Recensione Hitman Absolution

Ritrovare l’Agente 47 è sempre una gioia per chi come me lo segue dalla sua prima incarnazione. Ad un passo dalla Next Generation non ci aspettavamo affatto un ritorno da parte sua, ma come al suo solito ci ha colti “di sorpresa”…ed eccolo qua.
Volete sapere se la sua missione è riuscita anche questa volta? Scopritelo con noi.

Il fascino di 47 è stato da sempre mozzafiato. Le sue precedenti incarnazioni lo hanno reso celebre e soprattutto amato da un pubblico ormai non solo di nicchia. Inconfondibile la sua giacca nera, cravatta rossa e camicia bianca (incontrai un tipo simile per strada anni fa. In due secondi alla Snake di MGS mi spuntò un punto esclamativo sulla testa credendo il peggio).
Hitman Absolution è il primo Hitman sviluppato interamente per questa generazione videoludica, visto che il precedente uscì per Ps2, Xbox360 e Ps3 e portava il nome di Hitman: Blood Money nel lontano 2006. Sviluppato da IO Interactive questo nuovo capitolo è letteralmente una celebrazione continua delle meccaniche stealth che lo hanno reso celebre in passato.
La pazienza qui la farà costantemente da padrona, quindi se cercate un gioco essenzialmente action e veloce…girate a largo.

Le vicende partono con l’eliminazione di una cara amica di 47 e il recupero di una ragazza, Victoria, molto importante per alcuni progetti dell’organizzazzione (che non stiamo a citarvi per non rovinarvi il gusto della sorpresa). Ci ritroveremo ben presto contro l’ICA e affronteremo a muso duro il nostro passato.

La struttura di gioco e composta da una ventina di missioni con mappe enormi che vi permetteranno un approccio diversificato a seconda dei vostri gusti. Tutto questo viene limitato solo in alcune missioni, dove saranno presenti dei percorsi definiti e obbligati soprattutto dalle sequenze scriptate e assolutamente spettacolari.
Ogni livello sarà suddiviso in subquest, che richiederanno il compimento di determinati obbiettivi prima di permettere di avanzare alla successiva area.
Possiamo dire che questo piccolo “trucchetto” degli sviluppatori serve a tenere sotto controllo tutta la mole di dati che ogni mappa contiene al suo interno e che il motore grafico si ritrova a gestire. Avremo quindi si ambientazioni spettacolari, ma al contempo seguiremo un perscorso obbligato al loro interno; un pò limitativo insomma.
La particolarità di queste suddivisioni però si scontra con qualcosa che non a tutti farà piacere: stiamo parlando del sistema di salvataggi gestito in maniera molto blanda con meccaninche Trial and Error.
Per chi non lo sapesse il “Trial and Error” è (in soldoni) una sorta di ricerca per tentativi.
Se ci fossimo trovati di fronte ad un sistema di checkpoint strutturato in maniera ottimale, il titolo sarebbe stato davvero accattivamente e godibile, mentre tutto si rivela essere molto frustrante. I checkpoint sono distribuiti all’interno delle aree di gioco in maniera davvero limitata e addirittura possono essere attivati da 47 solo se in anonimato.
Questo si traduce in una maggiore difficoltà accompagnata da frustrazione nel caso che, dal punto esatto della vostra morte , ci sia ad aspettarvi un’intero livello prima di tornarci.
Non fatevi spaventare da tutto questo però , come vi abbiamo ricordato all’inizio se avrete pazienza nulla sembrerà impossibile. Anche perchè il gameplay è strutturato in maniera classica. Si parte dal Punto A e si deve arrivare ad un punto B, facendo fuori o individuando l’obbiettivo primario. Il numero di persone che farete fuori, il vostro travestimento, lo sfruttare l’ambiente circostante, tutto questo sarà risposto nelle vistre mani. O meglio, a disposizione della vostra fantasia. Che siano metodi ordinari (uccisione da lontano con un fucile da cecchino) o metodi esplosivi (agguato con conseguente salto in aria del malcapitato) l’importante e non limitarsi.
Inoltre a darci man forte troviamo l’Istinto, una sorta di “aiuto” che fornirà (tramite la pressione dell’apposito tasto) informazioni sull’area che ci circonda. Le relative info in merito alla posizione del nemico (permetterndoci di farcelo vedere anche attraverso i muri) e del suo percorso. Saremo anche informati sulla presenza di eventuale oggettistica da utilizzare a nostro vantaggio per distrarre qualcuno o farlo fuori in maniera “accidentale”. Praticamente un valido aiuto per i neofiniti della serie o per chi volesse ogni tanto una mano per poter superare un livello. Tale “aiuto” potrebbe far storcere il naso ai puristi, che comunque ricordiamo potranno disattivarlo direttamente dalle opzioni trovando pane per i loro denti.
I livelli di difficolta sono ben calibrati, ma la gestione pessima dei checkpoint anche ai livelli più bassi rende piuttosto irritante qualche missione pù impegnativa.
Attenzione: Hitman Absolution prevede un sistema di classificazione del vostro operato costante, atto a valutare in tempo reale il vostro modo di agire. Ad esempio se farete fuori un’obbiettivo in maniera silenziosa e senza che ci sia qualcuno a guardarvi, avrete un bonus considerevole a fine missione. Senza contare che ci sono altri paramentri da tenere in considerazione come il numero di avversari e innocenti uccisi o le volte in cui si è stati inividuati. Finite una missione con un voto negativo e vi ritroverete recluse le possibilità di incrementare le vostre abilità attraverso upgrade utili per le missioni che vi aspetteranno.
Infine, una delle novità che più ci ha colpiti in questo Hitman è la nuova modalità “Contratti”.

