Piccolo viaggio nell’universo della console dei record di casa Sony
“Miglioriamo invecchiando” potremmo cominciare con questo piccolissimo aforisma, il nostro speciale su una delle console più celebri e popolari del panorama videoludico contemporaneo: la Playstation 2!
Secondogenita di casa Sony, prodotta e commercializzata in tutto il mondo a partire dall’autunno del 2000, grazie alla grande fama costruita della sorella minore la”Playstation” e alla quantità e qualità dei titoli a disposizione, ottenne un successo stratosferico, arrivando a toccare nel 2012 la quota record di 150 milioni di pezzi venduti (153,68 per l’esattezza), una cifra da capogiro, un primato straordinario che difficilmente potrà essere eguagliato dalle versioni 3 (al momento fermo a 77,95 mln) e 4 (in uscita a partire dal prossimo dicembre).
Ma cosa ha reso così speciale la PS2? Un legame sentimentale, ecco cosa! Chi di noi cari lettori del Respawn.it non ci ha mai fatto una partita almeno una volta nella vita? Chi di noi non ha mai provato a utilizzare il trucco per far volare l’automobile in GTA San Andreas, altro titolo record per la console nipponica (22,33 milioni di copie vendute)? E che dire di quelle interminabili sfide a PES fatte di vittorie, rivincite e belle?
Insomma per tutti noi la PS2 è sinonimo di ricordi felici, momenti di giubilo passati in compagnia di amici e parenti e nonostante rappresenti una generazione obsoleta di console (la sesta per erssere precisi) a tutt’oggi può definirsi senza alcun ombra di dubbio il miglior prodotto videoludico mai immesso sul mercato.
Ma non è stato di certo tutto rosa e fiori, per la magica PS2: dopo una performance tutt’altro che entusiasmante all’E3 di Los Angeles (1999), con la presentazione di 2 demo dimostrative della capicità della console che a detta di molti furono preparate “approsimativamente” in fretta e furia, cominciò a circolare un certo scetticismo circa il successo di questa ultima fatica di casa Sony. La speranza era quella di poter ribaltare il quadro che si stava delinando con l’immissione del prodotto sul mercato (confidando nella fedeltà dei fan della PS1): ma una produzione iniziale lenta, un costo di lancio relativamente elevato (in Italia il suo prezzo si aggirava fra le 900’000 e il 1’200’000 lire), tutti i disguidi legati all’esportazione negli altri paesi del mondo nel suo primo anno di vita, rappresentarono fin da subito fattori che potevano minare seriamente il futuro della PS2.
Dal 2003 in poi le cose migliorarono, o meglio sembrarono migliorare: le buone vendite fatte registrare dalla consola nipponica in tutta Europa rischiavano seriamente di essere anche le ultime, a causa delle proteste sollevate dalle varie software house riguardanti i “kit di sviluppo” per la creazione dei giochi, troppo complesso e sofisticato rispetto a quello offerto dalle sue acerrime rivali l’XBOX e il GameCube.
Anche questo problema venne arginato e risolto, nel giro di poco tempo (6 mesi), con la distribuzione di un aggiornamento che andasse maggiormente incontro alle richieste degli sviluppatori.
Le vendite salirono vertiginosamente, e i vari titoli Resident Evil, Pes, Fifa, GTA, Killzone, God of War, Crash Bandicoot andarono letteralmente a ruba, tanto che gli esperti marketing Sony previdero un saturazione del mercato per il primo trimestre del 2005, ma ancora una volta il miracolo: in concomitanza con l’uscita di GTA San Andreas la Sony rilasciò la PS2 Slim (soprannominata anche PS Two), identica per prestazioni alla “sorella” maggiore ma di dimensioni molto inferiori. La mossa (analoga a quella compiuta qualche anno prima con il lancio di PSOne) si rivelò vincente contribuendo ad incrementare ulteriormente le vendite, sino a sfondare il tetto dei 140 milioni di unità piazzati.
Una strada lastircata di ostacoli e insuccessi, una strada in salita, un flop annunciato, erano queste le previsioni per il futuro della PS2, previsioni completamente ribaltate nel corso dei suoi 12 anni di vita, che hanno contribuito a rendere la PS2 senza alcun ombra di dubbio la console migliore di tutti i tempi, e, sebbene sia ormai obsoleta, sebbene sia stata rimpiazzata dalla PS3 e “doppiata” da PS4, difficilmente potrà essere sopdestata dal suo trono, difficilmente il suo record di vendite potrà essere eguagliato, difficilmente potrà esserci una “nuova PS2”.
Perciò cari amici, non accantonatela, non vendetela, non lasciatela in cantina a prender polvere, giocateci e rivivete la vostra infanzia, custoditela con diligenza perchè avete fra le mani uno dei pezzi più importanti della storia dell’universo videoludico.
Ho appreso con molta serenità della notizia pubblicata per mezzo di Twitter da Sony di aver cessato la produzione della PS2, lo scorso 6 novembre 2012; è finita un’era, forse l’era d’oro delle console. Chi lo sa, dobbiamo guardare avanti, al progresso, com’è giusto che sia: “La vecchiaia è momento ideale per uscire dalla competizione ” recita una frase di Ottavio Missoni (noto stilista), pensiero che ci fa comprendere come sia giunto il momento anche della Playstation 2, perchè infondo tutto ha un inizio ed una fine.
Sono felice ed orgoglioso di averci giocato, di aver esultato, imprecato, di aver riso e pianto per un livello superato, ed è per questo che mi congedo con un’unica frase che vale più di 1000 parole: “Grazie PS2!”