Recensione Halo: Master Chief Collection
Come scrissi nella passata recensione di Sleeping Dogs, questa è la generazione dei remake/remaster, e non è necessariamente una cosa negativa. Riproporre un gioco aggiornato può servire per molti motivi come la possibilità di godersi le vecchie glorie sui nostri televisori Full HD, dare nuova vita a titoli decenti che non hanno avuto la fortuna (di vendite o di critica) sperata, oppure più importante ancora, di permettere ai nuovi giocatori di avvicinarsi a saghe famose ancor oggi e iniziate due console fa. Questo è il caso di Halo: Master Chief Collection, che ripropone in un solo pacchetto le quattro avventure che vedono protagonista lo Spartan per eccellenza, con l’aggiunta di qualche gradito extra che andremo a sviscerare.
HALO 2: ANNIVERSARY
Saltiamo momentaneamente gli altri capitoli per concentrarci sul piatto forte della collection: Halo 2. Sono passati ormai dieci anni da quando il secondo capitolo di Halo sdoganò con un successo insperato il multiplayer FPS competitivo su console, e il gioco fin dalle prime battute si dimostra invecchiato molto bene. Ovviamente parliamo delle meccaniche di gioco, visto che il comparto grafico originale (all’epoca straordinario) oggi sfigura non poco sui nostri televisori.
La prima cosa che salta all’occhio, per ovvi motivi, sono i filmati. Si tratta di una realizzazione inedita in CG molto avanzata che ci permette di rivivere le atmosfere e i momenti salienti dell’ottima trama del secondo capitolo in maniera ancor più cinematografica che mai. I ragazzi di Blur (la società che si è occupata dei filmati) non hanno centellinato il talento, aggiungendo filmati che di sicuro non sfigurerebbero al cinema, facendoci chiedere perchè non venga realizzato un film di Halo con questa tecnologia, che simula perfettamente un vero e proprio lavoro cinematografico.
Filmati a parte, appena entrati in partita ci troviamo dinanzi ad un remake vero e proprio, che regala dettagli possibili solo sulla Next Gen. Tutte le armi, i modelli poligonali di personaggi e delle ambientazioni, campo visivo ed effettistica sono stati finemente ricreati, tanto che in alcuni frangenti ci troveremo a pensare di giocare ad un gioco Next Gen in tutto e per tutto. Nuovi effetti di luce dinamici rendono alcuni scorci meravigliosi (specialmente all’aperto) e molti scenari sono stati ripensati nel design, rendendo meno claustrofobiche alcune sezioni (questa modifica non a tutti piacerà). Purtroppo a rovinare l’illusione ci pensano le animazioni dei personaggi, che ci riportano indietro alla sesta generazione, dimostrando che sotto questa rimasterizzazione batte ancora il cuore del capitolo originario. Come nel precedente remaster, potremo switchare alla vecchia grafica di gioco immediatamente senza dover incappare nel secondo di schermata buia di Halo: Anniversary. Anche le musiche subiscono una modifica con alcuni temi rimasterizzati e altri aggiunti in sezioni dove prima era presente il silenzio più assoluto.
A livello tecnico il gioco non girà a 1080p, bensì ha una risoluzione di 1328×1080 pixel su schermo. Una mancanza che non fa di certo sfigurare l’ottimo lavoro svolto e che è sicuramente causata dal fatto di dover far correre due motori contemporaneamente con la possibilità di switch immediato. Quello che si nota invece sono i frame, aumentati a 60 fps stabili, che donano una fluidità che si addice molto bene alla serie.
CI SONO ALTRI HALO LA FUORI!
Oltre alla splendida riedizione di Halo 2, nel pacchetto trovano posto anche il primo, il terzo e il quarto capitolo della saga di Master Chief. Per quanto riguarda il primo capitolo si tratta della riedizione già effettuata un paio di anni fa su Xbox 360, scalata a 1080p e con una fluidutà di 60 frame al secondo che dimostrano, come scritto sopra, che la saga di Halo funziona bene con questo numero di frame. Anche nel primo capitolo avremo la possibilità di switchare immediatamente tra il motore di gioco nuovo (una versione del motore di Halo 3) e l’engine vecchio.
