Recensione Saints Row IV

La serie di Saints Row ha assistito negli ultimi anni ad un successo inaspettato. Sarà perchè non è il solito action o perchè ha introdotto idee nuove e originali. Fatto sta che la serie ci accompagna da ben 7 anni ovvero da quando, nel lontano settembre del 2006, THQ pubblicò il primo Saints Row. Anno dopo anno la serie è cresciuta, diventando punto di riferimento per gli amanti di action game e open world. Siamo nel 2013, e Saints Row è tornato con il quarto capitolo, intitolato semplicemente Saints Row IV. Siamo stati abituati a vedere sempre THQ insieme a Volition, ma questa volta è diverso. Già, perchè come ben tutti sappiamo, THQ è purtroppo fallita, e Deep Silver ha acquistato i diritti per la serie. Chi ha giocato il terzo capitolo noterà subito la differenza tra questo prodotto e gli altri capitoli. Quando cambia il produttore di una serie, è sempre difficile che un nuovo episodio rispetti appieno la logica dei precedenti. Ma andiamo con ordine.

Se nel terzo capitolo il tutto assomigliava ad una sorta di Grand Theft Auto, Saints Row IV stravolge l’idea che ci eravamo fatti, in termini narrativi, con il precedente capitolo.  Non ci sono più bande rivali, affari con altri brutti ceffi o altre attività illegali. Volition ha infatti deciso di inserire come nemico principale Zin, un mostruoso ed enorme alieno (che dir mostruoso è davvero poco), che in pochi minuti conquisterà la Terra. Scelta azzardata scegliere una trama che si distacca dagli altri capitoli della serie. La scena iniziale è qualcosa di epico, l’unica in cui gli alieni non sono protagonisti. Tale scena vede la squadra dei Saints alle prese con Cyrus Temple, un pazzo che ha intenzione di lanciare una bomba nucleare sull’America. Momenti di pura azione e divertimento, si perchè il nostro alter ego non segue affatto il consiglio dei compagni di squadra, i quali volevano attaccare silenziosamente. Con qualche agile mossa e movimenti che difficilmente vedremmo nella realtà, il nostro alter ego si sbarazza del gran numero di scagnozzi posti a far guardia ed entra nell’edificio. E’ comunque troppo tardi. Il missile sta per partire, e il nostro pazzo personaggio principale si aggrapperà alla bomba per disattivarla. Ed ecco, in pochi minuti, che la bomba è disattivata, ma il congegno sta comunque per esplodere. Il nostro alter ego si lancia e finisce dritto dritto sulla poltrona della Stanza Ovale del presidente degli Stati Uniti nella Casa Bianca. Assurdo. Sebbene la trama si distacchi un po’ dai vecchi Saints, il divertimento è comunque assicurato. La scelta degli alieni potrebbe piacere e non piacere, dipende principalmente dai gusti. Comunque sia, lasciate da parte la conezione che avete del mondo reale e concentratevi su Saints Row IV. Sì, perchè il nuovo capitolo della serie ha ben poco di reale. È vero che non siamo mai stati abituati a vedere qualcosa di monotono nella serie, ma quest’ultimo capitolo supera nettamente gli standard dei precedenti.

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All’inizio del gioco potremo personalizzare del tutto il nostro personaggio. Perderemo anche ore con le tanti opzioni disponibili: tra modifiche a barba, occhi, vestiti, faccia, sopracciglia, capelli e molto altro ancora. E potremo modificare anche il colore a piarere; una barba verde, sì, è strano, ma anche questo è Saints Row IV. Il gameplay rimane fondamentalmente invariato e fedele alla serie. Il sistema di puntamento è praticamente identico a quello dei precedenti capitoli.  Buoni i movimenti e i numerosi effetti speciali. Soffermandoci un attimo sugli effetti speciali, quest’ultimi sono presenti davvero in grande quantità e, alcune volte, renderanno confusionari gli scenari di gioco.

Gli alieni sono veramente forti e, in particolare i boss, hanno dei poteri sovranaturali. Tuttavia, anche il nostro Big Boss avrà dei superpoteri: avremo infatti la possibilità di eseguire un super scatto, capace di far volare qualsiasi oggetto che troviamo sulla nostra strada; super salti, che ci permetteranno di eseguire salti per decine di metri; e la planata, capace di far mantenere in aria il nostro personaggio principale. Questi sono i poteri primari, ma avremo anche la possibilità, ad esempio, di elargire venti congelanti capaci di bloccare il nemico per alcuni istanti. La Terra è invasa dagli alieni che, il più delle volte appariranno improvvisamente. Il titolo non presenta comunque una grande difficoltà: le munizioni non sono poche e i nemici sono abbastanza imprecisi. L’IA sarebbe potuta essere migliore. I boss ci creeranno difficoltà, è vero, ma gli alieni primari sono lenti e prevedibili, così come i poliziotti. Sbirri praticamente tutti cloni, che non esiteranno ad inseguirci alla minima infrazione.

I combattimenti corpo a corpo potranno risultare a volte monotoni e ripetivi. Saranno presenti circa 5 diverse spettacolari scene eseguendo un attacco dopo uno scatto veloce. Elemento che mette a dura prova la difficoltà del titolo, dato che sarà necessario eseguire uno scatto per rompere la testa a qualche alieno.

Il mondo di gioco è ricreato fedelmente. Seppur il problema di aliasing e qualche sporadico bug, il titolo si presenta con una discreta grafica, caratterizzata da buone textures e da ottimi effetti visivi. Certo, non è un grande miglioramento rispetto al precedente capitolo e nemmeno un grande piacere per gli occhi, ma si tratta comunque di un lavoro discreto da parte di Volition. Da apprezzare è la fantasia nei veicoli: gli hovercraft degli alieni sono davvero originali. Si muovono infatti senza gomme e sollevate dal suolo. Ah, dimenticavo: utilizzano anche il teletrasporto. Dìciamo la verità, chi non vorrebbe avere una macchina così nel proprio garage?

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Saints Row IV è comunque un piacere da giocare, con missioni originali e divertenti, l’ideale per distaccarsi un pò da tutti i titoli monotoni che siamo stati abituati a vedere nel mondo videoludico degli ultimi anni. Sempre sparatutto, sempre la stessa storia. In questo senso, Saints Row IV è una boccata d’aria fresca. Il titolo propone anche un’ottima longevità, che si attesta intorno alle 15 ore di gioco, che presenta sia missioni primarie che missioni secondarie. Avremo comunque massima libertà: ci alziamo la mattina con l’intento di combinare un pò di casino, ma in seguito potremmo divertirci semplicemente a scorazzare liberamente per la mappa sia dall’alto, eseguendo salti, che dal basso con motori e automobili. Certo, con l’introduzione della super velocità è anche possibile fare a meno delle autovetture.

Ultimo tra i pregi è il comparto sonoro, decisamente di alta qualità. L’avvincente colonna sonora e qualche famossima canzone tipo What Is Love degli Haddaway danno una carica assurda durante le nostre missioni. Di alta qualità anche il doppiaggio.