiunta alla già completa Master Chief Collection
  • Il remaster è fatto bene
  • Per chi non lo ha in regalo, il prezzo non è eccessivo

 

Contro

  • Il gioco non è invecchiato benissimo
  • Niente modalità Firefight
  • Bisogna possedere una copia di Halo: The Master Chief Collection