Si tratta praticamente di scegliere una mappa, designare un bersaglio, scegliere l’arma con cui dovremmo farlo fuori, il metodo e poi la via d’uscita alla fine. Tutto questo ovviamente verrà creato eseguendo la missione nel modo che più desideriamo. Una volta terminata, potremo riproporla creando appunto il contratto e condividerlo con amici o con la community stessa. Magari imponendo obbiettivi aggiuntivi come il tempo a disposizione per il completamento della missione. Ovviamente potremo anche sfidare gli altri con i loro contratti e, perchè no, completare contratti creati dagli stessi sviluppatori. Un contorno niente male ad un’esperienza da killer molto valida.
Infine la longevità. Il tutto si attesta su una quantita di ore indefinibile, vuoi per la difficoltà del titolo in se, vuoi per la materia grigia e la pazienza che dovrete utilizzare. Praticamente tutto dipenderà da voi. Vi ritroverete a volte a rigiocare il medesimo livello per il gusto di vedere come poteva essere affrontato in maniera diversa .
Inoltre la modalità contratti vi metterà in una sfida continua contro amici e contro il mondo…cosa volete di più?

Il motore grafico Glacier 2 ci ha lasciati a bocca aperta per il livello di dettaglio. Saremo praticamente circondati da una gran quantità di persone che si muove e si atteggiano in maniera molto realistica e dettagliata, che reagisce in maniera impeccabile ad ogni nostra singola azione. Espressioni facciali dei protagonisti assolutamente dettagliate, mentre una nota di demerito va ai personaggi secondari. Molto scialbi e simili tra loro. La pioggia è uno degli effetti più realistici, seconda solo alla spettacolare di Heavy Rain (secondo il mio parere, ovviamente). Il doppiaggio si dimostra di ottima fattura in ogni ambito, anche se alcune frasi vengono ripetute un po’ troppo dai personaggi secondari. Una cosa su cui si può tranquillamente sorvolare . Ottima colonna sonora, evocativa e sempre azzeccata.

Considerazioni Finali

Possiamo promuovere l’Agente 47 a pieni voti (o quasi).
Abbiamo dalla nostra una trama potente, dotata di lunghe cut-scene. Gameplay rinnovato (i fan di vecchia potrebbero storcere il naso), un comparto grafico da sloga mascella (pur mostrando incertezze) e longevità più rigiocabilità su livelli stellari. Il non sempre ottimo bilanciamento dei vari livelli di difficoltà e dei checkpoint a disposizione, la sensazione di “guida” che si respira in alcuni tratti e qualche difetto puramente tecnico già citato, intaccano in maniera comunque poco consistente IL must-have per gli amanti del genere Stealth. Se siete disposti a non tener conto di questi piccoli problemi, avete davanti un capitolo assolutamente spettacolare. Fate piano…Agente 47 è già in azione!