Halo 3 e Halo 4 subiscono solo un upgrade a 1080p e 60 frames senza andare ad aggiungere o a modificare nulla nell’ossatura di gioco. Su Halo 3 possiamo notare l’età del gioco e tutte le limitazioni, che anche nel 2007 hanno fatto storcere il naso a più di un utente. Il quarto capitolo invece si difende molto bene, dimostrando l’ottimo lavoro effettuato nel primo capitolo interamente creato dai ragazzi di 343 industries.
Pecca un po’ la mancanza dei capitoli considerati spin off, tra tutti l’ottimo Halo: Reach, che avrebbero potuto completare la saga in maniera eccezionale, ma dopotutto questa è la Master Chief Collection e non la Halo: Complete Collection.
UN UNIVERSO DI CONTENUTI
Oltre ai quattro capitoli principali, la collection ci offre un numero di contenuti veramente sostanzioso. In primis avremo a disposizione tutte le mappe dei vari capitoli della saga, con playlist dedicate ai vari giochi. Con Halo 2 avremo la possibilità di giocare su playlist con il nuovo comparto grafico, finemente rimasterizzate con la cura della campagna single player, oppure con il vecchio comparto grafico del gioco originale. Purtroppo al momento di andare in stampa le molte playlist sono state rimosse a causa di problemi con il netcode e sui server, che rendono la fruizione del gioco molto macchinosa e il matchmaking molto lento. Si rivela anche uno squilibrio nella creazione delle partite, che spesso e volentieri faranno partire squadre con un maggior di numero di giocatori rispetto agli avversari, rendendo l’esito della partita già deciso.
È stata rilasciata una patch che sembra aver risolto solo in minima parte il problema, che continua a presentarsi con frequenza. Trovare le partite e giocare on line non è impossibile, ma di certo è difficoltoso. Dalla saga di punta di Microsoft e la sua Xbox ci saremmo aspettati più cura nel suo cuore pulsante: il multiplayer.
Avremo anche la posibilità di gestire la nostra classifica con le sempre presenti leaderboard saggiamente suddivise per campagna e multiplayer. Potremo anche modificare l’equipaggiamento e l’aspetto dei nostri avatar per il multiplayer di ogni capitolo, con una scelta molto ampia (specialmente per le playlist di Halo 4).
Avremo anche la sezione video che richiederà lo scaricamento obbligatorio di Halo Channel, il nuovo punto di riferimento per la saga di Halo che va a sostituire il vecchio Halo Waypoint. Da qui potremo visionare gli episodi della serie creata ad hoc, Halo: Nightfall, e anche vedere i video dei vari terminali presenti in Halo e Halo 2 e anche dei magnifici filmati d’intermezzo creati da Blur. Inoltre tramite Halo Channel avremo la possibilità di vedere i Live Streaming di tornei e degli sviluppatori con costanti aggiornamenti, che confermano la volontà di trasformare questa App nell’interfaccia definitiva della saga.
Per gli amanti degli obbiettivi questa collection si rivelerà oro colato, viso che presenta la bellezza di 4500 gamerpoints ottenibili, suddivisi saggiamente tra la campaga (o per meglio dire le campagne) single player, la visualizzazione dei terminali e la ricerca dei teschi nei livelli e il multiplayer. Un bel bottino che sarà molto arduo da ottenere, vista la presenza di alcuni obbiettivi veramente frustranti creati dal diavolo.
E infine non possiamo che segnalare la presenza di un altro pezzo forte di questa collection, la Beta di Halo 5. Disponibile dal 29 Dicembre, la Beta permetterà di provare alcune sezioni del multiplayer del nuovo capitolo di Halo in uscita nel 2015 con un primo assaggio già quest’anno. Quello che sappiamo è che sarà accessibile direttamente dal menu della collection, anche se probabilmente sarà necessario lo scaricamento a parte dei dati, visto che dubitiamo della presenza degli stessi sul disco.