Per un’economia globale che va a rotoli, in un mondo che si avvia verso la più grande recessione degli ultimi 40 anni, c’è un barlume di speranza, una luce in fondo al tunnel… sembra strano, quasi anacronistico dirlo e spiegarlo; ma fra i tanti mercati in profonda crisi, quello immobiliare e automobilistico su tutti, c’è né uno che sembra resistere, anzi diventa sempre più forte ogni anno che passa. Sto parlando (senza troppi indugi) del mercato video ludico, un enorme contenitore che muove nel mondo un tesoretto di circa 74 miliardi di dollari, e pensate che il singolo mercato delle console vale da solo circa 17,8 miliardi, cifra provvisoria, che a detta degli esperti è destinata ad incrementarsi sempre più sino a raggiungere nel 2015 la soglia dei 27 miliardi.
Solo in Italia attorno al mercato video ludico ruota un giro di affari di circa 1,3 miliardi (1,035 mld per l’esattezza), anche se c’è da specificare come il dato sia strettamente legato alla “distribuzione” (ci riferiamo ai grandi ipermercati e negozi specializzati come Game Stop ecc.) e non produzione, propria dei grandi brand ed esclusiva di Stati Uniti, Canada e Giappone.
Secondo la stima fatta dal più autorevole “Il Sole 24 ore” la spesa media per quanto riguarda l’acquisto di console e videogames è aumentata di circa il 10,3 % nel biennio 2010-2011 e solo in Italia dal 2006 ad oggi la crescita è aumentata del 9,4 % con una media totale di circa 20 milioni di pezzi venduti (per semplificare questo dato vi faccio un esempio: è come se quotidianamente siano stati venduti 33 videogiochi e 5 console al minuto!); ma anche qui il dato è fortemente indicativo ed è destinato ad aggiornarsi. La cosa certa è che il giro d’affari continuerà a crescere con una certa continuità e con molta probabilità anche l’Italia in linea con gli altri paesi arriverà a toccare la soglia dei 2 miliardi del PIL.
Sebbene il settore video ludico sembri vivere uno dei suoi migliori periodi (soprattutto in Italia) dal Giappone ci giungono notizie contrastanti, in un articolo pubblicato sull’illustre rivista nipponica “Famitsu” relativo al bilancio del mercato finanziario nel 2011, si è registrato un calo dell’8% rispetto alle vendite del 2010, indice presumibilmente dell’esigenza e della necessità di un ricambio generazionale (dalla classifica che è stata stillata il 50% delle vendite erano relative all’intramontabile marchio di Super Mario).
Per concludere vorrei lasciarvi con un ultimo dato importante, sul quale vi invito a riflettere: questo dato è relativo alle piattaforme di gioco, sebbene PC e Console la facciano da padrone detenendo quasi il 67% del fatturato totale, nell’ultimo anno, si è visto un sempre più fiorente mercato legato alle applicazioni per Smartphone con i vari “Angry Birds” e “Fruit Ninja” a farla da padrone, e il dato qui è a dir poco sconcertante: più di 500 milioni di download per un totale di 5 milioni di ore giocate. A questo punto la mia domanda (alla quale cari amici del Respawn.it spero possiate rispondere) è questa: alla luce dei dati riportati, siamo davanti ad un cambiamento epocale ? Le nostre amate Xbox, Playstation e Wii sono destinate a scomparire e a lasciar il posto ad iPhone e compagnia bella??
A voi l’ardua sentenza..alla prossima!!!