Recensione Resident Evil 6
Era il lontano 1996 .
Girovagavo per la “Standa” ( nota catena di supermercati presenti ad inizio anni 90 su tutto il territorio Italiano ) quando entrai nel reparto tecnologia.
Allora campeggiava il sogno di ogni bambino.. PSONE.
Tra la marea di titoli disponibili per la macchina a 32bit di Sony c’era anche quello che mio cugino definiva “di paura”.
Lo presi tra le mani e lessi la descrizione.
Ambientato nel 1998 (quindi 2 anni nel futuro dalla produzione del video gioco),il videogioco ci metteva nei panni della squadra S.T.A.R.S. (formata da Chris Redfield, Jill Valentine, Albert Wesker, Barry Burton, Joseph Frost e Brad Vickers) impegnata in un operazione a villa Spencer , tra le montagne Arklay di Raccoon City . Tutto per investigare su alcuni strani omicidi avvenuti nei pressi e recuperare la squadra Bravo, inviata per prima ad indagare sul caso ma misteriosamente scomparsa. La squadra fu attaccata da un branco di cani zombi che sbranarono Joseph Frost costringendo la squadra a ripiegare in una misteriosa villa. Quella che pareva essere una semplice magione si scopre essere l’accesso ad un centro di ricerca della Umbrella Corporation, in cui venivano svolti esperimenti illegali sugli agenti chimici da impiegare in guerra.
Da quel giorno in poi.. il mondo non fu più lo stesso.
Si sono susseguiti i capitoli , Remake , spin-of , ma già dal terzo capitolo l’atmosfra che lo ha da sempre contraddistinto è andata via via svanendo. Resident Evil si è cosi trasformato da survival Horror a survival horror con tinte action. Con il quinto capitolo poi la virata Action fu tale che in molti decretarono la morte della saga.
Riuscirà la nuova avventura Capcom a risollevare la serie portandola ai fasti di un tempo ?
Scopritelo con noi !
TRAMA :
Io parto già con una precisazione , giusto per essere diretto e non girarci intorno.
Carissimi amici , fan , e videogiocatori sappiate che Resident Evil 6 non è un survival horror. Se proprio dobbiamo limitarci ad usare le parole di mister Hirabayashi San il titolo si può catalogare come un action dramatic horror. Vi troverete quindi di fronte a scene altamente cinematografiche e ricche di sparatorie, esplosioni e distruzione . Insomma tutto forche di un Resident Evil.
Ambientato quindici anni dopo l’incidente di Racoon City, saremo trasportati in uno scenario di guerriglia , in cui il presidente degli Stati Uniti d’America, per “placare” l’ormai incessante malcontento , decide di raccontare la verità su quanto è accaduto in quella città.
A mettere nuovamente in pericolo la stabilità mondiale però è una nuova organizzazione bio terroristica . Grazie ad una versione mutata del virus (virus C) metterà in pericolo diverse paesi del mondo, tra cui l’America ma anche il nordest europeo e la Cina.
Ci troveremo immersi fino al collo ( ma possiamo dire sino alle budella ) nel pieno di questo conflitto , vivendolo sotto tre punti di vista totalmente differenti: Leon, Chris e Jake.
Tra vecchi ritorni , e new entry vivremo l’avventura con i tre protagonisti che dispongono di una campagna unica per ognuno di loro . Proprio come un grande puzzle, tra flashback e presente, metteremo al loro posto i vari tasselli di una vicenda dai contorni sempre meno chiari. Ovviamente il tutto contiene una chicca che mi ha fatto strillare come le donne della pubblicità di “Zalando” appena mi si è parata davanti agli occhi. Ada Wong, sarà disponibile una volta che avremo completato le missioni principali, sarà possibile guidare come personaggio giocabile.Con lei rivivremo parti di storia già giocate con i precedenti personaggi, ma da un punto di vista totalmente inedito che svelerà retroscena ( un pò come succedeva con la campagna dedicata alla stessa in Re4 ) e risponderà a quesiti che via via vi rimarranno apparentemente irrisolti.
La narrazione scorre liscia ,ed è dannatamente spettacolare sotto ogni aspetto. Si viene continuamente attratti dal vortice narrativo , e la noia non verrà mai a trovarvi. Tutto questo grazie alle campagne diversificate tra loro , agli intrecci credibili e un plot narrativo che funziona in maniera impeccabile ,spingendo il giocatore a voler scoprire da dover arriva e come si può sconfiggere questo maledetto virus C. Se avete giocato alla demo uscita qualche settimana fa potete immaginare il pathos che si è creato in voi durante la scena in cui Leon spara al presidente degli Stati Uniti. Tripudio di emozioni!
Giocabilità
La nota ( semi)dolente comincia a sentirsi proprio qui.
Il rinnovamento della formula ( richiesto a gran voce dai fan) , e allo stesso tempo un ritorno alle origini ha giovato solo in parte in questo sesto capitolo della saga Capcom.
Con Leon sarà come rivivere praticamente i fasti di un tempo , quando la serie era una delle poche a fa davvero paura. Dalla nostra avremo un numero limitato di munizioni, atmosfera cupa, e i classici enigmi conditi dai nemici che richiamano come non mai i cari vecchi Zombie di Raccon City.
