Recensione Sunset Overdrive

Fin dal suo primo annuncio avvenuto all’E3 dello scorso anno si è capito che Sunset Overdrive sarebbe stato un titolo colorato e fuori di testa, quindi non dovrebbe stupire il fatto che, dopo svariate ore di gioco, ci siamo assolutamente innamorati di questa nuova IP dei talentuosissimi ragazzi di Insomniac. Andiamo a vedere nel dettaglio perchè ogni possessore di Xbox One dovrebbe prendere in seria considerazione l’acquisto di questo gioco.

Welcome to Sunset City!

Come spesso accade con i giochi colorati, divertenti e intrisi d’ironia, la trama non è che un mero mezzo per raccontare una storia che non fa della profondità il suo punto di forza, e anche con Sunset Overdrive è così. La storia ci metterà nei panni del nostro personaggio che potremo creare scegliendo il sesso, la razza, statura, fisico etc etc… Le possibilità di personalizzazione sono veramente ampie e ci permetteranno di creare un alter ego che rispecchi nel dettaglio le nostre preferenze. Questo “Eroe” dovrà farsi strada in una città dominata da mostri creati da un abuso di Overcharge, una bevanda distribuita dalla FizzCo, che ha dato il via ad una vera e propria apocalisse a Sunset City. Fortunatamente il nostro personaggio non la prenderà troppo sul serio e comincerà a divertirsi tra sparatorie con mostri giganti o mostri sputacido e grinding estremo su qualsiasi superfice, allo scopo di trovare, con alcuni sopravissuti, il metodo per abbandonare la (piacevole) follia che si sta scatenando sulla città.

A parte qualche telefonato colpo di scena, la trama come scritto sopra, non brilla certo per originalità. Tuttavia l’ironia delle situazioni e dei personaggi, qualche citazione più che azzeccata e la leggerezza dello storytelling riescono a regalare al giocatore più di un motivo per proseguire nella storia principale dalla durata non eccezionale di circa 9/10 ore. Fortunatamente la quantità di missioni extra e la bontà del gameplay, riusciranno a triplicare questo fattore senza alcun problema.

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Fermati e sei morto

Il gameplay di Sunset Overdrive è molto facile da apprendere, e anche abbastanza complesso da padroneggiare. Ma una volta presa dimestichezza con i controlli regalerà molte soddisfazioni. Prima di tutto l’anima del gioco risede nel movimento. Dovremo grindare, arrampicarci, saltare da una piattaforma all’altra, e tutto questo sparando ad una moltitudine di nemici che, ve lo possiamo assicurare, hanno una mira del diavolo. Fermarsi equivale a morire senza se e senza ma, ma grazie a questo ci viene incontro un sistema di mira semi-assistito molto efficace. Come detto prima, quasi ogni superfice sarà utilizzabile per grindare o per farci da trampolino di lancio, incentivando molto il gioco aereo. In caso di difficoltà con i piedi per terra comunque potremmo avvalerci di un sistema di schivata e di attacco corpo a corpo efficace fino a un certo punto. In caso di accerchiamento da parte di troppi nemici la tattica migliore è sempre quella di “levarsi dalle palle” visto che per quanto forti, siamo sempre uno contro tanti.

Vista la moltitudine di nemici di tipologie differenti, le nostre armi così come le nostre skill saranno potenziabili grazie ai “Potenziatori” che ci permetteranno di aggiungere nuove particolarità ai nostri strumenti di morte. Potremo anche acquisire punti per utilizzare gli Overdrive, che ci permetteranno di aumentare le nostre abilità nel grinding, la capienza del nostro caricatore piuttosto che i bonus ottenuti dall’uccisione di determinate tipologie di nemici.

I “potenziatori” saranno ottenibili raccogliendo dei collezionabili in lungo è in largo. Purtroppo gli sviluppatori hanno esagerato anche qui, inserendo all’incirca un migliaio di oggetti tra cui gli smartphone che ci racconteranno alcuni retroscena della storia, con l’ironia che contraddistingue la produzione o carta igienica, scarpe puzzolenti e telecamere che ci permetteranno di creare nuovi potenziatori alla base. Il numero di collezionabili è in effetti esagerato, ma fortunatamente ne troveremo moltissimi solamente vagando a casaccio per la città o durante le missioni, anche se possiamo subito dirvi che non sono assolutamente necessari per completare la storia, visto che avremo arsenale sufficiente per distruggere gli OD senza troppe difficoltà.

Una città piena di sfide

La città è piena di cose da fare. Come scritto sopra, ad affinacare le missioni principali ci saranno una marea di collezionabili e un quantitativo generoso di sfide e missioni secondarie. Sulla storia principale vi possiamo dire che le missioni che la compongono sono molto simili tra loro, regalandoci poca varietà nelle situazioni che si andranno a creare. Saranno utili per godersi l’atmosfera nel pieno del suo splendore, graziandoci con una durata non troppo lunga della quest principale (che sfiora la monotonia senza toccarla in pieno).

Ci saranno le sfide, che ci permetteranno di guadagnare qualche soldo in più ed accedere alle varie leaderboard, ma che in realtà sarano fini a sè stesse e che faremo solo per sbloccare qualche obiettivo, visto che i soldi saranno molto facili da guadagnare.

Ad affiancarsi alla storia e alle sfide ci saranno alcune missioni secondarie che ci consentiranno di recuperare alcuni oggetti per conto di alcuni personaggi. Tutto si riduce ad un trova i sei pezzi di “oggetto” e riportalo a “persona”. Alla quarta serie di queste missioni cominceremo a sbuffare un po’.

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È presente anche una modalità multiplayer a otto giocatori che ci permetterà di affrontare delle missioni piuttosto impegnative in compagnia di altri sette amici o grazie al matchmaking. Potremo accedere a questa modalità dalle cabine nel gioco principale sparse per la città. Il sistema di matchmaking è un po’ scarno, visto che non ci permetterà di entrare in partite già cominciate, e di conseguenza in caso di abbandono di altri giocatori non ci permetterà di portare a compimento determinate missioni (se si rimane in due o in tre alcune missioni sono letteralmente impossibili).

Qualcuno ha disegnato sul mio televisore

Come già intravisto dal trailer e dalle varie anteprime, la cosa che salta subito all’occhio di questo gioco è l’ispiratissimo comparto grafico, che per i nostalgici ricorderà non poco i gloriosi Jet Set Radio e Jet Set Radio Future (produzioni a cui la Insomniac sembra essersi ispirata non poco). Il mondo sarà bellissimo da vedere con un buon orizzonte visivo nitido e pulito. Spettacolari gli effetti particellari che regalano al gioco un che di fumettistico, che viene alla luce anche grazie alle onomatopee che appaiono durante le esplosioni e durante le uccisioni di alcuni nemici. Il gioco corre a 900p con un framerate stabile a 30 fps anche nelle situazioni più concitate. La città si rivela inoltre molto dettagliata, piena di piccolezze e con una mole poligonale assolutamene invidiabile. Anche i personaggi sono dettagliati e sopratutto ben animati, sia gli OD che gli umani.

Le musiche e gli effetti sonori sono assolutamente adeguati alla tipologia di gioco in questione, con brani hip hop e rock che danno quel qualcosa in più a certe situazioni folli. Un passo indetro per il doppiaggio, di buona fattura, ma inferiore ad altre produzioni recenti (ovviamente stiamo parlando della versione italiana).