Videogiochi alle Olimpiadi? Perchè no?

A porre la questione il creatore del popolarissimo World of  Warcraft Rob Pardo, fino a luglio chief creative officer di Blizzard Entertainment,  che in un’ intervista alla BBC afferma che:

“Ci sono valide argomentazioni a sostegno degli e-sports alle olimpiadi”  afferma Pardo, che è stato anche lead designer di Starcraft: Brood War, gioco al quale spesso si accredita la diffusione del fenomeno degli e-sport.

Penso che il modo in cui si guardano gli e-sport  sia quello di un insieme di abilità molto competitive, si guardano questi giocatori professionisti con riflessi veloci come un fulmine e il loro dover prendere decisioni al volo.”

Il tema del riconoscimento dei videogiochi come sport a tutti gli effetti non è argomento recente, infatti, è ormai da diversi anni che si discute sulle caratteristiche e peculiarità che ormai i videogiochi competitivi hanno raggiunto, anche in termini di eventi con relativi montepremi ma soprattutto di pubblico, tali per cui si stà diffondendo sempre di più la concezione che anche questo tipo di attività possa rientrare nella categoria degli sport. Nell’ intervista si fà riferimento anche ad altri sport intellettuali come gli scacchi.

Il resto dell’ intervista è disponibile sul sito della BBC