Appena comincerete la campagna di Chris e Jake il discorso si capovolgerà in maniera davvero drastica. Io questa campagna l’ho soprannominata Gears Of Evil . Il perchè d è presto detto. Avremo a che fare con dei nemici che cambieranno forma in base al tipo di danno subito. . Uno schifo unico che non dispiace se avete una vena splatter . Ovviamente , cambierà anche il modo di approccio al nemico . Laddove bastava un calcio o un pugno ben assestato , dovrete ricorrere a proiettili e bombe a mano. Tutta questa frenesia vi farà scordare di essere in Resident Evil . A metterci del suo arriva anche il sistema di coperture, che richiama davvero il metodo “Gears Of War” . Non esagero se vi dico che se al posto di Chris ci fosse Marcus Phoenix , non avrei visto la differenza. Ai nemici più classici si alterneranno altri di nuovi , e alcuni boss davvero davvero immensi ( alcuni cosi alti e grossi da richiamare Shadow of the colossus.. ok ok sto dilagando con le similitudini ! ) .
Messa da parte ( ma anche no ) questa “pesante ” vena action non possiamo apprezzare le nuove feature che il gioco presenta. Una bellissima e divertentissima modalità cooperativa ( sia online che offline ) che fila in maniera fluida e senza alcun problema (in RE5 era davvero ingiocabile ) .
Il menù per fortuna è stato completamente ridisegnato da zero , e offre una gestione delle armi davvero impeccabile . Ovviamente ci sarà il ritorno delle piantine verdi curative ( che ingeriremo sotto forma di pastiglie ) e vari altri medicinali da combinare tra loro.
Per portare ad un “livello superiore” il tutto ci pensa un’altra introduzione nel sistema del gameplay : I punti Abilità !
I punti abilità saranno rilasciati da ogni nemico ,e potranno essere spesi all’interno di un apposito menù per sbloccare miglioramenti del personaggio come una mira più stabile, vita più lunga, danno maggiore nel corpo a corpo etc.
Nuove ( e vecchie ) modalità.
Ho sentito il bisogno di creare una voce a parte per questo RE6 .
Infatti nel nuovo capitolo della saga , oltre all’avventura principale , avremo altrettante modalità per passare il tempo e divertirci.
Agente Hunt : ci permetterà per la prima volta in assoluto di vestire i panni di un infetto. Lo scopo sarà uccidere gli umani , e per farlo e per farlo avrete tutte le mutazioni a vostra disposizione : braccia, torso e gambe. Un punto di vista inedito e sensazionale che farà la felicità di tutti quelli che ( come me ) negli anni hanno desiderato una modalità simile.
Mercenari: La modalità Arcade sino al midollo di Resident Evil che ha fatto furore sia nel quinto capitolo che su 3D.La formula resta immutata sia nella forma che nella sostanza. Scegli il personaggio e poi corri a uccidere orde di zombie ,e recuperando nuove armi per fronteggiare al meglio le ondate.
Solo la campagna principale si assesta sulle 25 ore per quanto riguarda la longevità.
Se a questa sommiamo le altre modalità aggiuntive appena citate e la cooperativa online , Re6 risulta essere l’episodio più longevo della saga. Almeno sotto questo aspetto , non possiamo non essere felici.
Grafica e Sonoro
Dite la verità,aspettavate questa parte della recensione giusto?
Allora potete stare tranquillo , sotto l’aspetto puramente tecnico i programmatori hanno svolto un lavoro impeccabile. Le texture sono davvero ottime , con ambientazioni di gioco estremamente dettagliate e personaggi con espressioni e movenze all’interno delle cut scene decisamente spettacolari . Unico neo è una certa linearità quasi costante delle ambientazioni. Inoltre sulla versione Xbox 360 provata dal sottoscritto si sono manifestati episodi fastidiosi di tearing , per fortuna sporadici rispetto alla demo provata qualche settimana fa . L’intelligenza artificiale risulta essere sempre reattiva , ma mai compatta . Molte volte alcuni nemici rimanevano addirittura fermi nel mezzo dello scenario, fino a che non li si sparava. Se deciderete di giocarlo ad una difficoltà alta , possiamo ben dirvi che il livello di sfida sarà abbastanza tosto. La curva di apprendimento risulta essere ottimizzata benissimo , e non avrete particolari momenti di frustrazione ( il mio Joypad è comunque volato via dalle mie mani un paio di volte.. ) . Uno dei problemi che rimangono è proprio la telecamera . Essa molto spesso rimane ancorata sopra le spalle del personaggio, e non riesce ad offrire un visuale completa sul campo di gioco.
Se dal punto di vista grafico è stato fatto un lavoro certosino ( con leggere sbavature trascurabili ) lo stesso si può dire del sonoro.
Un doppiaggio ( finalmente ) in Italiano rende ancora più godibili le scene d’intermezzo, con effetti sonori davvero buoni e delle musiche adatte all’atmosfera. Insomma , un comparto curato ma che ( a mio parare ) poteva essere ancora più “epico”.
Commento finale :
Insomma , siamo di fronte ad un prodotto ibrido che molto spesso finisce per avere un non so che di “insipido”. Troppi limiti e due generi molto spesso mal calibrati. Ottimo sotto tanti aspetti , scadente in altri. Un 50/50 per rendere l’idea.
Avere solo la campagna di Leon come appiglio al passato non è bastato a risollevare le sorti della saga . Una nota di merito a Capcom per il coraggio , ma la perfezione di quel Resident Evil 2 è davvero ardua da raggiungere .
Il Re è tornato .. ma ha un piede nella fossa!