StarCraft II: Legacy Of The Void, è la terza e ultima espansione di un brand che ha certamente segnato la storia degli RTS e in generale anche quella dello stesso mondo videoludico per PC. Pare proprio che, questa volta, la Blizzard abbia davvero confezionato un titolo adatto sia ai fanatici della storia che a tutti i videogiocatori più competitivi. Sicuramente, la scelta di far uscire il titolo come “stand-alone” è stata una mossa davvero interessante, che potrebbe accrescere il pubblico di destinazione e potrebbe far avvicinare al gioco anche nuovi appassionati, cosa che, sarebbe stata davvero difficile, se invece fosse stato necessario avere sul PC uno dei due titoli che lo hanno preceduto, Wings of Liberty o Heart of the Swarm.
Pronti a combattere e vendicare i Protoss?
Ebbene sì, questa nuova espansione di StarCraft II presenterà una nuova campagna in cui i giocatori vestiranno i panni di Artanis, Leader dei Daelaam, celebre guerriero, in lotta per unificare il proprio popolo e ripristinare la gloria perduta dei Protoss.
Prendendo il comando della Lancia di Adun, una delle Arche in grado di ribaltare le sorti delle battaglie dall’orbita, i giocatori guideranno l’armata Protoss verso la propria sorte, assistendo anche alla realizzazione del destino di alcuni importanti personaggi legati alla storia di StarCraft, come Kerrigan, Jim Raynor e Zeratul, segnando la fine della storia che la stessa Blizzard ha definito come “un epico poema”.
È necessario ricordare, infatti, che, nell’espansione Heart Of The Swarm, il pianeta natale dei Protoss fu distrutto dagli Zerg, e che, dopo la morte di Mengsk, la Regina delle Lame è consapevole dell’imminente minaccia che dovrà affrontare; addirittura, come annunciato nel trailer, Amon, uno Xel Naga rinnegato, minaccia il mondo intero.
Ed è proprio da qui che si apre il nuovo titolo, dopo un filmato che rivela tutte queste notizie, l’attenzione si sposta su Zeratul, che, a bordo di una nave spaziale, si avvicina ad un avamposto dei Protoss, intento a fermare l’avanzata Zerg.
Senza andare oltre con la storia, sappiate che l’intera vicenda è davvero molto avvincente, e per nulla castrata, anzi è ammirevole la longevità della storia principale.
Uniti si è più forti!
Sebbene nel single-player non ci siano troppe innovazioni dal punto di vista tecnico e del gameplay, solita base, solite unità (o quasi) e soliti diversi obiettivi, le innovazioni principali tendono a focalizzarsi sul multiplayer.
Ad esempio, abbiamo l’introduzione di una nuova modalità, Comandanti Alleati, che consentirà ai giocatori di affrontare delle missioni in cooperativa, garantendo il compimenti di molteplici obiettivi nel corso della partita, assicurandovi la vittoria.
Scegliendo di volta in volta la difficoltà della missione, potrete scegliere quale personaggio tra gli eroi della saga impersonare, e, accompagnati dal vostro compagno affronterete la missione.
All’interno di ogni avventura scoprirete bonus che, se completati, garantiranno oggetti unici per il vostro eroe. Ovviamente nel corso del gioco il vostro personaggio potrà essere potenziato, sbloccherà nuove abilità e salirà di livello, portandosi al seguito nuove meccaniche e unità.
Un’altra modalità è invece quella denominata Arconte, quella in cui vi sarà possibile condividere una base con un alleato; scelto il vostro compagno vi ritroverete ad affrontare altri due giocatori, anch’essi con una base in comune.
Inoltre, molto interessante e davvero ottimo per aumentare il livello di interesse nei confronti del gioco, è la presenza di Tornei giornalieri, a cui potrete iscrivervi e scegliere di misurarvi con i giocatori di tutto il mondo.
Magnifiche nuove unità, pronti a scoprirle?
Una delle tante innovazioni che questo titolo presenta, rispetto ai precedenti, risiede proprio nella comparsa di diverse nuove unità, ben due per ogni esercito.
Nel dettaglio avremo l’implemento dell’Adepta e del Disgregatore, per quanto riguarda i Protoss; di Cyclone e Liberatore per i Terran e Laceratore e Criptolisca per quel che concerne gli Zerg.
Pro
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Contro
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