Recensione Special Forces: Team X

Lo scorso 6 Febbraio, un nuovo Third Person Shooter si è affacciato su Steam e Xbox Live Arcade.
Il titolo in questione è Special Forces: Team X, titolo sviluppato da Microprose e Zombie Studios volto ad un utlizzo esclusivamente online.

Special Forces: Team X infatti non dispone di una campagna single-player, ma sfrutta un background appena accennato per buttarci direttamente nell’azione. Il nostro personaggio sarà infatti un mercenario assunto dalle Forze Speciali per conto di terze parti non meglio specificate.
La prima cosa da fare sarà personalizzare il nostro alter-ego. Essendo un mercenario, le possibilità di personalizzazione sono elevatissime, anche se inizialmente saranno disponibili solo alcune armi e armature.

Una volta creato il personaggio, si potrà entrare direttamente nel cuore del gioco. Come detto in apertura di articolo, ci troviamo di fronte ad un TPS online, in cui abbiamo cinque modalità a disposizione. Oltre al classico Team Deathmatch, potremo giocare anche a Cattura la Bandiera, Bersaglio, Punto di Controllo e Zona Calda.
Tutte le modalità hanno obiettivi diversi, anche se fondamentalmente lo stile di gioco da utilizzare è sempre lo stesso. Si può scegliere di avanzare da solo per mietere vittime, o giocare di squadra puntando agli obiettivi prestabiliti dalla modalità scelta. Il gioco “suggerisce” di avanzare insieme alla squadra proponendo un Bonus Squadra, che moltiplicherà i punti esperienza a 2x, 3x, ecc…man mano che passeremo più tempo con uno o più dei nostri compagni di squadra.
Da un punto di vista più puramente tecnico, il gameplay attinge a piene mani da quello di Gears of War, utilizzando il medesimo sistema di coperture. Questo era abbastanza prevedibile, dato che Special Force: Team X sfrutta l’Unreal Engine di Epic Games.

Una peculiarità del titolo è la possibilità di personalizzare la mappa prima di ogni sfida. Non ci sono mappe standard, ma solo svariate sezioni da scegliere. Ogni mappa sarà composta dalle tre sezioni più votate. Questo comporta più di 100 possibili mappe su cui giocare. Nonostante ciò, le mappe risultano sempre coerenti. Eccellente, dunque, il lavoro di level design di Zombie Studios, che non ha lasciato nulla al caso.

Lo stile grafico è contraddistinto da un ottimo Cel Shading, che pur rendendo tutto molto più fumettoso, riesce a non snaturare l’atmosfera della guerra che è sempre molto presente durante le partite. Zombie Studios, nonostante lo stile grafico scelto, ha deciso di non sacrificare la presenza del sangue all’interno del gioco. Non sarà raro, infatti, vedere schizzi di sangue o teste che esplodono. Quasi sempre un headshot comporterà l’esplosione della testa dell’avversario.
Quindi, nonostante il Cel Shading venga spesso accostato a titoli più Cartoon, in Special Forces: Team X è utilizzato quasi per far risaltare maggiormente il realismo delle azioni, andando comunque a risparmiare sulle risorse a disposizione degli sviluppatori. Il Frame-rate si mantiene costante (30 fps) anche durante le scene più concitate, conferendo al titolo un’ottima fluidità.

Anche per quanto riguarda il comparto sonoro, il lavoro svolto dalla software house è più che discreto. Niente di eccezionale, certo, ma decisamente buono. Le poche voci che si sentono, comunque, sono doppiate in inglese. I menù e le HUD sono in italiano, anche se la traduzione in alcuni punti lascia a desiderare (non è raro leggere frasi come: Blu Squadre ha Vinto).

Tirando le somme, possiamo considerare Special Forces: Team X un prodotto ben confezionato. La mancanza di una campagna single-player, ovviamente, si fa sentire. Tuttavia il titolo riesce a tenere impegnato il giocatore con cinque ottime modalità multiplayer curate in tutti i dettagli. Per il prezzo a cui viene venduto, circa 15€ su Steam e 1200 MP su Xbox Live, ci si può fare più di un pensierino.