Recensione The Legend of Zelda: Skyward Sword

È il 1986. Chi l’avrebbe mai detto che un gioco per NES, di nome The Legend of Zelda avrebbe caratterizzato per gli anni a venire le vite di migliaia videogiocatori?
Beh, penso che ormai lo sappiano tutti che in quest’anno cade il 25° Anniversario di The Legend of Zelda, e che Nintendo per festeggiarlo non solo ha creato un Orchestra, la The Legend of Zelda 25th Anniversary Orchestra, ma ha anche creato un nuovo capolavoro che ora vado ad analizzare.

Il capolavoro in questione è The Legend of Zelda: Skyward Sword, gioco a cui Nintendo ha affidato l’arduo compito di concludere il ciclo di vita della sua bianca console, il Nintendo Wii.
Ormai la serie di Zelda è considerata da molti la migliore serie videoludica in circolazione, dunque il compito di Nintendo di mantenere gli standard della serie anche con Skyward Sword diventa complesso, viste le ridotte capacità tecniche della console su cui il gioco è costretto a girare. Ma andiamo per gradi.

Il grande Miyamoto in persona, creatore della serie The Legend of Zelda, oltre che di più di metà dei personaggi Nintendo, ha dichiarato che The Legend of Zelda: Skyward Sword si pone come prequel della serie, collocandosi addirittura prima di Ocarina of Time e dando nuova linfa vitale alla tanto discussa questione sulla timeline ufficiale della serie.
In questo gioco Link è uno studente che, insieme alla sua amica Zelda e ad un nutrito cast di comprimari, vive su Oltrenuvola, una città sospesa nel cielo. Nessuno sa cosa ci sia sotto le nuvole su cui si poggia Oltrenuvola, ne come attraversare le suddette nuvole. Per muoversi nel cielo gli abitanti di Oltrenuvola utilizzano degli enormi volatili, chiamati Solcanubi. Link ha ormai raggiunto il livello di istruzione necessario per compiere il Battesimo del Volo, una sorta di rito a cavallo del Solcanubi. Pare però che il fato abbia riservato un destino più grande per Link e Zelda. Alla conclusione del battesimo del volo, infatti, Zelda verrà inghiottita da un tornado, che la scaraventerà al disotto delle nuvole, sulla Terra. Toccherà dunque a Link scendere sulla Terra per ritrovare la sua amica.

Durante l’avventura, oltre a Oltrenuvola, ci saranno 3 enormi scenari da esplorare: la Foresta di Firone, il Vulcano di Oldin e il Deserto di Ranel. Nonostante in tutto il gioco siano presenti solo questi scenari, essi dovranno essere esplorati più volte durante il corso dell’avventura, poichè grazie all’acquisizione di nuovi strumenti, intere nuove parti di scenario saranno esplorabili.
Ma Link, nella sua esplorazione della Terra, e degli enigmatici Dungeon che contiene, non sarà da solo. Sarà infatti accompagnato da uno spirito che vive nella Spada della Dea che Link porta con sè, chiamato Faih, che sarà come Navi in Ocarina of Time o come Midna in Twilight Princess.

La rivoluzione di Skyward Sword però è data dal Gameplay. Nintendo infatti, grazie all’ausilio del Wii Motion Plus, è riuscita a conferire a Skyward Sword il movimento 1:1 per la spada di Link, che rende il gioco non solo più coinvolgente, ma anche più preciso. Come visto nei trailer, inoltre, ci sono nemici come i Moblin, che utilizzano la loro arma anche come difesa, in modo tale che Link dovrà tirare colpi in una precisa direzione per eludere il loro blocco.
Come in ogni Zelda, Link otterrà nel corso della sua missione vari strumenti, tra cui figurano la classica fionda, l’arco, le bombe, gli artigli (ovvero il rampino), la frusta (identica a quella di Spirit Tracks per DS), il bastone del vento (che non è la bacchetta di The Wind Waker, ma un vero e proprio bastone che emette aria per spostare la sabbia o far muovere ventole) e il nuovissimo Scarabeo, uno strumento che può volare e raggiungere punti in cui Link non può accedere compiendo varie azioni, tra cui raccogliere gli oggetti.
Ma nel gameplay non sono proprio tutte rose e fiori, poichè ho riscontrato un (seppur piccolo) problema: la telecamera. Questa, almeno all’inizio del gioco, quando bisogna prendere confidenza con i comandi, può dare qualche problema poichè non può essere mossa a nostro piacimento, ma può al massimo essere posizionata dietro le spalle di Link. Ne deriva che nel corso dell’avventura saremo spesso costretti a premere Z per far tornare la telecamera alle spalle di Link.

