Recensione Hyrule Warriors

[sz-video url=”https://www.youtube.com/watch?v=A24Z3bY5MhY&list=UUztD5_IFggPxRyBkFg1nDqQ” cover=”https://www.respawn.it/sito/wp-content/uploads/2014/09/hyrule-warriors-video-recensione.png” method=”N”/]

Nel mondo videoludico, ci sono quei franchise che sono sinonimo di qualità. Sono quelle serie che sai che non ti deluderanno mai.
Una di queste è sicuramente The Legend of Zelda, colonna portante di Nintendo che probabilmente, in quanto a favore di pubblico, riesce a surclassare anche Super Mario.
Ci sono però delle macchie nere nel curriculum di Zelda, rappresentate dagli spin-off. Basti pensare ai capitoli per Philips CD-i, tra i peggiori videogiochi mai creati, o agli spin-off di Tingle.
Per questo, ogni fan di The Legend of Zelda ha temuto il peggio all’annuncio di Hyrule Warriors, un musou ambientato nel magico mondo di Hyrule in cui numerosi personaggi della serie di Zelda si lanciano contro orde di nemici.
Sarà riuscita Tecmo Koei a raggiungere lo standard di qualità che i giochi di Zelda meritano?

Nella modalità Leggenda, la campagna del gioco, Link e Impa si troveranno catapultati in un’avventura alla ricerca di Zelda, rapita da un misterioso esercito nemico. In breve incontreranno la villain principale del titolo, Cia, che per recuperare i frammenti dell’anima di Ganondorf, aprirà portali spazio-dimensionali che porteranno i mondi di Ocarina of Time, Twilight Princess e Skyward Sword a convergere in quello di Hyrule Warriors.
Ogni mondo porta con sè comprimari, ovviamente, e quindi ritroveremo Darunia e Ruto da Ocarina of Time, Xenia e Midna da Twilight Princess e Faih da Skyward Sword. Ovviamente non saranno solo alleati, quelli che varcheranno i confini dimensionali, ma ci ritroveremo ad affrontare anche svariati Boss, come Ghiraim e Zant (entrambi personaggi giocabili), Re Dodongo, Il Recluso e molti altri.
La campagna, in termini puramente di trama, scorre senza troppi colpi di scena, a tratti risultando un po’ banale e superficiale, ma senza mai raggiungere la noia. Si riscatta leggermente nella seconda metà della main-quest, in cui c’è un cambio di prospettiva (proprio così, ci sarà l’occasione di giocare dalla parte dei villain), ma sempre senza raggiungere particolari picchi.

Hyrule Warriors Wii U Review
Risultano comunque interessanti i personaggi inediti che il gioco presenta, sia il comprimario Lana, che i villain Cia, Volga e Sciaman. Chissà che Nintendo non decida di inserirli in un gioco canonico, prima o poi.

È interessante come il team di Omega Force sia riuscito a coordinare il gameplay musou prettamente action stile Dynasty Warriors, e quello più volto alla risoluzione di enigmi, anche in combattimento, di The Legend of Zelda. Il risultato è qualcosa che non dovrebbe scontentare i sostenitori di un genere o dell’altro. Si dovranno infatti combattere le centinaia di nemici presenti contemporaneamente sulla mappa, risolvendo anche qualche enigma ambientale, di tanto in tanto.
Sicuramente, la difficoltà di questi enigmi non sarà assolutamente paragonabile a quelli della serie canonica, ma sono citazioni e riferimenti comunque molto gradevoli da trovare nel gioco. La difficoltà, soprattutto settandola sui massimi livelli, non sarà bassa, e non dipenderà esclusivamente dal livello di abilità dei nemici. Ogni mappa sarà infatti disseminata di presidi e avamposti, ovvero aree più o meno grandi che dovranno essere conquistate dalle fazioni nemiche. Conquistando un presidio nemico, in quell’area smetteranno di generarsi mostri nemici, e cominceranno a spawnare nostri alleati (durante l’avventura il nostro esercito sarà formato quasi sempre da Soldati di Hyrule e Goron).
La Base Alleata, inoltre, non dovrà mai essere conquistata dai nemici, pena il game over. E la situazione può riscaldarsi parecchio se i nostri nemici la prenderanno di mira con Radiomine giganti o sfruttando il potere di un Boss.

A proposito dei Boss, questi saranno di due tipologie. Il primo tipo (che comprende boss come Volga, Sciaman, Ghiraim o Zant), è quello che va affrontato sfruttando il gameplay musou, e saranno quindi essenzialmente nemici più forti di quelli dell’esercito normale, con mosse più potenti e più resistenza agli attacchi. Il secondo tipo è invece rappresentato da quei boss (come Re Dodongo, Il Recluso, Gohma, e tutti quei nemici più grossi, insomma) che dovranno essere affrontati per mezzo di strumenti, con un gameplay più simile a quello di The Legend of Zelda. Ad esempio, Re Dodongo dovrà essere affrontato lanciando Bombe nella sua bocca, proprio come in Ocarina of Time, o per abbattere Il Recluso dovremo innanzitutto distruggere gli artigli ai suoi piedi, come in Skyward Sword.

Hyrule Warriors

Ogni missione dura circa 15 minuti, e sebbene il gameplay di stampo musou possa risultare per alcuni giocatori a tratti noioso, il cambio di scenario e personaggi tra una missione ed un altra, riesce a spezzare la monotonia. Oltre ai numerosi personaggi, ulteriore varietà sarà data dalle varie armi che ogni personaggio potrà impugnare. Le armi potranno essere trovate anche sul campo di gioco, come collezionabili. Peccato che, con Aracnule d’oro e Elementi per la bottega (che permetteranno di potenziare il personaggio), la lista dei collezionabili si concluda (non avvicinandosi nemmeno al numero di quelli presenti in un normale capitolo di Zelda).
Spesso le missioni sono interrotte da sequenze cinematiche realizzate decisamente bene, che come impronta cinematografica ricordano molto quelle di Twilight Princess. Ogni livello sarà inoltre introdotto e chiuso da una voce narrante, disponibile esclusivamente in lingua inglese. Tutti le scritte a schermo saranno comunque completamente in italiano.

Sul fronte tecnico, ci troviamo di fronte ad un lavoro che surclassa sicuramente tutti i capitoli di The Legend of Zelda. A partire dal comparto grafico, eccellente per comprimari e nemici, e tutto sommato buono anche per quanto riguarda gli scenari. Lo stile della colonna sonora invece prende una piega totalmente opposta a ciò che il brand di Zelda ci ha abituati, con temi e tracce che tutti conosciamo rifatte in modo decisamente più rock e metal. Un binomio che con lo stile musou si adatta decisamente bene.
Tolta la modalità Leggenda, restano la Modalità Libera (che permette di rigiocare i capitoli della campagna con personaggi a piacere) e la Modalità Avventura (che propone una serie di sfide per raccogliere nuovi strumenti e sbloccare altri personaggi). La poca originalità però di queste due modalità tende ad annoiare subito, diversamente da quanto accade per la Modalità Leggenda. La situazione migliora però in co-op (disponibile solo in locale), che si adatta bene a tutte le modalità.