Ho appena concluso l’avventura Single Player di Portal 2 (e al diavolo chi diceva che durasse 4 ore, io ce ne ho messe almeno 15), l’ho giocato su Xbox 360. La trama si colloca dopo gli eventi di Portal 1, ma non è indicato quanto tempo dopo. All’annuncio, si diceva che Portal 2 sarebbe stato collocato 100 anni dopo la morte di GLaDoS, ed è anche possibile dato che Chell, che intepreteremo anche in questo capitolo, viene bruscamente risvegliata dal sonno criogenico. Ci risveglieremo in una pseudo-stanza d’albergo, in realtà all’interno delle Aperture Science, in compagnia di Wheatley, un robottino carismatico e divertente che ci guiderà all’inizio dell’avventura. Ci avviserà che GLaDoS si è di nuovo viva e in attività, e sta distruggendo la stanza dove ci troviamo. Verremo sbattuti in una camera da test della Aperture Science dopo non molto tempo e saremo costretti a seguire gli ordini di GLaDoS, fino a quando Wheatley ci aiuterà a fuggire e metterci alla ricerca di GLaDoS per sconfiggerla. Dopo poche ore di gioco, la trama subirà un violento colpo di scena che cambiera e stravolgerà le parti di GLaDoS e Wheatley. La trama sarà ricca di colpi di scena, e, anche se non molto profonda, decisamente bella. Anche il finale è stupendo e, anche se è un pò improbabile, è uno dei più belli che abbia mai visto, e GLaDoS canterà di nuovo una canzone.
La novità di Portal 2 è data sicuramente dal fattore Co-op, e quindi dal multiplayer. La trama multiplayer non è collegata a quella in singolo, e dura di meno. Impersonificheremo due robot: Atlas e P-Body, che dovranno fare le stanze dei test sotto il controllo di GLaDoS (probabilmente si svolge dopo l’avventura in Singolo).
La grafica è sviluppata sul Source Engine, ed è molto gradevole, nonostante il Source sia un po’ vecchiotto. Le textures sono buone, ma forse sono poche e ripetute tantissimo. I modelli poligonali invece sono buoni. Gli ambienti non sono scarni e vuoti come nel primo Portal, ma spesso sono più ricchi di dettaglio anche per il fatto che la trama non si svolge tutta all’interno delle camere di test.
Il Gameplay è rimasto pressocchè invariato, ma è stato reso più fresco da nuovi elementi, quali i fluidi, o il raggio trasportante.
I fluidi sono di tre tipi: bianco, arancione o blu, e hanno bisogno di essere messi su una superficie per poterli usare. Quello bianco permette di sparare portali su delle superfici dove non è possibile applicarne. Quello arancione permette ci camminare velocissimi mentre quello blu permette di fare dei salti enormi. I raggi trasportanti invece sono due, blu o arancione, ed entrambi permettono di “fluttuare” verso la direzione dei raggi, e uno fa andare in una direzione, mentre l’altro permette di andare nella direzione opposta.
Una pecca, a mio parere, sono le musiche, che anche se ci sono, non si sentono per niente. Però bisogna anche dire che la musica dei titoli di coda, cantata da GLaDoS come nel primo Portal, è stupenda, anche se è l’unica buona che c’è nel gioco.
La durata, nonostante i rumor che dicevano fosse di 4 ore, si aggira sulle 10-15 ore per la modalità single player, e sulle 6-7 per quella in Co-Op.
Passando ai voti:
Grafica: 8
Musiche: 7
Gameplay: 9
Durata: 8
Media: 8
Portal 2 è disponibile per Xbox 360, PS3 e PC e costa circa 70€.
È un Must-Have per chiunque abbia amato Portal, o comunque l’universo creato da Half-Life. In attesa di HL3, è un eccellente gioco.
PS: I Portali possono essere sparati sulla luna…