La grafica è forse il punto più debole di Skyward Sword. Come rivelato già all’E3 2011 da Miyamoto, Nintendo ha dato a Skyward Sword uno stile acquerellato, tipico dei dipinti di artisti impressionisti. Ne risulta uno stile grafico a metà tra The Wind Waker e Twilight Princess, che se da un lato è l’unico modo per ottenere una grafica che sembri un po’ superiore alle possibilità del Wii, dall’altro è ancora troppo debole. Inoltre, la grafica è ben definita solo su TV non HD da massimo 35 pollici; su TV Full HD da 40 pollici (il tipo di TV che ha la maggior parte degli italiani), c’è un aliasing abbastanza forte che in alcuni punti del gioco può risultare molto fastidioso.
Se da un lato però la grafica è un po’ arretrata, dall’altro riesce a definire bene l’universo di Zelda. I personaggi, gli scenari e i nemici non sono per niente anonimi come in molti giochi con motori grafici ben più potenti, ma sono tutti ben caratterizzati e sorprendentemente espressivi.

Le musiche da sempre caratterizzano il giochi di The Legend of Zelda, facendo immedesimare il giocatore in un universo “realmente” magico. In questo capitolo, inoltre, le musiche sono ancora più belle, poichè sono state tutte suonate dalla The Legend of Zelda 25th Anniversary Orchestra, un po’ come era già accaduto con Super Mario Galaxy 2. Inoltre, con la l’edizione Limitata del gioco, Nintendo ha regalato anche il CD delle colonne sonore non di Skyward Sword, bensì di tutta la serie di Zelda. Nel CD sono infatti comprese le colonne sonore di The Wind Waker, di Twilight Princess, di Ocarina of Time e anche, ovviamente, di Skyward Sword (l’edizione Limitata è disponibile in due versioni: una da 40€ solo con gioco e CD, l’altra da 70€ con gioco, CD e Wii Remote Plus dorato).

Skyward Sword, inoltre, è caratterizzato da una difficoltà abbastanza alta. Nintendo aveva annunciato che avrebbe reso il gioco accessibile anche ai giocatori più giovani, che volevano approcciarsi per la prima volta con Zelda. E ci è riuscita senza compromettere la difficoltà che da sempre chi gioca a Zelda desidera. Mi spiego meglio: la difficoltà media del gioco è abbastanza alta. Decisamente più alta che nella maggior parte dei giochi che escono al giorno d’oggi. Tuttavia, in ogni momento del gioco, è possibile tornare su Oltrenuvola, dove ci aspetta una Pietra Sheika (già presente in Ocarina of Time 3D, il remake di OoT uscito a Giugno 2011 per il 3DS) che ci darà consigli nel caso non sapessimo come andare avanti nel gioco tramite piccole videosoluzioni di enigmi precise. Sta quindi al giocatore scegliere se (e quando) usare o no, la Pietra Sheika.

La longevità del gioco è anch’essa molto alta. La quest principale del gioco l’ho personalmente completata in 35 ore. Dopo aver completato l’avventura principale, inoltre, si aprono due strade: o rigiocare il gioco a modalità Eroe (ovvero la classica Master Quest, con nemici molto più forti del normale), oppure completare le sub-quest che portano la longevità totale del gioco a circa 50-60 ore.
Direi che vi ho trattentui abbastanza, avrete una voglia matta di giocare a Skyward Sword, quindi passo ai voti:

Grafica: 7,5
Musiche: 9,7
Longevità: 9,5
Gameplay: 9,7

Voto: 9,1

In breve, The Legend of Zelda: Skyward Sword è un vero capolavoro, degno non solo di chiudere il ciclo di vita di Wii, ma anche questa generazione videoludica. Per me, il maggior candidato al GOTY 2011.
The Legend of Zelda: Skyward Sword è disponibile dal 18 Novembre 2011 in esclusiva Wii.