Recensione Transformers: La caduta di Cybertron
Due fazioni di Transformers combattono su un pianeta morente.
E’ qui che inizierà la nostra avventura in Transformers: La Caduta di Cybertron, nuovo titolo sviluppato da High Moon Studios (non nuova nello sviluppo videoludico dei Transformers) e sequel di quel Trasformers: La Battaglia per Cybertron che è uscito nel 2010.
Le vicende di Transformers: La Caduta di Cybertron, seguono ovviamente quelle del suo predecessore: dopo le continue e violente guerre tra Autobot e Decepticon, Cybertron, pianeta di origine delle due fazioni, subisce gravi e irreparabili danni, che non lo rendono più abitabile a causa della fine delle scorte dell’Energon, materiale che alimenta ogni tipo di Transformer.
Tocca a noi, ovviamente, prendere in mano il destino degli autobot e dei decepticon per lasciare il pianeta prima dell’esplosione.
La storia segue comunque un cammino ben preciso, non sono infatti presenti diramazioni nella trama, quindi il videogiocatore è obbligato a seguire una strada predefinita.
Nel corso della nostra avventura non useremo un unico personaggio, poichè sono disponibili circa 12 personaggi giocabili (non a scelta), suddivisi tra Autobot e Decepticon. Comunque, l’avventura sarà una sola, a differenza del predecessore dove erano presenti due diverse trame per le rispettive fazioni.
Autobot, trasformazione e in marcia!
Come in Transformers: La battaglia per Cybertron ogni Transformer ha una sua precisa trasformazione in veicolo. Dalla trasformazione in aereo di Jetfire, alla trasformazione in automobile di Optimus Prime a quella in carro armato di Megatron. Il tutto è stato realizzato alla perfezione, rendendo molto divertente e piacevole l’esperienza di gioco.
L’abilità di trasformazione non è inoltre l’unica disponibile nel gioco, ogni Transformer ha infatti esclusive nuove abilità. Jazz ha, per esempio, l’abilità di occultamento, essenziale nel gioco per effettuare uccisioni stealth; Cliff Jumper è dotato di un rampino che sarà davvero utile in specifici livelli del gioco.
Nelle varie ambientazioni di gioco sono presenti delle postazioni meccaniche. Queste non sono altro che dei negozi, chiamati postazioni di Teletraan, che permettono al videogiocatore di potenziare un’abilità del transformer in uso, di potenziare un’arma o anche di acquistarla ed equipaggiarla.
Transformers: La Caduta di Cybertron è uno sparatutto in terza persona, un po’ come la maggior parte dei titoli che usano il famoso Unreal Engine di Epic Games.
Il sistema di controllo è il classico dei TPS: il comodo sistema di puntamento renderà più facile mettere a segno i colpi, possiamo portare con noi due armi, una leggera e una pesante. E’ anche possibile cambiare la mano con con la quale impugnare l’arma.
Grafica da film
Per quanto concerne la grafica, il titolo utilizza, come già accennato in precedenza, l’ Unreal Engine di Epic Games.
La grafica è morbida, caratterizzata da effetti di luce ben realizzati e ambientazioni credibili e davvero realistiche. Anche ciascun Transformer è disegnato alla perfezione, curato in ogni minimo dettaglio. Spesso però si può assistere al famigerato pop-up delle textures (textures che si caricano in ritardo) e ad un leggero calo di framerate nei livelli in cui sono presenti svariate decine di nemici, problemi fastidiosi ma che comunque non compromettono il risultato finale, il quale è davvero eccellente.
La longevità si attesta sulle 8-9 ore con un livello di difficoltà normale. L’esperienza di gioco potrà comunque essere allungata grazie alla presenza di un comparto multiplayer ben realizzato, in cui possiamo personalizzare il Transformer a nostro piacimento e continuare ad affrontare epiche battaglie tra Transformers in quattro diverse modalità: deathmatch a squadre, cattura la bandiera, punto di conquista e cacciatore di teste. Peccato per l’assenza del comparto multiplayer offline.
E’ presente anche una modalità chiamata Escalation, molto simile alla modalità orda di Gears Of War, in cui il videogiocatore dovrà affrontare l’assalto di miriadi di nemici.
Le musiche che accompagnano le varie battaglie tra Autobot e Decepticon sono ben realizzate, inserite ottimamente nelle varie sequenze di gioco. Il doppiaggio è, purtroppo, in lingua inglese, anche se ovviamente sono presenti i sottotitoli in italiano che però spesso rischiano addirittura di distrarre il videogiocatore, facendo perdere il filo della storia.
In conclusione
Decisamente un ottimo lavoro, quello svolto da High Moon Studios, che rende La Caduta di Cybertron la migliore opera videoludica dedicata ai Transformers in circolazione. L’Unreal Engine di Epic Games compie (ancora una volta) benissimo il suo lavoro, rendendo la grafica di questo titolo quasi perfetta e piena di dettagli. Peccato per l’assenza del doppiaggio in italiano, ma complessivamente questo Transformers: La Caduta di Cybertron si rivela come un ottimo sparatutto in terza persona, un’acquisto obbligato per i fan dei mitici robot colorati, ma merita anche l’attenzione di coloro che amano i TPS in generale.