Sono parecchi i giochi sportivi di successo, ma questa è solo la superficie di un mondo che comprende molti generi, spesso relegati ad una nicchia di giocatori ben specifica. Questo è il caso di Le Tour De France 2014, un gioco che sicuramente avrà catturato l’interesse degli appassionati di una delle competizioni ciclistiche più famose del mondo, e che qui in Italia non sono pochi. Vediamo ora le qualità del nuovo titolo simulativo targato Cyanide Studios.
Imparare ad andare in bici
Nonostante un completo manuale in game, sappiamo tutti che un buon tutorial non è mai una brutta idea, specialmente per titoli di questo genere: semplici all’apparenza ma con una profondità inaspettata. La prima cosa che conviene fare, in caso non siate pratici della serie, è di sicuro la modalità “Riscaldamento”. Si tratta di un tutorial dove verremo introdotti ai comandi di base, alle tattiche e ad alcuni trucchi per imparare ad andare in bici da vero professionista. Sebbene il “Riscaldamento” sia completo e ben spiegato, preparatevi comunque a soffrire, perché una volta nel tour gli insegnamenti di questa modalità dovrete padroneggiarli su corse di mediamente 150 km.
In Le Tour de France 2014 dovrete saper gestire la resistenza del vostro ciclista, la sua forza per gli attacchi e anche i rifornimenti, che sono due per gara e non sono infiniti. L’utilizzo delle marce sarà fondamentale perché ci permetterà di risparmiare le energie con una marcia bassa, e liberarle con pendenza favorevole in marcia alta. Il sacrificio sarà necessario e partire in quarta assolutamente sconveniente, visto che conta chi arriva primo alla fine, e trovarvi senza più forza per sostenere la volata finale può farvi rapidamente passare dalle stelle alle stalle.
Ci verrà anche insegnato l’utilizzo della cuffia, che ci permetterà di dare delle indicazioni ai compagni di squadra al fine di proteggerci, attaccare o rimanerci accanto. Di tanto in tanto l’IA compagna non risponde immediatamente ai comandi, ma si tratta di casi sporadici.
Le Tour De France
Per correre nella modalità Tour De France per prima cosa ci viene richiesto di scegliere la squadra per cui dovremo correre. Il gioco ci consiglia subito di prendere una squadra molto forte se non si ha esperienza con lo stesso, visto che è proprio il miglior modo per imparare a muoverci. Per gli appassionati ci sarà un po’ di delusione, dovuta al fatto che molti atleti non saranno licenziati, e li troveremo con nomi storpiati purtroppo.
Una volta scelta la squadra, il sistema ci chiederà di impostare sette tappe all’interno del tour. Il gioco sceglierà per noi quelle più adatte al tipo di squadra e agli obiettivi da conseguire, anche se potranno essere modificate. Prima di entrare in gara avremo svariate opzioni, che ci permetteranno anche di fare un’analisi preliminare di una parte del percorso. Dovremo anche scegliere il ciclista che utilizzeremo nella corsa e i rifornimenti più adatti da assegnargli per sostenere al meglio la tappa.
Una volta partita la gara ci troveremo nel bel mezzo dell’azione, e dovremo mettere in pratica gli insegnamenti, applicandoli ad una corsa che richiederà parecchio tempo a tappa. Ottima la possibilità di salvare in qualsiasi momento per poter riprendere la gara in un secondo momento (utile sopratutto prima di una scalata).
In aggiunta alla modalità Tour De France, troviamo anche la modalità Pro Team, che ci permetterà di creare la nostra squadra per affrontare le tappe del tour al fine di acquisire esperienza e portare alle luci della ribalta la nostra squadra. Ovviamente inizieremo con atleti con poca esperienza, quindi è consigliato affrontare questa modalità dopo il completamento del tour de france.
Queste bici sono belle?
Il comparto tecnico di giochi come questo di sicuro non è da considerarsi come uno dei punti di forza. Chiariamoci, per chi vuole un gioco dedicato alla sua passione a due ruote la grafica è assolutamente marginale.
La versione PS4 a primo impatto mostra un colpo d’occhio interessante, che mostra le pecche del motore solo ad uno sguardo più vicino. L’orizzonte visivo è ottimo e per un gioco in cui non potremo stare ad ammirare il paesaggio troppo a lungo, funziona molto bene. Si nota però la staticità assoluta degli spettatori, raccolti in vari punti di ogni tappa. Non ci aspettavamo che facessero balletti, ma neanche persone che cercano di imitare le statue. Le animazioni dei ciclisti sono quanto di più basilare si possa avere e la legnosità dei movimenti è evidente. Tuttavia lo ribadiamo, in un gioco come questo il comparto tecnico è quasi secondario, anche se sull’hardware messo in campo da Playstation 4 si poteva sicuramente tirare fuori qualcosina in più.
Poco da dire sulla componente sonora, che presenta una musichetta orecchiabile che va in loop nel menu principale, e una campionatura audio molto limitata nelle tappe (per ovvi motivi). In presenza della folla sentiremo qualche spettatore urlare e per la maggior parte saremo nel bel mezzo della natura. Inoltre riceveremo continui aggiornamenti dal team manager e dai nostri compagni, che spezzeranno il silenzio spesso e volentieri.